climber password
site-searchCerca
Climbing - Arrampicare - Grimper
.: ZOOM tHE cOVER :.
 
Menu principale
Home Page
Notizie
Invia articolo
Archivio notizie
Argomenti

Musica
Invia articolo
Archivio articoli
Argomenti

Link
Segnala
Più visitati
Più votati

Meteo
Mappe del tempo
Previsioni del tempo
Previsioni per città

Forum
I più recenti
I più visti
I più attivi

TEST MATERIALE TECNICO
fORUM
tC Partners
USO dei COMMENTI

Rock D.O.C.G.

Utilità

Riflessioni

Usa il cervello, non il martello!
Salvaguardiamo la roccia
tOSCOCLIMB.it

FreeTibet.org


SaveTibet.org


Una giornata coi bimbi di Kasisi (Africa)


Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
 
Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
Speciali : Sardegna - P.ta Giralidi - Mezzogiorno di Fuoco
Inviato da tc il 18/5/2007 13:29:41 (5206 letture)

“Mezzogiorno di Fuoco” P.ta Giradili - Sardegna
Rolando Larcher – Maurizio Oviglia – Roberto Vigiani
Aperta nel giugno 2006 dal basso
Salita in stile Rotpunkt Maggio 2007
Sviluppo: 270 metri - 8bmax/7c obbligatorio

Sono stato molto a riflettere su quest'ultima apertura della 'Premiata ditta' e rispettiva salita realizzata da Robi (Vigiani) e dal suo inseparabile amico Rolly (Rolando Larcher) perché allegata alla mail che ricevo da Roberto c'era una relazione che non è una relazione ma piuttosto un riassunto di quanto e di come Roberto ha vissuto questi ultimi anni e questi ultimi periodi della sua vita prima di questa salita. Poi, nella mail inviatami di notte, perché trova tempo solo di notte chi di giorno lavora, c'era scritto, se ritieni opportuno, pubblicalo. L'ho ritenuto opportuno. Non aspettatevi una relazione ma un racconto, si, un racconto, o meglio, una parentesi, e come ogni ultima ripetizione di ogni scalatore, l'ultima pagina scritta fino ad ora, una parentesi della vita.




La 'Premiata Ditta',
da sin. R. Larcher, R. Vigiani e M. Oviglia
zoOM+

  Dove lo inserisco? rubriche Speciali, vie e multipitch o fra scritto da voi? lo inserisco in Speciali perché Speciale è la via, Speciale il racconto e Speciali le persone che hanno realizzato questa linea.
Ma bando alle (mie) chiacchere e lasciamo parlare i protagonisti di questa ennesima prova che anche sotto il fuoco del mezzogiorno dimostrano che si può fare tutto e, anzi, ripetendo una frase che spesso ci diciamo a vicenda con Robi, che le cose vanno fatte quando non ci sono le condizioni, altrimenti è troppo facile ... (TL)

 Mezzogiorno di fuoco di R.Larcher, M. Oviglia e R. Vigiani
Aperta nel giugno 2006 dal basso
Salita in stile Rotpunkt Maggio 2007
Sviluppo:
270 metri - 8bmax/7c obbligatorio

 
La Punta Giradili, zoOM+

 Rolando mi chiede se ho voglia di scrivere qualcosa su questa “nostra “ ennesima via aperta nel nostro - per alcuni - impuro, noioso, ammazza-avventura e persino sterile modo di salire delle pareti.
Che faccio?
Vi racconto che l’anno scorso a giugno un terzetto di convinti apritori di vie, moderne o sportive, chiamatele come volete, con temperature che sfioravano i 35 gradi all’ombra, ha pensato bene di ingaggiarsi in una storia titanica di lunghi run-out e canne da pinzare su una delle più belle pareti che si specchia nell’azzurro Golfo di Orosei.
Sarebbe semplice fare la solita cronaca di una salita, il solito racconto con toni più o meno drammatici o battute ironiche in puro stile anglosassone.

 
Rolli, 4 tiro - zoOM+

 Insomma di argomenti per scrivere ne avrei molti ma questa volta voglio parlare del “corso della vita”, di esperienze e di sensazioni che si provano dopo anni di arrampicata, di amicizia, di passione estrema verso un’attività che per alcuni di noi è e sarà per sempre una droga di cui non si potrà mai fare a meno.
Ma è proprio così? Niente ci può veramente distogliere dalla nostra passione per l’arrampicata?
Molte volte durante la giornata e anche durante il sonno, il mio pensiero vola su sequenze di passaggi, vie, montagne e persone che le popolano.
A vent’anni i miei pensieri erano molto ambiziosi e egoistici, cercavo degli obiettivi e li perseguivo fino alla meta.

