|
Inviato da tc il 20/9/2013 06:25:16 (4052 letture)
 | Alpi Apuane Monte Corchia Via Il buono il rotto e il cattivo Dedicata a tutti gli alpinisti che dagli anni 30 del secolo scorso, anche salendo a piedi da Terrinca, hanno aperto vie su queste pareti, superando difficoltà fino ad A3. La via incrocia o si sovrappone in alcuni tratti a vecchie vie o tentativi, sono stati trovati uno spit ed un chiodo. Un ringraziamento al nostro amico Mancio della pizzeria di Seravezza perché i fix, come la cecina, vanno prenotati. Diff. max V+/II - D+ ... su RockDOCG (clicca qui ++)
|
Alpi Apuane Monte Corchia Via Il buono, il rotto e il cattivo Francesco Mannini, Maurizio Morandini, Massimo Innocenti Difficoltà : V+ un passo VI obbligatorio V+/II impegno totale D+ - 210 mt Esposizione : Ovest
| Intro degli apritori Dedicata a tutti gli alpinisti che dagli anni 30 del secolo scorso, anche salendo a piedi da Terrinca, hanno aperto vie su queste pareti, superando difficoltà fino ad A3. La via incrocia vecchie vie o tentativi, 1 chiodo. Dalla seconda cengia, la via termina e si sovrappone alla Vendetta di Montezuma, 1 spit, aperta nel 1986 da G. Giannancini, G. Benedetti, E. Riccomini. Un ringraziamento al nostro amico Mancio della pizzeria di Seravezza perché i fix, come la cecina, vanno prenotati.
Tratto dalla guida dei monti d'Italia del CAI Il Monte Corchia (1677m), delimitato dal colle del Cipollaio e dalla Foce di Mosceta, manda due brevi contrafforti, a N il M. Freddone, a S. il M. Alto. I versanti sia ad occidente che a mezzogiorno sono caratterizzati da imponenti bastionate rocciose.
Accesso: dalla autostrada A12 Genova-Livorno uscire al casello Versilia e prendere per Seravezza dove si imbocca la strada del Cipollaio che porta a Castelnuovo Garfagnana. Poco oltre il bivio per il paese di Terrinca, svoltare a destra su strada asfaltata che con ampi tornanti si eleva fino al Passo di Croce, proseguire per strada tipo marmifero, al disotto dei torrioni, sul versante Ovest, fino ad una ampia curva, con possibilità di parcheggio, sotto all’ imponente pilastro.
Attacco: Salire dalla strada marmifera per sentiero, fino alla base della parete, la via attacca pochi metri a sx della via Erik. Coordinate GPS lat 44° 2,335N Long 10° 16,930E Q.ta 1285mt.
MATERIALE: NdA individuale, 2 1/2 corde da 60mt, una serie di friend fino al nr. 3BD, 8 rinvii, moschettoni e cordini, consigliato martello e chiodi. Le soste sono con 2 fix. Le protezioni, distanziate, in loco sono a fix. ATTENZIONE: ci sono lunghi tratti tra le protezioni da integrare, come dei tiri interamente da proteggere.
Chiodatura: La via aperta dal basso, a tiri alterni, con fix da 10mm nel mese di agosto 2013.
| 
| RELAZIONE
S1 - 40 mt IV (2 fix) Salire a sx verso la evidente lama e portarsi alla sosta sotto lo strapiombo. S2 – 50 mt IV Dalla sosta spostarsi a dx, salendo per belle lame in direzione del tettino sotto l’albero. Traversando bassi verso dx aggirarlo e per terreno facile, ma infido, portarsi alla sosta sotto la verticale del sovrastante canale erboso. S3 – 30 mt V+ 1 passo VI – tiro chiave (2 fix +1 vecchio chiodo) Spostarsi alla sx del canale, vecchio chiodo alla base, fino sotto la nicchia nera. Salire il bel diedro fino alla sovrastante sosta sulla cengia. S4 – 30 mt IV+ (1 clessidra) Salire le roccette con facile arrampicata fino sotto al tetto ad arco con fessura. Aggirarlo sulla sx, salendo la bella ed evidente lama, poi a dx dello spigolo arrivare in sosta alla base della parete. S5 – 30 mt V+ (4 fix + 1 vecchio spit di "Vendetta di Montezuma") Tenendosi sulla dx della evidente fessura, salire le belle placche verticali e portarsi alla sosta sulla cengia. Nota1: la "Vendetta di Montezuma" segue l’evidente arco e le belle placche sulla dx sino ad uscire, 1 spit. Nota2: sulla sx dello spigolo, c’è una via a chiodi, degli anni 70 che porta alla vetta. S6 – mt 30 IV (2 fix +1 in comune alla Erik) Salire sulla dx della sosta e proseguire costeggiando il pilastro fino alla ultima sosta della via Erik.
Discesa, esistono due possibilità di discesa:
1 – Salire per vaga traccia sino al crinale, eventuale sosta su spuntone, proseguire fino a trovare il sentiero nel bosco, ometti, sul versante opposto, che scende alla strada marmifera e alla curva sotto al pilastro, 40 minuti. 2 - Possibili, ma sconsigliate per caduta sassi, le doppie sulla via Erik.
| -------------- tOSCOCLIMB e Gli Apritori- tutti i diritti riservati - t©toscoclimb promuove il rispetto di tutto l'ambiente, non solo della roccia |
|
|
|
| |
|