TOPOS : Alpi Apuane, Rifugio Rossi, la falesia |
Inviato da tc il 8/8/2011 09:21:46 (6828 letture)
 | La palestra del Rifugio Rossi
Tutto è cominciato dal dubbio "....possibile che..?". Possibile che sul versante Nord est della Pania della Croce non vi siano vie di roccia? Possibile che neanche su quelle falesie si possano posare mani e piedi? "Possibile! tutto esplorato...!", "... friabile...!", ".. marcio...!", "....perdete tempo...!", le sentenze arrivarono presto. MA ... ("c'è chi critica e chi fa ... e di solito chi critica non fa", ndtC) segue...
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Il Rifugio Rossi e la sua Palestra, di Antonello Chiodo e Emanuele Cesaroni
| L'idea Tutto è cominciato dal dubbio "....possibile che..?". Possibile che sul versante Nord est della Pania della Croce non vi siano vie di roccia? Possibile che neanche su quelle falesie si possano posare mani e piedi? "Possibile! tutto esplorato...!", "... friabile...!", ".. marcio...!", "....perdete tempo...!", le sentenze arrivarono presto. Le pareti però erano li invitanti e solari, corrugamenti, fessure, placche, buchi, diedri, mostravano i racconti di un romanzo perfetto scritto dal tempo, e se fosse invece che il terreno di gioco c'è ed è stato sottovalutato? Ovunque si posasse lo sguardo si apriva una pagina nuova dove perdersi seguendo la fantasia che già anticipava movimenti e gesti e dove perdere ore a immaginare e a tracciare nell'aria linee di salita che già prendevano forma. E a noi, come in tutti in quei casi quando un pensiero assurdo diventa un fatto possibile, a noi dicevo, saliva sempre di più la voglia di esplorazione. "Gia ma da dove cominciare?" Bho!,mah, bhe! meglio chiedere a chi ne sa più di noi fu la conclusione, " io conosco un grande climber, un vate della roccia che potrebbe darci una mano", va bene si rimanda a quando verrà. Ma al guru del gesto non bastarono le lusinghe dei suoi confratelli minori e il sogno non poteva morire cosi aspettando Godot e le pareti erano li come sirene invitanti e i sogni a colori erano ancora vividi dopo il risveglio sotto un cielo che spartiva la sua luce a metà tra la terra e il mare. Io ci provo e credici sono nate nell'indaco di un mattino, con 25 metri di cavo elettrico e una batteria da automobile alla base delle pareti che garantiva al trapano un autonomia di quattro fori e mezzo, per la voglia del gioco dell'arrampicata, che cosi come per altri giochi intriganti, non si misura con i gradi del tempo o del metro ma con la scala del piacere che esso procura. Ma questo lo sanno bene i bambini che "perdono" ore ad inseguire e a dar forma alle nuvole e le loro attività trovano sempre nuovi compagni disposti a far banda pronti ad aggregarsi in stormi rumorosi ed entusiasti come gabbiani. Cosi mentre Francesco e Alfonso facevano la spola al rifugio per la ricarica della batteria e Luciano terminava il foro a mezzo con il perforatore a mano, altri climber entravano in gioco attraversando gli specchi magici delle pareti di questa Isola che non c'è nella terra di mezzo delle Apuane. Cominciato tutto dal dubbio, tutto è andato cosi ! Ma le storie sono infinite cosi come i sogni che a volte sono proprio semplicemente davanti ai nostri occhi. | | Avvicinamento e note tecniche La palestra si raggiunge in meno di 20-25 minuti dal Rifugio Rossi, percorrendo il comodo sentiero (praticamente tutto in discesa) che tagliando la parete Nord - Est della Pania porta verso il Pizzo delle Saette (segni blu). La palestra è suddivisa in 6 settori e consta di 35 monotori che vanno dai 10 fino a 30 metri di sviluppo. I settori 'Amoretti sinistro', 'Amoretti destro alto' e 'Amoretti destro basso' si trovano sopra il su citato sentiero in prossimità dell'attacco della via invernale 'Amoretti di Vestea'. Gli altri tre,' Isola', 'Torre' e 'Torre sinistra' sono disposti sotto al sentiero. Tra i vari settori è possibile spostarsi in tempi minimi. I gradi delle vie vanno dal IV fino al 6c/7a e sono presenti due progetti che attendono ancora la libera. Tutti gli itinerari sono ottimamente chiodati con fix da 10mm e presentano la sosta di calata per la moulinette. La roccia calcarea è molto lavorata ed è di ottima qualità; spesso è incisa da stupende rigole o da fessure svase. Le vie generalmente si sviluppano su placche verticali ma non mancano tiri in strapiombo. L'approccio è diffusamente tecnico, spesso in aderenza, mentre in altri casi l'arrampicata è atletica e richiede forza e resistenza. Le vie stupiscono per la grande varietà di situazioni e soddisfano quando passaggi poco evidenti vengono risolti con sequenze di movimenti entusiasmanti. La stagione consigliata per la frequentazione è l'estate essendo il sito ubicato a circa 1600 metri di quota. L'esposizione delle pareti offre caldo sole subito al mattino e una leggera brezza fresca dal pomeriggio alla sera. Sono utili 12-13 rinvii e una corda da 70 metri. Si consiglia l'uso del casco. |  Amoretti sinistra zoOM++
