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Inviato da tc il 7/10/2019 08:31:02 (2536 letture)

| [VIE LUNGHE] Alpi Apuane - Monte Procinto - Via "Bacci e abbracci" Una via nata per caso, una linea logica e naturale che aspettava lì, da anni, che qualcuno la andasse a scoprire. Ce ne informa l'ottimo Claudio Bacci che assieme a Francesco Bertellotti hanno chiodato questa superlinea che è già diventata una classica. su ROCKDOCG >>
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Alpi Apuane - Monte Procinto Via Bacci e abbracci
di Claudio Bacci e Francesco Bertellotti
| DESCRIZIONE GENERALE: Sviluppo della via: 125 m. Tempo di percorrenza dei primi salitori: - Difficoltà: max 6b+/6c. Impegno: - Proteggibilità: n.d. Materiale: due corde da 60 m, cordini, 12 rinvii
Premessa degli apritori VNata per caso, a più riprese tra il 05/08/2017, quando abbiamo aperto il primo tiro ed il 05/08/2018, quando abbiamo chiodato l'ultimo tiro.
Dopo aver aperto un primo tiro che è a subito a sinistra di La notte di San Lorenzo, abbiamo proseguito sul secondo per riuscire a vedere bene la parte alta della parete, che rimaneva sopra una zona inclinata della parete completamente coperta di vegetazione, arrivati in cima a quella boscaglia abbiamo capito subito che la via era destinata ad arrivare in cima alla est. La via è stata aperta a tiri alterni tutta dal basso utilizzando il trapano, appendendosi a clif, Friend, chiodi da roccia eccetera per piazzare i fix. Salita in libera tra una protezione e l'altra, tranne che sulla prima parte del quarto tiro, quel giorno, forse anche per colpa del freddo (era già Novembre), sono stati utilizzati alcuni passi in artificiale. Una volta terminata la via l'abbiamo ripetuta e fatta tutta in libera, senza resting o passi in artificiale. L'attacco della via è circa 30 metri a sinistra dello spigolo Nord Est, circa 10 metri a sinistra del limite sinistro dell'enorme grottone del settore Il Circo, appena a sinistra di una grossa macchia gialla dove abbiamo disgaggiato un'enorme lastrone di roccia, nome scritto alla base.
Sviluppo totale della via 125 metri
Difficoltà e sviluppo dei tiri L1 6b+/6c, 10 metri Attaccare la via circa 30 metri a sinistra dello Spigolo nord, subito a sinistra di una macchia gialla della parete, dove abbiamo disgaggiato un enorme lastra di roccia instabile, nome della via scritto sulla roccia alla base del tiro. Salire in diagonale a sinistra fino ad uno strapiombo pronunciato, superarlo e sostare sul bordo sinistro di una nicchia. La prima e la seconda lunghezza si potrebbero salire in un unico tiro, ma non conviene perché le corde scorrerebbero male. L2 5b, 20 metri Salire sula parete che ora è inclinata, in leggera diagonale a sinistra, poi dritti ed infine, su facili gradoni, in diagonale a destra. Sostare dove la parete si impenna di nuovo. L3 6a/6a+, 25 metri Più o meno dritti fino ad un bel diedro che si sale fino al suo termine, spostarsi leggermente a sinistra e salire di nuovo sulla parete compatta, infine si sale in diagonale e poi si traversa a sinistra, fino a sostare su un piccolo gradino di roccia. L4 6b, 20 metri Salire dritti sopra la sosta e superare un diedro fessura strapiombante fino al suo termine, proseguire sempre dritti su parete inclinata fino a sostare sulla cengia. Prestare attenzione alla roccia nell’ultimo tratto del tiro L5 6b, 30 metri Dalla sosta spostarsi in diagonale a sinistra fino al primo ancoraggio che è poco sotto una bella lama di roccia, utilizzandola per le mani, la si sale fino al suo termine, poi su un bel ripiano di roccia ci si sposta a sinistra e si sale di nuovo in leggera diagonale la bella parete, nel tratto finale si piega decisamente a sinistra, per poi risalire diritti e superare una zona erbosa. Sosta sulla cengia erbosa, alla base dell’ultimo salto di roccia. L6 6a/6a+ 20 metri Salire appena a sinistra della sosta, un corto e poco accennato diedro aperto, superare un passaggio più ripido fino ad incontrare una fessura che in diagonale, sale da sinistra verso destra (lungo questa fessura ci esce la via Diedro delle sorprese), spostandoci un poco a sinistra, si sorpassa la fessura e si prosegue ritornando un po’ a destra, poi di nuovo leggermente a sinistra ed infine di nuovo a destra, fino a sostare su un piccolo terrazzino che è sul limite tra la parete e la boscaglia sommitale del Procinto.
Materiale Per una ripetizione portare 12 rinvii, qualche cordino per allungare qualche protezione e materiale per scendere in doppia sulla via o per scendere la ferrata. Soste tutte con catena e anello di calata.
Accesso Da Stazzema seguire il sentiero numero 5 per il Rifugio Forte dei Marmi, prima del rifugio seguire il sentiero che diparte sulla sinistra che ci porterà ai piedi del Monte Procinto.
Discesa 1. Se non si vuole scendere in doppia, dall'ultima sosta si prosegue legati nella boscaglia assicurandosi agli alberelli che si incontrano, fino ad incontrare le tracce di sentiero che portano in vetta e poi alla ferrata. 2. in doppia lungo la via (attenzione agli arbusti che sono sulla sinistra della sosta che è alla base del quinto tiro, sulla cengia).
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