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Alpinismo : Missione Città di Latina - Monte Aconcagua 6962
Inviato da tc il 5/5/2006 08:41:29 (0 letture)

La sera del 3 gennaio, mentre i tre alpinisti si riposano nella tenda, vengono raggiunti da un Alpinista Venezuelano che chiede aiuto per il compagno che si sente male e che ha dovuto lasciare in quota per scendere a cercare aiuto. Prontamente, grazie alla radio vengono all’ertati i soccorsi che, considerando la quota e l’orario, tardano ad intervenire. Prontamente Daniele Nardi, guidato via radio dai medici del Campo Base, sale per raggiungere lo sfortunato alpinista e somministrargli i medicinali necessari che, per fortuna, il gruppo alpinistico “Missione Città di Latina” aveva a disposizione. Nardi raggiunge il Venezuelano a circa quota 6500, che presentava Edema celebrale e polmonare in stato avanzato e lo accompagna fino in mano ai soccorritori che hanno aspettato al Campo Berlin a quota 5930. Nardi risale al Campo Tre (a 6300 metri) esausto e carico di freddo intorno alle 22:00, ora locale. Milani e Della Valle rifocillano Daniele con te caldo.
Mercoledì 4 gennaio, Stefano Milani e Massimo Della Valle (Nardi rimane al campo ad attenderli), partono alle 7:20 di mattina e salendo per la “Canaleta” e la “Cresta del Guanaco” raggiungono la vetta alle 14:00 a 6962 metri di quota. Meteo non ottima, nuvole spinte dal vento salivano da est ed avvolgevano la cima. Ma uno spiraglio di bel tempo ha permesso ai due alpinisti di scattare qualche foto in vetta. Ridiscesi, raggiunto il Campo Tre, festeggiato l’impresa con Nardi, i tre, smontato il campo e si apprestano ad affrontare la discesa. Raggiunto il Campo Due, prendono il materiale lasciato al deposito e proseguono al Campo Uno, in parte già smontato degli altri compagni. Viene smontata la tenda lasciata per emergenza e proseguono fino al Campo Base dove giungono alle 23:00 circa.
5-6 gennaio 2006 gli alpinisti affrontano i due giorni trekking necessari  per raggiungere Punta de Vacas, punto di partenza della spedizione.
Sabato 7 gennaio 2006 giornata libera a Mendoza per gli acquisti.
Domenica 8 gennaio 2006 ritorno in Italia.

Questa è stata “Missione Città di Latina”, una spedizione ideata, progettata e portata a termine da un gruppo di alpinisti del Centro Italia, in maggioranza della provincia di Latina, che è riuscita a portare in vetta al Cerro Aconcagua 6962 m (Ande Argentine) due alpinisti della provincia di Latina (Nardi e Milani) ed uno della provincia di Roma (Della Valle).

Per maggiori informazioni:
www.mountainfreedom.it
info@mountainfreedom.it

L’Aconcagua, “La Sentinella di Pietra”, è la vetta più alta del continente Americano. Si
erge, con i suoi 6962 metri, nelle Ande Argentine al confine con il Cile. E’ un gigante di rocce sedimentarie, neve e ghiaccio con enormi pareti verticali sul versante meridionale. A causa della sua
particolare posizione geografica sono molto frequenti i cambiamenti di clima e di temperatura.
Il Ghiacciaio dei Polacchi, giunge sulla cima della montagna dal versante Est.
La “Diretta dei Polacchi” presenta un dislivello di 2750 metri ed una difficoltà classificata in PD, la via supera ampi pendii glaciali ricoperti da penitentes (formazioni di ghiaccio a forma di vele) e giunge fino in cima attraverso due campi intermedi. Da Plaza Argentina, dove è posto il Campo Base a 4130 metri, si risale la morena del ghiacciaio di Los Relinchos fino a quota 4950 metri circa, dove viene posto il Campo 1. Dal Campo 1 si segue la traccia di un sentiero su terreno ghiaioso fino a giungere alla base del Ghiacciaio dei Polacchi a quota 5930 metri. Qui solitamente viene approntato il Campo 2.
Dal Campo 2 si inizia a risalire il ghiacciaio che via via diviene più ripido raggiungendo la pendenza massima di 50° intorno a quota 6500 (Cuello de Botella). Poi la pendenza diminuisce lievemente raggiungendo la cresta Est che conduce in vetta dell’Aconcagua (6962 metri).
Il Falso dei Polacchi inizia praticamente dal Campo 2 e, effettuando un lungo traverso a mezza costa in direzione ovest, superando dei capi di neve anche ripidi, raggiunge a circa 6300 metri di quota, la cresta della via normale, tra Campo Berlin e Rifugio Indipendecia.
La via normale dal Rifugio Indipendecia (6400 m), salendo sulla cresta del Vento, effettua un lungo traverso a destra per raggiungere la base della “Canaleta” a circa 6500 metri di quota, che si presenta come un ripido canalone di ghiaia e ghiaccio di pendeza massima di 30°-35°. Superata la “Canaletta”, un ripido pendio immette sulla Cresta del Guanaco che, seguendola verso sinistra  e superando delle boccette, conduce in vetta al Cerro Aconcagua, a 6962 metri di quota.

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