|
Inviato da tc il 23/5/2018 07:24:37 (3194 letture)
 Monte Alto
| [VIE LUNGHE] Alpi Apuane - Monte Alto - Via del Bardotto La via in Apuane, di stampo alpinistico e d’ambiente,di montagna, ha come direttrice la salita del bordo sx della parete e parte dalla sosta del quarto tiro della via del Grillo. su ROCKDOCG >>
|
Alpi Apuane - Monte Alto Via del Bardotto
di Massimo Innocenti e Paolo CozziIS della Scuola di Alpinismo Vero Masoni di Sesto Fiorentino(Fi)
| Difficoltà AD Sviluppo 330mt IV un passo V- A0 alcuni passi IV+ Obbligatorio IV SR3 Esposizione Est i primi tiri E-NE
Intro degli apritori: La via in Apuane, di stampo alpinistico e d’ambiente,di montagna, ha come direttrice la salita del bordo sx della parete e parte dalla sosta del quarto tiro della via del Grillo. L’abbiamo aperta durante delle ricognizioni per completare l’apertura della via del Somiglio. Infatti, Paolo fidandosi di me, si è dimenticato che spesso confondo la destra con la sinistra e di fatto così è andata……………. Il primo giorno di lavoro, anche se hai un dottorato al MIT sei sempre un bardotto. Un tempo, Firenze era piena di botteghe con bravi Maestri, pensate a loro e alla gioia che provavano al momento che vedevano gli alunni superarli. Io, fabbro artigiano devo ringraziare tutti quei Maestri che ho incontrato, falegnami, muratori, architetti e soprattutto mio padre, che mi manca da trenta anni. Oggi rimpiango di quei tempi la passione e l’umiltà che mettevano, forse con modi burberi, nell’ insegnare il loro mestiere, con la speranza di trasmettere le loro conoscenze e di far germogliare l’interesse e crescere il sapere,in modo da non perdere la tradizione della bottega . Attualmente, il mondo è pieno di insegnanti che scaricando un manuale da internet e guardati due filmati su you tube sono pronti a dare consigli. Penso con rammarico a tutto il sapere che andrà perso, ma spero che ci sia sempre un padre che affidi un umile bardotto ad un Verrocchio.
Tratto dalla guida dei monti d'Italia del CAI "Monte Alto 911 m. - Ultima quota rocciosa del crinale erboso che si stacca in direzione SO dai prati di Mosceta. Sulle sue pendici si aprono numerose grotte" e' stato luogo di attivita' estrattiva di marmo della qualita' bardiglio fiorito dal periodo Mediceo fino alla meta' degli anni 60 del secolo scorso. I suoi versanti sono costellate di cave, di gallerie e vie di lizza, tutte di grande interesse e facilmente visitabili, un esempio di archeologia estrattiva. La parete rocciosa, ben visibile dal paese di Pruno, dalla Pania e dal Matanna, si erge isolata sovrastante un fitto bosco e solo grazie alla recente riattivazione della sentieristica di collegamento tra i paesi della valle, operata dalla Regione Toscana e dalla Unione Comuni Alta Versilia è tornata facilmente raggiungibile. Accesso: dalla autostrada A12 Genova-Livorno uscire al casello Versilia e prendere per Seravezza dove si imbocca la strada del Cipollaio che porta a Castelnuovo Garfagnana. Al bivio per il paese di Retignano, svoltare a destra seguendo le indicazioni Castelnuovo Garfagnana e fermarsi nell'ampio parcheggio del campo sportivo. Oltrepassato il cancello dell'ingresso al campo, percorrere la strada bianca che lo costeggia e sovrasta il paese fino alla fine dell'abitato, dove si trova un piccolo parcheggio a servizio degli abitanti. Dopo pochi metri imboccare il sentiero a sinistra della strada, cartello "Alta Versilia" che conduce a Volegno segnalato con bolli rossi. Dal parcheggio all’attacco vero e proprio 1 e1/4 di cammino in falso piano. Si oltrepassano, in sequenza, una pietà (sulla dx), uno spiazzo con tavolini in legno, una via di lizza ed un primo ravaneto. Dopo mezz’ora circa si raggiunge uno spiazzo artificiale: la cava dell'Aiuola da dove si ammira un panorama che spazia dalla Pania al mare con una vista bellissima dei Monti Forato, Crocee Matanna. proseguire sul sentiero passando il crinale.. | Attacco: In vista della parete, bisogna proseguire sul sentiero costeggiandone la base, oltrepassare il secondo ravaneto e quando il sentiero inizia a scendere, abbandonarlo e per traccia proseguire. Costeggiando alcuni ruderi, dove su una pietra di spigolo è incisa la data 1926 salire allo spigolo passando dietro al rudere. Oltrepassare il crinale, una piccola cava e costeggiando la parete dopo poco si trova un diedro ed in alto sulla sx una grossa maglia rapida “ grillo ” usata per unire le funi. Coordinate GPSlat 44° 0,397N Long 10° 17,633E Q.ta 590mt. Continuando per traccia di sentiero, e dopo qualche ripido e sconnesso tornante (ometti) è possibile arrivare ad un sentiero di cava, scavato nella parete, esposto, e portarsi direttamente alla base del diedro del 3° tiro evitando un tiro chiave.