 
Foto "Elicottero", in realtà presa dallo strapiombo
zoOM+

 Poi ho trovato una compagna con cui condividere le mie passioni e il mio carattere si è plasmato cercando di dividere l’ambizione con l’amore verso una persona.
L’età addolcisce il carattere e smussa gli spigoli e così è nata mia figlia Eva.
Le “mie” donne stavano influenzando la mia vita, mi rendevano più responsabile, sentivo un obbligo morale verso di loro, anche se nei momenti d’azione più intensa il cervello cancella tutto e pensa solo all’obiettivo.
Nella vita, a parole, sono sempre stato fatalista. Dicevo ...se deve succedere qualcosa succede, è inutile pensarci! Però sotto sotto pensi sempre che le disgrazie a te non possano succedere. Leggi le notizie tragiche su un giornale e rimani indifferente mostrando solo un po’ di stupore… ma stai già girando la pagina.

 
Rolando Larcher - No hand rest, zoOM+

 Pensi “se succedesse a me reagirei in questo modo..! Farei questo o quello” oppure, presuntuosamente, che tu non l’avresti mai fatto!"
Una sera di novembre dell’anno scorso mia figlia attraversando la strada è stata investita da un’automobile.
In quel momento il mondo si è fermato, il razionale non esisteva più, per circa 30 eterni secondi è rimasta inerme tra le mie braccia, credevo fosse morta, continuavo a scuoterla contro le regole che impone un trauma di cui non conosci l’entità.
Nelle ore successive io pregavo solo che Eva non morisse, tutto il resto non contava, le mie amate montagne erano ad anni luce dai miei pensieri, la roccia, la neve, il cielo, il mare, gli amici e tutti gli elementi che avevano un posto in prima fila nella mia vita “normale”… cancellati!

 Quello che credevo fosse una certezza della mia vita, improvvisamente non contava più nulla.
Tutte i miei pensieri erano lì concentrati su mia figlia e sulle sue condizioni!

Ora, dopo mesi, Eva sta meglio e torno serenamente e pensare a queste cose. La vita è stata generosa con Eva e con noi che gli stiamo vicino come genitori; respirando profondamente mi ritrovo felice a pensare a quei passaggi estremi con il chiodo lontano, sulla fantastica parete della Punta Giradili in Sardegna…. sotto Rolando e Maurizio che mi incitano e io che stringo l’ultimo appiglio di quest’ennesima Rotpunkt che la vita mi ha regalato.

Roberto Vigiani

 
Rolando in azione
zoOM+

 
relazione a cura di Rolando
zoOM+

 Sardegna, maggio 2007
Nuova via sulla Punta Giradili

“Mezzogiorno di Fuoco”
Rolando Larcher -  Maurizio Oviglia - Roberto Vigiani

Aperta nel giugno 2006 dal basso
Salita in stile Rotpunkt Maggio 2007
Sviluppo
: 270 metri
Difficoltà: II - S4 - 8b max – 7c obbligatorio
Materiale : 12 rinvii , 1 kevlar per clessidra sul 2° e 4° tiro
Chiodatura a fix Inox da 10 mm.
Discesa : possibile in corda doppia con due corde da 60 m e rinviando  in discesa. Oppure dalla cima per tracce fino alla strada sterrata che riporta all’auto

 Scopiazza pure e divertiti. Se pubblichi su cartaceo (metti il link e prima contattaci) e/o sul web (metti il link) lascia intatte foto e testo e copyright e nomi degli autori e quant'altro, compreso il link di tOSCOCLIMB.it

 

Salva questa pagina nel formato:

 
Link correlati

· Articoli sull'argomento Speciali
· Articoli inviate da tc

L'articolo più letto sull'argomento Speciali:
· MONTE PROCINTO: NONA SINFONIA di Roberto Vigiani

Le ultime sull'argomento Speciali:
· Cavalcavamo la cresta di Luca Andreozzi

Visualizza pagina stampabile  Segnala questo articolo ad un amico



tc Re: Sardegna - P.ta Giralidi - Mezzogiorno di Fuoco

Webmaster


Registrato dal: 8/3/2005
Interventi: 14
Da:


RIPETIZIONE di MEZZOGIORNO DI FUOCO (AGOSTO 2007) DA PARTE DEL MITICO 'BUBU' BOLE
Leggete l'articolo completo>>
MEZZOGIORNO DI FUOCO
 
