Missione Città di Latina - Monte Aconcagua 6962
Argomento: Alpinismo Data: 5/5/2006
 | L’Aconcagua, 6962m, “La Sentinella di Pietra”, è la vetta più alta del continente Americano. Si erge, con i suoi 6962 metri, nelle Ande Argentine al confine con il Cile. E’ un gigante di rocce sedimentarie, neve e ghiaccio con enormi pareti verticali sul versante meridionale. A causa della sua particolare posizione geografica sono molto frequenti i cambiamenti di clima e di temperatura. Il Ghiacciaio dei Polacchi, giunge sulla cima della montagna dal versante Est. Leggi tutta la relazione della spedizione "Missione Città di Latina", di Stefano Milani |
“Missione Città di Latina” Monte Aconcagua 6962 (Argentina) dicembre 2005 gennaio 2006 Componenti del Gruppo Alpinistico: Daniele Nardi, Capo Spedizione e Alpinista; Stefano Milani, Vice Capo Spedizione e Alpinista (foto in basso); Massimo Della Valle, Alpinista; Cosimo Sciotto, Alpinista; Stefano Pontecorvi, Alpinista; Claudio Nardi, Claudio, cineoperatore e Alpinista; Elma Pietrosanti, Alpinista; In Breve: Partenza da Roma Fiumicino il 18 dicembre 2005. Tre giorni di trekking (22-23-24 dicembre 2005) per raggiungere Plaza Argentina 4130, Campo Base per il Ghiacciaio dei Polacchi, versante Est dell’Aconcagua. Il 31 dicembre 2005 Daniele Nardi raggiunge la vetta in solitaria, al primo tentativo, salendo la “Diretta” al Ghiacciaio dei Polacchi e scende direttamente al campo base senza fermarsi ai due campi intermedi. La sera del 3 gennaio 2006, Daniele Nardi presta soccorso ad un Alpinista Venezuelano in fin di vita alla base della “Canaleta” a circa 6500 metri di quota, somministrandogli medicinali e accompagnandolo nelle mani dei soccorritori al Campo Berlin (sulla via normale di salita alla montagna). Il 4 gennaio 2006 Stefano Milani e Massimo Della Valle, raggiungono la vetta attraverso il Falso dei Polacchi e salgono il tratto finale della via normale. In discesa, aiutati da Daniele Nardi, smontano i campi intermedi e, la sera del 4 gennaio, alle 23 circa raggiungono Plaza Argentina. Il 5 e 6 gennaio due giorni di trekking per ritornare a valle e chiudere la Spedizione “Missione Città di Latina”, con tre Alpinisti in vetta. Il 9 gennaio 2006, ritorno a Roma Fiumicino. Premessa: La Spedizione “Missione Città Di Latina” fa parte di un più ampio progetto di spedizioni chiamato “Sulle cime del Mondo” che culminerà nel 2007 con la scalata del K2. Attualmente il progetto è in corso e ha portato a termine già due spedizioni: - Shisha Pangma con il raggiungimento da parte di Daniele Nardi della cima Middle 8014 m, il 4 ottobre 2005; - “Missione Citta di Latina” Aconcagua, Argentina con il raggiungimento della cima 6962 da parte di Daniele Nardi il 31/ dicembre 2005 e di Stefano Milani e Massimo Della Valle il 4 gennaio 2006. La Spedizione “Missione Citta di Latina” vede come protagonisti sette Alpinisti alla prima esperienza Extra Europea, eccezion fatta per il Capo Spedizione Daniele Nardi, tutti provenienti da sezioni del CAI del Lazio ed Abruzzo, principalmente dalla provincia di Latina.  Breve Racconto: Partenza da Roma Fiumicino domenica18 dicembre 2005, arrivo a Buenos Aires (Argentina) lunedì 19 dicembre, con un volo interno il gruppo alpinistico si trasferisce a Mendoza, ridente città Argentina, raggiunta nel primo pomeriggio. Passati due giorni nella città di Mendoza per acquistare il cibo, le bombole di gas necessarie per la spedizione (il gas non può essere trasportato in aereo) ed effettuare il permesso di accesso e scalata al colosso Argentino, il gruppo alpinistico il 21 dicembre si trasferisce a Penitentes 2580 m, piccola stazione sciistica poco lontana da Punta De Vacas 2406 m (uno degli accessi al Parco nazionale Aconcagua). Il 22 dicembre si affronta il primo dei tre giorni di avvicinamento al Campo Base di Plaza Argentina. Dopo circa 4 ore di cammino viene raggiunta Pampa de Lenas a 2960 metri di quota. Con altri due giorni di cammino, effettuando vari guadi dei Rii De Las Vacas prima e del Relincho poi, passando da Casa de Pedra a 3245 m si raggiunge Plaza Argentina a 4180 metri di quota, Campo Base sulla morena alla Base del Cerro Ameghino, ad est del Cerro Aconcagua. Il 25 dicembre, natale, viene passato al Campo Base per acclimatarsi alla quota e pianificare il piano di salita. Lunedì 26 dicembre viene effettuato il primo viaggio al Campo Uno a circa 5000 metri, dove vengono montate due tende rifornite con il cibo. Sei alpinisti passano la notte al Campo Uno, uno rimane al Campo Base. Martedì 27 dicembre gli alpinisti dal Campo Uno si spostano al Campo Due, a 5930 metri, dove viene lasciato un deposito di materiale. Passata un oretta al Campo Due, tutti raggiungono il Campo Base. Mercoledì 28 dicembre, riposo al Campo Base. 29-30 dicembre il gruppo alpinistico sale ai campi, organizzati in squadre che si muovono sfalsate di un giorno, per non trovarsi tutti insieme nello stesso campo. Il 31 dicembre Daniele Nardi, accompagnato da Stefano Milani fino alla quota 6400 circa, raggiunge la vetta, 6962 metri di quota, salendo in solitaria la via Diretta al Ghiacciaio dei Polacchi. Ridiscende dalla via normale ed, attraverso il Falso dei Polacchi, raggiunge il Campo Due, dove dopo una breve sosta per festeggiare con i compagni la salita, prosegue raggiungendo in nottata il Campo Base. Primo gennaio 2006, gli alpinisti Stefano Milani, Cosimo Sciotto ed Elma Pietrosanti, tentano di raggiungere la cima effettuando il traverso del Falso dei Polacchi e raggiungendo la via normale di salita, ma le avverse condizioni meteo, (vento forte e freddo eccessivo), costringe i tre alpinisti a desistere poco sotto il rifugio Indipendecia (in abbandono) a 6300 metri di quota, sulla via normale. Tornano indietro, raggiungono il Campo Due dove, insieme agli altri compagni, scendono al Campo Uno. Al Campo Uno si fermano gli alpinisti Stefano Milani e Massimo Della Valle, tutti gli altri scendono al Campo Base. Nel frattempo Daniele Nardi sale di nuovo al Campo Uno. Lunedì 2 gennaio i tre alpinisti (Nardi, Milani e Della Valle) si riposano al Campo Uno, il resto della squadra si trova al Campo Base. Martedì 3 gennaio il trio Nardi, Milani e Della Valle, salgono al Campo Due e lo smontano, spostandolo alla fine del Falso dei Polacchi a circa 6300 metri di quota, salendo quasi 1300 metri di dislivello portandosi dietro una tenda due sacchi a pelo ed il cibo indispensabile, lasciando tutto il superfluo in un deposito al Campo Due. La sera del 3 gennaio, mentre i tre alpinisti si riposano nella tenda, vengono raggiunti da un Alpinista Venezuelano che chiede aiuto per il compagno che si sente male e che ha dovuto lasciare in quota per scendere a cercare aiuto. Prontamente, grazie alla radio vengono all’ertati i soccorsi che, considerando la quota e l’orario, tardano ad intervenire. Prontamente Daniele Nardi, guidato via radio dai medici del Campo Base, sale per raggiungere lo sfortunato alpinista e somministrargli i medicinali necessari che, per fortuna, il gruppo alpinistico “Missione Città di Latina” aveva a disposizione. Nardi raggiunge il Venezuelano a circa quota 6500, che presentava Edema celebrale e polmonare in stato avanzato e lo accompagna fino in mano ai soccorritori che hanno aspettato al Campo Berlin a quota 5930. Nardi risale al Campo Tre (a 6300 metri) esausto e carico di freddo intorno alle 22:00, ora