MATERIALE: NdA individuale, 2 1/2 corde da 60mt, alcuni friend fino al nr. 1BD, 8 rinvii, moschettoni e cordini, eventuale martello e chiodi. Le soste sono con fix, alberi o su massi con cordoni da integrare. Le protezioni sono a fix e cordoni
Chiodatura La via aperta confix da 10mm il 4 ottobre 2017 dopo una precedente ricognizione
RELAZIONE I primi quattro tiri sono in comune alla via del grillo
S1 – 25 mt IV 1 passo IV+ 1 chiodo 6 fix Attaccare alla destra della verticale del grillo (ch) e salire verticalmente fino a giungere alla comoda sosta sotto il tetto, 2fix. S2 – 35mt IV+ un passo V+ A0 tiro chiave 8 fix Dalla sosta abbassarsi a sx, proseguire in traverso fino alla base del diedro, salirloper poi traversare al secondo diedro e verticali fino dove possibile, passaggio di A0 alla base, cordone. Spostarsi nella parete asx, molto friabile, cordone per permettere la salita degli ultimi tre metri in A0, montare sul sentiero dove è posta la sosta con 3 fix.
Trasferimento: sul sentiero verso dx per pochi metri, girare lo spigolo, la sosta da attrezzare è alla base del diedro.
S3 – 30mt IV un passo di IV+ delicato 1 chiodo 7fix Salire il diedro (ch) spostandosi sul bordo dello spigolo, aggirarlo e verticali per alcuni metri per poi spostarsi di nuovo sul filo dello spigolo, aggirarlo e salire il diedro sino alla comoda sosta con 2 fix. S4 – 30mt III+ un passo di IV 1 clessidra 5 fix Evitando il muretto sopra la sosta, spostandosi nel facile, salire (cl) e arrivare al diedro sovrastante, e da qui fino sotto alla parete, Spostarsi a sx e salita la rampa si trova la sosta con 2fix. S5 – 40mt III delicato 1 clessidra 5 fix Traversare in leggera discesa e portarsi fino al grosso albero, in basso a sx, da qui in salita verso sx raggiungere senza un percorso obbligato lo spigolo e salire fino al ripiano ove si trova la sosta fix + clessidra. S6 – 40mt III+ 4 clessidre 3fix Stando vicino al bordo, salire senza percorso obbligato i gradoni puntando allo spigolo in alto. Sosta su un grosso masso cordone e clessidre. S7 – 30 mt III+ 3fix Dalla sosta salire mantenendosi sul bordo dello spigolo fino ad arrivare a due alberi, un leccio ed un carpine, la sosta con cordone è da integrare. S8 – 20mt III+ 2 fix Portarsi all’intaglio sulla sx, leggermente più in alto della sosta e quindi discendere fino alla base del diedro, sosta con2fix. S9 – 20mt IV 4fix tiro chiave Entrare nel diedro e salirlo fino alla sua fine, traversare a sx ed arrivare comodamente sulla cengia, sosta con 2fix. S10 – 20mt II un passo di III+ 2 fix Scavalcare con passo atletico il muretto sopra la sosta e sempre seguendo il filo di cresta arrivare alla sosta con 2 fix di uscita della via centodieci. Questo tiro può essere unito col successivo. S11 - 20mt II Percorrere senza percorso obbligato stando andando verso lo spigolo ed arrivare alla sosta con 2 fix. S12 – 20mt II con passi di III 1 clessidra 1fix Portarsi verticalmente al culmine dello spigolo ove si trova la sosta di fine via.
Discesa Esistono varie possibilità di discesa, a seconda del tempo a disposizione.
1 – Dalla uscita della salita si può percorrere la via Normale del Monte Alto( bolli blu) sia in salita che in discesa, come da relazione della Guida dei Monti d’Italia. 2 – Dalla fine della via, bolli rossi, percorrere la cresta in basso a sx verso il mare, superare la sosta del soccorso e portarsi con direttrice i manufatti di cava in basso, alla fine del bosco. Giunti alla cava, scendere con passi di II o piccola doppia, nei pressi della cisterna. Oltrepassato il manufatto del compressore proseguire verso est e scendere, faccia a monte costeggiando il ravaneto sulla sx portandosi vicino crinale fino alla cava dell’ Aiuola ove riprendere il sentiero percorso per l’andata. Ore 1 e ½ 3 – Dalla fine della via, bolli rossi, percorrere la cresta in basso verso il mare, giunti alla sosta del soccorso, allestita con fix e cordoni su clessidre è possibile effettuare due calate, la prima di 30mt, la seconda di 60mt nel vuoto e si mettono i piedi su un piazzale di cava, dal quale con attenzione si scende la via di lizza, in parte crollata in alcuni punti, fino a portarsi alla base della parete ed al sentiero percorso all’andata. Effettuando questa discesa si incontrano gli attacchi di altre vie presenti sulla parete, vedi relazioni su Toscoclimb.it.
Articoli correlati Alpi Apuane Monte Alto Via Centodieci>> Alpi Apuane Monte Alto Via Severi ma Giusti>> Alpi Apuane Monte Alto Vie Profumo di Sesto e Variante1888>> Alpi Apuane Monte Alto Via Variante 110 e lode>> Alpi Apuane Monte Alto Via del cavatore>> Alpi Apuane Monte Alto Via del Bardotto>> Alpi Apuane Monte Alto Via del Somiglio>>
| 
L9
|  |  | 
| zoOM++
| -------------- tOSCOCLIMB, di Toni Lonobile Un grazie particolare agli APRITORI - tutti i diritti riservati - t© toscoclimb promuove il rispetto di tutto l'ambiente, non solo della roccia |
|
|
|
| |
|