| Settore Amoretti sinistro 1 Aspettando Godot 15 (metri) 6b Fessura e spancio di difficile interpretazione |  Amoreti destro alto zoOM++
| Amoretti destro alto 2 Bacco 30 (metri) ? Placca strapiombante salibile poi dura sequenza di biditi 3 Tabacco 30 (metri) 6c+ Fessura/spigolo con singolo impegnativo, poi diedro rotto 4 Ombre lunghe 15 (metri) 5c Breve ma liscio diedro 5 Gonzales 35 (metri) 6c+/7a(?) Passo durissimo iniziale poi continuità su placca 6 La matematica creativa 35 (metri) 6b+ Diedro seguito da placca verticale fessurata 7 Ti sveglierai nell'indaco del mattino 25 (metri) 6a+ Placca verticale e breve strapiombo 8 Chiodo schiaccia chiodo 25 (metri) 6b+ Placca con finale pirotecnico 9 Bellezze al sole 8 (metri) 6b Breve strapiombo 10 La pazienza di Ermete 8 (metri) 6b+ Breve strapiombo |  Amoretti destro basso zoOM++
| Amoretti destro basso 11 Credici 20 (metri) 6b Spigolo con fessure supertecnico 12 Sogni a colori 25 (metri) 6b Spigolo, un passaggio impegnativo 13 Via per Ronchieri 25 (metri) 5c Diedro con difficile sezione in placca 14 Grip 20 (metri) 6a Tecnica su placca 15 Jhok 20 (metri) 6c+ Placca supertecnica, un bidito impegnativo 16 Blade 25 (metri) 6a+ Placca tecnica su tacche e fessura 17 Giorni grandi 25 (metri) 5c Diedro atletico su prese generose |  Torre zoOM++
| Torre 18 Gesti nobili 0 (metri) 6c Strapiombo; primi metri duri 19 Via dei ricci 20 (metri) 4b Facile itinerario su placca e fessure 20 Futura 0 (metri) 5a Facile con fessura 21 Nello e i tre ladroni 0 (metri) 5c Muro tecnico leggermente strapiombante 22 19 e 40 0 (metri) 6b Placca tecnica iniziale 23 Ci provo io 30 (metri) 6a+ e A0 Partenza non liberata poi bellissime placche 24 Margherita 0 (metri) 6a Diedro iniziale poi in placca 25 Purgatorio 0 (metri) 6a+ Diedro poi spigolo impegnativo 26 Fandango 20 (metri) 6a+ Placca e difficile fessura terminale |  Torre sinistra zoOm++
| Torre sinistra 27 Aspro peppe 15 (metri) 6b Bombatura/spigolo tecnica 28 I magnifici 3 G.P.S 15 (metri) 4a Placca fessurata 29 Senza Nome 20 (metri) 4a Placca facile 30 Il guerriero Samuele 15 (metri) 5a Placca fessurata 31 Il grande Marco 8 (metri) 6a Placca verticale e rigola, 3 rinvii |  Isola zoOM++
| Isola 32 Oana 20 (metri) 6a Atletica su fessure dalle prese franche 33 Piccolo diavolo 25 (metri) 6b Placca verticale con fessure, clessidre e rigole 34 Fiordaliso 25 (metri) 6b+ Diedro aperto su piccole prese, poi placca 35 Via degli allievi 25 (metri) 4b Facile in placca | Ringraziamenti
Ai compagni di gioco, Alfonso Lenzoni, Francesco ed Erasmo Ciccolella, Luciano Cerasomma, Gianfranco "Rambo" Coltelli, Stefano Nesti, Andrea Consani e l'Albe Redini, un grazie particolare a Giuse "Skyrun" Canale che in più ha alimentato di sogni (spit e materiale), le tasche vuote di tutti gli altri climber e poi ... massi anche a Davide Barsetti, Antonio Biondi e Alessandro Nardi "il Bufera" tre ladroni di via quanto preziosi ed instancabili chiodatori. Una particolare riconoscenza va alla azienda Terra Uomini e Ambiente per la fornitura del materiale, alle ditte Climb di Firenze di Andrea Astorri e Ronchieri Sport di Massa per il loro indispensabile contributo alla realizzazione della serata di presentazione delle falesie a Lucca con Pietro Dal Prà, al media specializzato ToscoClimb e al suo nume Toni Lonobile che ha diffuso la notizie per ogni dove e poi ancora ad Equilibri Precari che ha interessato Pisa, ad Antonella Poli, a Beppe "Skialp Bible" Puddu che invece ha fatto pubblicità a Lucca coinvolgendo la sezione Cai di Lucca, a Bruno Barsuglia moderatore della serata e infine a Ema "Manu" Cesaroni per il suo prezioso lavoro senza il quale non sarebbe stata possibile la realizzazione di questa piccola guida.
URL: http://www.rifugiorossi.it/contatti.html
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