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Inviato da tc il 6/6/2006 10:42:24 (10896 letture)
Alpi Apuane - Monte Campaccio - Parete Peniata (di Francesco Mannini) 1. Via “Chi leva il vin dai fiaschi” (L1.III-L2.IV/V-L3.5c/6a-L4.5c/6a-L5.5c/6a) Apritori: M. Morandini - M. Innocenti 2. Via “Trazioni?” (L1.III-L2.IV/V-L3.5c-L4.5c-L5.6a,L6.6a/A0) Apritori: M. Innocenti - F. Mannini Questa estate con due miei compagni di avventura abbiamo trovato una parete in Alpi Apuane dimenticata a livello alpinistico. Lo strano è che è ben visibile dalla strada e non presenta avvicinamento. Si tratta di una enorme placca con infinite possibilità di salita, vi abbiamo trovato tracce di passaggio sulla cengia mediana con una sosta a spit sul lato destro, in corrispondenza di un marcato diedro, ma in alto non c'è nulla. Vi invio i consigli per trascorrere un po’ di tempo in zona, per primo conviene salire la via “trazioni”, poi calarsi fino alla cengia del 1° tiro e traversare per poi salire la via “chi leva il vin dai fischi”. | Su questa parete delle Alpi Apuane sono le uniche due vie che percorrono questa placconata posta in un ambiente maestoso, con un panorama apuanico che spazia dal mare al monte Altissimo, passando per gli Uncini. Vi chiedo se per favore ci confermate la difficoltà dei tiri e le vostre impressioni. La parete data l'esposizione in questo periodo è in ombra tutto il giorno, in estate prende sole al mattino. Le due vie sono state aperte da: Massimo Innocenti, Maurizio Morandini e da Francesco Mannini. Tutti noi siamo aiuto istruttori della Scuola di Alpinismo Vero Masoni della Sezione CAI di Sesto Fiorentino. (FOTO ZOOMMABILI, CLIC SOPRA)  | Alpi Apuane Monte Campaccio Parete Peniata - Via “Trazioni?” Apritori: M. Innocenti - F. Mannini | Introduzione: La via aperta dal basso il 15 ottobre 2005, con fix da 10 mm e chiodi, percorre l'evidente placca a sx della parete, uscendo al gendarme posto sul filo di cresta. Soste attrezzate con spit. Esposizione: Nord-Est Quota: 580 metri Sviluppo: 225 m Difficoltà: Massima 6a (5c obbligatorio) Materiale necessario: normale dotazione alpinistica, 12 rinvii, corde da 60mt. Accesso e avvicinamento: all'autostrada A12 uscita di Massa, prendere per centro città e poi seguire le indicazioni per San Carlo - Pariana. Oltrepassato il paese di Pariana girare a dx per Cave Madielle (cartelli gialli), in località Canalacci girare a sx per Cave Capraia, percorrere la strada sterrata per 1,5km, fino a trovarsi sotto la parete. Attacco: dalla strada per facile rampa franosa portarsi sulla verticale dell'evidente cumulo detritico posto al centro della parete - placca 2°. Relazione: Tiro Metri Difficoltà e descrizione 1 60 III - Portarsi a sx risalendo l'evidente diedro appoggiato. 2 50 IV/V - Salire sulla verticale della sosta obliquando a sx. 3 40 5c - Scavalcare oltre la placca triangolare il bordo del diedro e percorrerlo fino alla sosta posta sotto uno strapiombino. 4 35 5c - Deviare a sx della sosta e per placca articolata portarsi sulla cengia erbosa. 5 20 6a - Placca articolata. 6 20 6a/A0 - Placca con passaggio delicato. Discesa In doppia fino alla sosta del 3° tiro (strapiombino), poi soste attrezzate sulla verticale fuori dalla via di salita.  |  | Campaccio vista mare | Trazioni Vista dal basso | Le foto sono dell'utente Plastic_smoker, grazie 1000! **********************************************  | Alpi Apuane Monte Campaccio Parete Peniata - Via “chi leva il vin dai fiaschi” Apritori: M. Morandini - M. Innocenti | Introduzione: La via aperta dal basso il 10 agosto 2005, con fix da 10mm, percorre l'evidente placca uscendone nell'intaglio di sinistra. Soste attrezzate con chiodi e spit. Esposizione: Nord-Est Quota: 580 metri Sviluppo: 200 m Difficoltà: Massima 6a (5c obbligatorio) Materiale necessario: normale dotazione alpinistica, 12 rinvii, friends piccoli e medi, corde da 60mt. Accesso e avvicinamento: all'autostrada A12 uscita di Massa, prendere per centro città e poi seguire le indicazioni per San Carlo - Pariana. Oltrepassato il paese di Pariana girare a dx per Cave Madielle (cartelli gialli), in località Canalacci girare a sx per Cave Capraia, percorrere la strada sterrata per 1,5km, fino a trovarsi sotto la parete. Attacco: dalla strada per facile rampa franosa portarsi sulla verticale dell'evidente cumulo detritico posto al centro della parete - placca 2°. Relazione: Tiro Metri Difficoltà e descrizione 1 60 III - Portarsi sulla verticale del primo risalto. 2 55 IV/V – Passaggi divertenti su roccia lavorata. 3 30 6a/5c – Continuità di movimento e aderenza. 4 25 6a/5c - Grande aderenza e diedrino appoggiato. 5 8 6a/5c - Breve sequenza su tacche verticali. Discesa In doppia lungo la via - attenzione la prima doppia è di 8m. altrimenti le corde non vengono.
