climber password
site-searchCerca
Climbing - Arrampicare - Grimper
.: ZOOM tHE cOVER :.
 
Menu principale
Home Page
Notizie
Invia articolo
Archivio notizie
Argomenti

Musica
Invia articolo
Archivio articoli
Argomenti

Link
Segnala
Più visitati
Più votati

Meteo
Mappe del tempo
Previsioni del tempo
Previsioni per città

Forum
I più recenti
I più visti
I più attivi

TEST MATERIALE TECNICO
fORUM
tC Partners
USO dei COMMENTI

Rock D.O.C.G.

Utilità

Riflessioni

Usa il cervello, non il martello!
Salvaguardiamo la roccia
tOSCOCLIMB.it

FreeTibet.org


SaveTibet.org


Una giornata coi bimbi di Kasisi (Africa)


Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
 
Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
Alpinismo : A proposito degli Spit sulla Oppio - Pizzo d'Uccello
Inviato da tc il 26/11/2012 07:59:03 (2399 letture)

  Gli spit messi e tolti sulla famosa Classica Oppio-Colnaghi della Parete Nord del Pizzo d'Uccello non sono passati inosservati dalla redazione. Prima di prendere qualsiasi tipo di posizione volevo sapere di più sull'accaduto e fare un articolo dal titolo 'dignità personale', valido per qualsiasi cosa si faccia nella vita e di conseguenza ribaltabile come pensiero per l'accaduto sul Pizzo; l'articolo poi doveva essere una introduzione a un testo arrivato in redazione in questi giorni, testo che reputo molto ponderato, di facile lettura ma ricco di contenuti riflessivi. Terrò il mio articolo per riempire una pagina in più fra qualche tempo, quando ci sarà meno da dire, così, tanto per riempire gli spazi vuoti, cosa che ultimamente si vede un pò troppo e ovunque sul web (notizie inutili per dare obbligatoriamente una notizia inutile): ma leggiamo il testo arrivato scritto da Matteo, anche il titolo mi è piaciuto sicché lo pubblico senza 'metter penna', se si può dire: "Ladri di Sogni" (segue>>)


   Ladri di Sogni,

breve pensiero sugli spit messi e tolti

Oppio-Colnaghi, Nord del Pizzo d'Uccello

Le voci girano rapide, specie nel sottobosco alpinistico toscano dove la frequenza piu' ascoltata e' evidentemente ''radio comare''. E cosi' la notizia ha velocemente traversato il Tirreno (o le Alpi se preferite) per arrivare inattesa a Massilia, tra i mangiarane del sud: ''Hanno spittato la Oppio!!''.
Si ma poi la hanno gia' schiodata, e' stato tizio, no forse caio, comunque han fatto bene...chi? I primi o i secondi?
Ma diamine, ma con tutta la roccia che c'e' da spittare tra Camaiore e le Apuane, proprio la via piu' storica e sentita della Toscana dove ''mettere in sicurezza''? Che poi, a volerla mettere in sicurezza ped'davero, come direbbero a Pisa, ci vorrebbe una colata di cemento. Non sono certo i chiodi vecchi che fan paura sulla Oppio-Colnaghi, ma le pietre che cadono, e quando ti prendono, spit o non spit, fanno male comunque. Stai a vedere che ''i piccoli chiodi dal grande potere'' su una classica del genere sono una falsa sicurezza...

Introduzione scherzosa (spero) a parte, non voglio assolutamente entrare nello sterile dibattito spit si/spit no, sicurezza/rischio. Voglio solo parlare di liberta' e di sogni. Mi sembrano le due parole che meglio possano riassumere la nostra passione verticale, che sia l'arrampicata in falesia, l'alpinismo o l'andar per monti come ci pare. La liberta' di fare serenamente un'attivita completamente inutile e gratuita. E la liberta' di farla un po' come ci pare, senza regole fissate. C'e' chi ama la falesia e le realizzazioni sportive, chi trova il proprio piacere domenicale nel salire marcioni in Dolomiti o dalle nostre parti, chi cerca le lavagne perfette di ''roba dura'', chi vuole i chiodi, chi gli spit, chi solo dadi e friend, chi la corda fa male e chi sale le vie ''plaisir'' facili super-protette. Benissimo. E ci mancherebbe altro che ci fosse la ricetta del dottore con su scritto che fare o non fare il fine settimana verticale.
Diceva Reinhal Karl ''Niente magnesite?? se mi gira gliela spalmo di gelatina alla frutta!!'', riassumendo (con molta ironia!!) la proverbiale allergia degli arrampicatori alle regole, l'anarchia di fondo su cui si basa il nostro piccolo mondo antico.

