Un Balilla Partigiano di E. Cassara'
Pubblicato da: tc
, il: 14/12/2005
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 | Un balilla partigiano Emanuele Cassarà Nei giorni tragici e convulsi dopo l’8 settembre: una storia vera, asciutta e drammatica come un film del neorealismo. | | | Prezzo: 18,00 | Pagine: 192 | Anno: 2004 | Codice: VLI00269 | cdavivalda.it | Trama Nei giorni tragici e convulsi dopo l’8 settembre, un quindicenne torinese apre gli occhi sugli inganni del fascismo e si schiera contro i soprusi dei tedeschi. Con un coetaneo l’ex balilla raggiunge i famosi “ribelli” sulle montagne della Val Susa e diventa partigiano. Il 18 aprile 1945 durante un rastrellamento viene catturato, incarcerato a Susa e condannato a morte. Lo salva il 25 aprile, la Liberazione, ma appena fuori scopre che nel frattempo la sua 114a brigata Garibaldi è stata attaccata in forze e che sono morti sedici compagni, tra cui il suo amico Giuseppe. Perché mai un massacro così organizzato e spietato a pochi giorni dalla fine della guerra? A sessant’anni dai fatti, l’ex partigiano torna sul posto, rintraccia e interroga i superstiti perché vuole sapere, chiarire a fondo l’atroce fatto di sangue. Dalla sua inchiesta riaffiora una storia vera, asciutta e drammatica come un film del neorealismo.
Emanuele Cassarà. Nato a Torino nel 1929, è giornalista noto nel mondo dell’alpinismo. Sul quotidiano “Tuttosport”, mentre dirigeva la segreteria di redazione del giornale, ha tenuto per vent’anni una popolare rubrica di alpinismo e realizzato servizi come inviato su imprese allora popolari ed epiche. Ha pubblicato quattro libri: Tuttamontagna (Longanesi, 1977), La morte del chiodo (Zanichelli 1983, poi Nordpress 2002), Le quattro vite di Reinhold Messner (Dall’Oglio, 1982) e Un alpinismo irripetibile (Ed. San Rocco, Grugliasco 1996), raccolta dei suoi articoli per “Tuttosport”. Negli anni 1986-1989, su incarico del Club Alpino Italiano, ha diretto il Festival Internazionale del Film di Montagna Esplorazione e Avventura di Trento, città nella quale ha fatto parte per lunghi anni della giuria del Premio Itas del libro di montagna, presieduta da Mario Rigoni Stern. "Purtroppo ci lascia EMANUELE CASSARA’ Torino, 8 dicembre 2005. All’età di 76 anni ci ha lasciato Emanuele Cassarà. Con Andrea Mellano e Alberto Risso fu tra gli inventori delle competizioni di arrampicata e poi della FASI. Con lui si spegne una voce nobile, che per anni non si è mai stancata di cercare di rinnovare il mondo della montagna, proponendo una nuova cultura, frutto di un’analisi - a volte spietata, ma serena - della storia dell’alpinismo e dei suoi attori contemporanei. Giornalista sportivo di rilievo, seppe interpretare i segni del tempo e propose ai giovani un nuovo modo di sfidare il verticale, con un confronto aperto e leale, senza metter in gioco la propria vita. L’arrampicata sportiva con finalità olimpiche, come amava definirla, gli deve molto. Marco Scolaris"
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