Quando decido di andare in Sardegna, ormai da una quindicina di anni, il motivo principale è sempre quello: il windsurf. Con la speranza che arrivi qualche grossa perturbazione per il vento! La Sardegna è il posto migliore per onde e vento, e poi il paesaggio e la natura sempre selvaggia.
Anche questa volta ho avuto fortuna con il vento e le onde, ma ho pagato per tutte le altre volte che sono finito indenne sulle scogliere: una caviglia storta, una tavola distrutta, due vele da buttare e due alberi spezzati... però ne valeva la pena!
Credo che il windsurf, oltre a distruggermi per la fatica, mi dia un'incredibile energia per la scalata... sarà forse per lo iodio o il salso, ma è già la terza volta che dopo una bella surfata riesco a salire un bel progetto: nel 2002 Hotel Supramonte, nel 2004 Isolitudine e quest’anno Mezzogiorno di fuoco.
Mezzogiorno di fuoco sulla punta Giradili, via aperta dalla premiata ditta Larcher, Vigiani, Oviglia tra il 2006 e il 2007 e poi liberata nel maggio di quest’anno, 270m diff. max 8b, 7c obbl.
La vittima dei jumar: la triestina Sara Cirilli, ormai già "santa" dopo le due giornate trascorse, sempre con i jumar, sulla Larcher-Vigiani in Marmolada nel 2006.
Con estrema pazienza e sopportazione mi ha seguito ed assicurato per cinque mattine, con un primo giorno di stress per i penzoloni che faceva sganciandomi i rinvii nel secondo tiro tanto strapiombante; ma poi, nei giorni successivi, le cose sono andate meglio... anche a penzolare in aria ci si abitua!
Il nome della via parla da solo... non proprio a mezzogiorno ma alle undici arrivava un sole infuocato e allora bisognava scendere velocemente per le corde fisse e rimandare al giorno dopo.
Nel primo giorno abbiamo salito i primi tre tiri, poi il quarto e il quinto e infine, il terzo giorno, il sesto e il settimo. Nella discesa ho anche rifatto un giro al quarto tiro, quello di 8a+.
Nei giorni successivi un po’ di mare, con il windsurf chiaramente, e poi di nuovo un’altra mattina a ripetere il secondo tiro, quello più duro, prima del giorno decisivo per la salita integrale.
Perturbazione in arrivo... vento, onde... via di corsa verso la costa nord-ovest.
Giorno indimenticabile! Poco vento, ma le onde erano veramente grosse... dai e dai... arriva anche il momento in cui si sbaglia, proprio quando non bisogna commettere errori! Cadere su quei frangenti a pochi metri dalla scogliera è come volare lungo su chiodi marci, non sai mai quando ti fermi e come va a finire.
Resoconto: la vela ridotta come un colabrodo, l’albero spezzato e la tavola che assomigliava ai cartelli stradali sardi, tutti bucati perché usati come tiro a segno. Per fortuna indosso sempre la muta intera, per colpa dell’acqua fredda e perchè mi tiene a galla visto che so nuotare appena.
Orecchie basse... però soddisfatto!
La temperatura in generale, per essere agosto, era abbastanza bassa e le previsioni davano un tempo decisamente instabile. Decisione improvvisa: domani si torna sulla Giradili.
Partiamo la mattina presto dal parcheggio, incredibilmente con la felpa (in agosto) e con l’ombrello per la minaccia di pioggia.
Temperatura perfetta, però alla terza sosta è arrivata una grandinata con vento forte che poche volte ho visto così, tanto che riesco a mettere nel sacco il magnesio e le scarpette, e in pochi secondi eravamo completamente fradici e duri di freddo.
Sembrava il finimondo... ma solo per qualche secondo e poi tutto è tornato alla normalità con del vento caldo che ci ha scaldato un po’.
...povera Sara ...anche questa doveva succedere!
Incazzato - anche per scaldarmi - decido di continuare. Talmente nero che se non ho staccato io qualche appiglio, non lo stacca più nessuno!
Poi è anche arrivato il sole, il che non dava per niente fastidio, e così le ultime lunghezze me le sono proprio godute con un clima primaverile.
Per fare le foto mi ha accompagnato Simone Sarti che così ha potuto provare la via e con immenso piacere abbiamo trascorso due belle giornate assieme. Non ci vedevamo da tre anni! ...e vai ...con le birre e il porceddu!
Ritornato poi al mare per l’ultimo round, finito alla sera con un altro windsurf distrutto, un po’ di colpi e una caviglia slogata (ripeto che ne vale sempre la pena però).
Il tour sardo stava finendo. E c’è sempre qualcuno da ringraziare alla fine, sì perché da soli non si fa niente!
In primis Sara per la sua pazienza, sopportazione e volontà, che si è improvvisata anche fotografa da parete, poi Simone per la sua passione e disponibilità, la premiata ditta di apritori per questo capolavoro di via e infine... che gli venga un colpo a quello che mi ha fregato il sacco con tutta l’attrezzatura che avevo lasciato alla base della via in quei giorni!
Bubu 
»17/9/2007 07:36 Profilo Visita il sito Web

tC Family

Calendario Eventi
Aprile 2025
LuMaMeGiVeSaDo
  1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30

In Libreria

Arrampicare in Toscana - Valle di Camaiore e sant'Anna di Stazzema
—————
L. Abbarchi, T. Lonobile, R. Vigiani
ed. ToscoClimbStore
169 pagine
euro 24,00 +1,00 facoltativo per la richiodatura
da non perdere