Anarchia, non chaos primordiale. Insofferenza per le regole ma non scarso rispetto per il prossimo. A ognuno i propri sogni, le proprie sfide e le proprie soddisfazioni. A tutti noi il dovere di rispettarli, anche perche' fare una classifica ''a chi ce l'ha piu' lungo'' tra i praticanti di un'attivita' completamente e meravigliosamente inutile mi sembra francamente ridicolo.
Giudico quindi non corretto ''vietare'' l'apertura a spit, sul facile o sul difficile che sia, in nome di non so bene quale etica suprema. E allo stesso modo non capisco come mai si debbano rubare i sogni a chi ancora si diverte con l'alpinismo classico.
Eh si, spittare la Oppio significa proprio rubare i sogni, non tanto a chi la ha fatta e rifatta in tutte le salse, ma proprio a chi ancora non la ha fatta e la sogna da tempo, o ancora non sa di sognarla. Ci vuole del pelo, direte voi, per sognare un marcione del genere, eppure c'e' chi lo fa. E non vedo perche' negarglielo.
Spittare la Oppio, come qualsiasi altra via classica, o ''trad'' se preferite, significa rubarle una parte del suo impegno, del suo fascino per una certa categoria di arrampicatori. ''Son solo le soste'' non cambia la sostanza, aggiunge un tassello alla garanzia della riuscita. Ed e' proprio la non garanzia che qualcuno cerca e sogna.

Non mi sembra che in Toscana manchino le vie a spit, ''lunghi'' o ''corti'' che siano. Le classiche stanno diventando sempre di piu' una merce rara, racchiuse dentro piccole riserve indiane. Evitiamo di rovinarle, di cancellarle, di sminuirle. Evitiamo di distruggerci a vicenda il nostro terreno di gioco in nome dell'etica suprema o della sicurezza a tutti i costi. Rispettiamo cio' che e' stato fatto nel passato e lasciamo ancora una sprazzo di avventura per il futuro.
Rispettiamo i sogni degli altri.

Provenzali saluti,
Matteo.

Riporto commento inviatomi da Alberto Benassi sull'accaduto (condiviso dalla redazione, Toni Lonobile):

"degli spit  messi sulla Oppio c'è poco da sapere.
 
C'è solo da sapere che qualcuno s'è  preso l'arroganza di  fare una grande  carognata, di dare una dimostrazione di arroganza, totale mancanza di rispetto nei confronti di una parete, simbolo di alpinismo classico  e totale  mancanza di rispetto della storia alpinistica.
Una dimostrazione di considerare la montagna e una parete, come puro oggetto del proprio egoismo :  ALPICONSUMISMO
 
Quello che fa veramente rabbia è che queste cose vengono fatte di nascosto  mettendo gli altri di fronte al fatto compiuto fregandosene altamente del pensiero altrui. Poi ci si inc4zz4 se qualcuno va li e li toglie come se qualcuno avesse il diritto di metterli ma altri non hanno il diritto di toglierli.
 
Alberto Benassi"

 

Salva questa pagina nel formato:

 
Link correlati

· Notizie sull'argomento Alpinismo
· Notizie inviate da tc

La notizia più letta sull'argomento Alpinismo:
· Appa, lo Sherpa dell'Everest

Le ultime sull'argomento Alpinismo:
· Un sogno lungo 50 anni di Alessandro Grillo

Visualizza pagina stampabile  Segnala questa notizia ad un amico



tC Family

Calendario Eventi
Aprile 2024
LuMaMeGiVeSaDo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30

In Libreria

Arrampicare in Toscana - Valle di Camaiore e sant'Anna di Stazzema
—————
L. Abbarchi, T. Lonobile, R. Vigiani
ed. ToscoClimbStore
169 pagine
euro 24,00 +1,00 facoltativo per la richiodatura
da non perdere