locale. Milani e Della Valle rifocillano Daniele con te caldo. Mercoledì 4 gennaio, Stefano Milani e Massimo Della Valle (Nardi rimane al campo ad attenderli), partono alle 7:20 di mattina e salendo per la “Canaleta” e la “Cresta del Guanaco” raggiungono la vetta alle 14:00 a 6962 metri di quota. Meteo non ottima, nuvole spinte dal vento salivano da est ed avvolgevano la cima. Ma uno spiraglio di bel tempo ha permesso ai due alpinisti di scattare qualche foto in vetta. Ridiscesi, raggiunto il Campo Tre, festeggiato l’impresa con Nardi, i tre, smontato il campo e si apprestano ad affrontare la discesa. Raggiunto il Campo Due, prendono il materiale lasciato al deposito e proseguono al Campo Uno, in parte già smontato degli altri compagni. Viene smontata la tenda lasciata per emergenza e proseguono fino al Campo Base dove giungono alle 23:00 circa. 5-6 gennaio 2006 gli alpinisti affrontano i due giorni trekking necessari per raggiungere Punta de Vacas, punto di partenza della spedizione. Sabato 7 gennaio 2006 giornata libera a Mendoza per gli acquisti. Domenica 8 gennaio 2006 ritorno in Italia. Questa è stata “Missione Città di Latina”, una spedizione ideata, progettata e portata a termine da un gruppo di alpinisti del Centro Italia, in maggioranza della provincia di Latina, che è riuscita a portare in vetta al Cerro Aconcagua 6962 m (Ande Argentine) due alpinisti della provincia di Latina (Nardi e Milani) ed uno della provincia di Roma (Della Valle). Per maggiori informazioni: www.mountainfreedom.it info@mountainfreedom.it L’Aconcagua, “La Sentinella di Pietra”, è la vetta più alta del continente Americano. Si erge, con i suoi 6962 metri, nelle Ande Argentine al confine con il Cile. E’ un gigante di rocce sedimentarie, neve e ghiaccio con enormi pareti verticali sul versante meridionale. A causa della sua particolare posizione geografica sono molto frequenti i cambiamenti di clima e di temperatura. Il Ghiacciaio dei Polacchi, giunge sulla cima della montagna dal versante Est. La “Diretta dei Polacchi” presenta un dislivello di 2750 metri ed una difficoltà classificata in PD, la via supera ampi pendii glaciali ricoperti da penitentes (formazioni di ghiaccio a forma di vele) e giunge fino in cima attraverso due campi intermedi. Da Plaza Argentina, dove è posto il Campo Base a 4130 metri, si risale la morena del ghiacciaio di Los Relinchos fino a quota 4950 metri circa, dove viene posto il Campo 1. Dal Campo 1 si segue la traccia di un sentiero su terreno ghiaioso fino a giungere alla base del Ghiacciaio dei Polacchi a quota 5930 metri. Qui solitamente viene approntato il Campo 2. Dal Campo 2 si inizia a risalire il ghiacciaio che via via diviene più ripido raggiungendo la pendenza massima di 50° intorno a quota 6500 (Cuello de Botella). Poi la pendenza diminuisce lievemente raggiungendo la cresta Est che conduce in vetta dell’Aconcagua (6962 metri). Il Falso dei Polacchi inizia praticamente dal Campo 2 e, effettuando un lungo traverso a mezza costa in direzione ovest, superando dei capi di neve anche ripidi, raggiunge a circa 6300 metri di quota, la cresta della via normale, tra Campo Berlin e Rifugio Indipendecia. La via normale dal Rifugio Indipendecia (6400 m), salendo sulla cresta del Vento, effettua un lungo traverso a destra per raggiungere la base della “Canaleta” a circa 6500 metri di quota, che si presenta come un ripido canalone di ghiaia e ghiaccio di pendeza massima di 30°-35°. Superata la “Canaletta”, un ripido pendio immette sulla Cresta del Guanaco che, seguendola verso sinistra e superando delle boccette, conduce in vetta al Cerro Aconcagua, a 6962 metri di quota.
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