Articolo correlato, vie Del Monte Campaccio: Via Philadelphia fresco da spalmare >>
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Plastic_Smoker |
Re: Monte Campaccio (MS): 2 nuove vie NO BIG |

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Ieri, abbiamo ripetuto la via "Trazioni?". Nome ironico ed azzeccato per una via di placca divertente e, tutto sommato, con una buona aderenza (la maggior parte della via è appoggiata, quindi c'è dello sporco "fisiologico"). Noi ci siamo divertiti molto e sono dovuti i complimenti agli apritori/ideatori di questo itinerario no big (evviva! Qualcuno pensa anche a noi ). In vetta ci accoglie il marmo tagliato e si vedono le strutture della cava abbandonata, c'è molto spazio e tanto spazio per prendere il sole (magari ci trascinate la donna con la scusa del posto solitario ), inoltre la vista descritta nella relazione non delude, magari se capisco come fare vi posto anche un paio di foto (non sono granché, purtroppo ieri c'era foschia). Come ho detto, è una via di gambe dove una buona attitudine alla placca è necessaria, soprattutto negli ultimi due tiri, dove, a mio avviso, il 6a è strettino. Il penultimo tiro è breve, ma di continuità su placca molto verticale, dove spalmarsi con il petto alla parete ed affidare tutto al piede è necessario (come la mutandatina di cacca al seguito), ma la spittatura è molto ravvicinata e dunque, da una tranquillità di fondo. Idem l'ultimo tiro (che non è assolutamente di 20mt, ma è meno di 10) dove c'è un passaggio molto impegnativo e che tranquillamente può essere di 6b e non mi pare proprio sia azzerabile. Non sto a sindacare sui più ed i meno anche perché non credo di averne la capacità e perché molto dipende dalle attitudini di ogni arrampicatore, ma se 6a+ è l'indicazione dei due tiri finali (nello schizzo, mentre nella relazione sono dati 6a), alzerei l'indicazione dell'obbligatorio a 6a, perché, a sensazione, soprattutto l'ultimo non è azzerabile come descritto e quindi credo che molti con un idea di 5c sarebbero costretti a calarsi…poi, è ovvio c'è chi ha "pelo" e chi no… I primi tiri sono molto semplici e divertenti, bisogna stare attenti perché, a causa dell'inclinazione della parete, si trovano molti sassi smossi e non tutta la roccia è buona. Diciamo che i tratti in aderenza sono i migliori e, sicuramente, i più divertenti. Il primo tiro lo abbiamo percorso slegati, non tanto perché siamo fighi (io mi legherei anche per le scale di casa mia se trovassi due spit), ma perché non abbiamo trovato l'attacco della via se non alla sosta finale del primo tiro e perché c'erano degli zaini appesi di un'altra cordata (che quindi, immagino, abbiano fatto come noi…). In effetti non c'è avvicinamento, ma non è chiaro come arrivare all'attacco, forse c'è un sentiero all'estrema sinistra dell'accumulo detritico, non saprei. Noi abbiamo puntato il centro della parete e poi abbiamo iniziato a salire "per facili placche" spostandoci a sinistra dietro ad un masso per poi tornare verso il centro della parete dove abbiamo visto gli zaini attaccati alal sosta. Le indicazioni per raggiungere il posto sono dettagliatissime e ci mancava solo che Francesco Mannini fosse lì a prenderci per mano! Grazie per la chiarezza ed il dettaglio! Un ultima cosa riguarda la calata. Né noi, né le cordate che ci precedevano, abbiamo trovato le calate fuori via. Abbiamo fatto la prima calata regolarmente sulla sosta di via, ma la seconda (la prima fuori via) non l'abbiamo proprio vista. Con corde da 60 si arriva comunque (a pelo…fare attenzione!!!) ad una comoda cengia che, se percorsa a destra (faccia alla parete) porta ad una calata della via "chi leva il vin dai fiaschi" e da lì si possono organizzare altre due calate o, con una, ritornare alla placca del primo tiro e scendere a piedi (facendo un po' di attenzione). Bene, bravi, bis!
[ Modificato da Plastic_Smoker On 19/6/2006 08:41 ] |
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»18/6/2006 09:39 |
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