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Inviato da tc il 2/12/2019 05:04:54 (2803 letture)
| [VIE LUNGHE] Alpi Apuane - Pizzo dell'Aquila - Via "Lo Sturato" Ci sono delle pareti che pur passandoci vicino, non si vedono. nello stesso modo, ci sono dei sassi, di tutte le dimensioni, che, come fanno i sassi se ne stanno fermi fino a quando non ruzzolano, come "Lo Sturato!" ... A cura di M. Innocenti, M. Pratesi e F. Ciuffi. 115 metri/IV V+/RS2/II su ROCKDOCG >>
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Alpi Apuane - Pizzo dell'Aquila Via Lo Sturato
di Massimo Innocenti, Fabrizio Ciuffi e Mauro Pratesi
| DESCRIZIONE GENERALE: Sviluppo della via: 115 m Apritori: Innocenti Massimo, Ciuffi Fabrizio, Mauro Pratesi Difficoltà: IV V+ / RS2 / II Obbligatorio V
Introduzione degli apritori La via, di stampo alpinistico, in ambiente isolato e selvaggio, sale all’evidente gendarme di una cresta basale del Costone della Guardia, fino ad uscire sulla stessa e salirne un tratto.
Ci sono delle pareti che pur passandoci vicino, non si vedono. nello stesso modo, ci sono dei sassi, di tutte le dimensioni, che, come fanno i sassi se ne stanno fermi fino a quando non ruzzolano…… La bella fessura di questa via la aveva, per primo vista Lorenzo, mentre ci mettevamo a posto gli zaini, dopo aver aperto la via Dura Lex. Nei precedenti sopralluoghi, a noi era completamente sfuggita. Con la sua bramosia decise che andava salita! Nello stesso giorno si preparò la sosta alla base e lasciò anche il materiale necessario da utilizzare nella successiva uscita di apertura della via. Fortuna volle che altri sassi, molto più piccoli ma non meno dolorosi, iniziarono a ruzzolare, facendo torcere dal dolore il nostro malcapitato alpinista: Una colica renale aveva colpito Lorenzo. Noi da buoni amici gli consigliammo di bere tanta acqua, di farsi curare con pressioni o aspirazioni, punture e litotritori. Insomma per farlo guarire ne abbiamo fatte di tutte: anche, a sua insaputa, di aprire la via che aveva individuato. Potremmo dire che la medicina alternativa ha funzionato, la botta di bile lo ha sturato.
TRATTO DALLA GUIDA DEI MONTI D’ITALIA DEL CAI: “Pizzo dell’Aquila 1250 mt. – Si tratta delle ultime propaggini della lunga cresta ONO o di Nattapiana del Pizzo d’Uccello. Il Pizzo dell’Aquila si caratterizza sul lato di Vinca per una piccola parete triangolare liscia. A Nord del colle ( loc. La Guardia) si stacca il crinale divisorio tra il Solco di Equi e la valle di Fagli (al cui sbocco è il paese di Equi), crinale che termina con il Monte Grande 695 m a ridosso del paese: tutta questa zona è selvaggia, abbandonata dall’uomo, e sono scomparsi i pochi sentieri del passato ad eccezione della mulattiera che collegava Vinca con Monzone ed Equi, ora sentiero CAI 39 come da cartografia e bibliografia del Parco Alpi Apuane. Il Pizzo dell’Aquila e la sua lunga costa, ben visibile, dalla strada e dal paese di Vinca, si ergono isolati sovrastanti, un fitto bosco e un grande ravaneto.
ACCESSO : Dall’autostrada A15 (Parma - La Spezia) si esce al casello di Aulla seguendo poi la SS 63 per il Passo del Cerreto in direzione Fivizzano. Dopo aver oltrepassato la frazione di Rometta si svolta a destra sulla SS 445 in direzione Gassano, Monzone, ed Equi Terme. Poco prima di arrivare al paese di Equi terme girare a destra per Vinca e prima di entrare in paese imboccare la strada sterrata sulla sinistra con indicazioni Eremo San Giorgio, Equi terme, Monzone. Percorrerla per qualche centinaio di metri, fino al Santuario Madonna della Neve ove parcheggiare.
ATTACCO: Accanto alla chiesa parte il sentiero CAI 39, percorrerlo per circa 25 minuti. Durante il percorso si superano due marginette, i ruderi della vecchia chiesa rupestre e, una volta superato il balzone, il sentiero passa in un intaglio di una cresta e dopo poche decine metri alla base della parete, sul sentiero, si trova l’attacco della via “Dura lex, sed lex” , che si supera e prima che il sentiero svolti, in prossimità del boschetto, si sale per qualche metro ed alla base di un diedro fessura parte la via. 2 fix 30 minuti circa. Coordinate GPS Lat 44° 8’ 52.71” Long 10° 8’ 40,02” Q.ta 600 mt. Esposizione ovest – sud - ovest
MATERIALE: NDA individuale, 2 1/2 corde da 60mt 10 rinvii e cordini, friend fino al Nr. 4 BD Le soste sono con due fix.
CHIODATURA: Dal basso con fix da 10 mm La via è stata aperta nell'ottobre 2019.
RELAZIONE:
L1- 30 mt diff. IV un passso di IV+ 5 fix Dalla sosta salire la bella fessura ascendente destra, e mantenendosi sul bordo superare il risalto fino a giungere alla comoda sosta.
L2 – 5 mt diff. IV passi di V 6 fix Verticali dalla la sosta, salire la placca e superare il muretto, per poi proseguire verso destra e portarsi alla base della strozzatura e del tetto. Salirla con passi atletici e sostare poco dopo.
L3 – 5 mt diff. IV+ passi di V+ 6 fix Con obbiettivo il gendarme, superare il breve muretto portandosi sulla bella e compatta placca (prestare attenzione ad una grande scaglia sulla sinistra) salire il camino alla destra del gendarme e giungere alla sosta in cresta. L4 - 15 mt diff. III 2 fix Salire dalla sosta il muretto sovrastante dirigendosi verso l’evidente intaglio sovrastante, entrarci, uscirne sulla destra ed arrivare alla successiva sosta posta sopra il risalto alla fine della rampa.
Percorrere la cresta verso dx in direzione della sosta S5 della via Dura Lex, posta sotto il tetto.
Da qui si può proseguire sulla via Dura Lex o calarsi Per proseguire la salita vedi relazione della via>>
DISCESA Dalla sosta calarsi su S4 della via Dura lex con una doppia da 40 metri, poi con una calata da 60 metri su S2 e da qui con una doppia da 50 metri direttamente sul sentiero percorso per arrivare, e quindi in circa 30 minuti al parcheggio.
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