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Inviato da tc il 3/8/2009 09:20:31 (5305 letture)
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| SOLO PER ALPINISTI AMATORI, sul Piccolo Procinto la relazione in esclusiva della via DOLFI-LUMINI-RIDI (140m, 7a/A0 e 6a obb. da integrare) che offre ben tre nuove varianti di vuoto sotto la gonnella della vostra compagna di cordata! di Roberto Vigiani |
Solo per alpinisti amatori
Nei giorni estivi dove la calura impedisce di arrampicare sulle pareti di bassa quota gli alpinisti Toscani si trasferiscono al Procinto. I 1000 metri di quota e la favorevole esposizione di alcune sue pareti fanno registrare specie nei fine settimana il tutto esaurito e purtroppo a volte ,specie alla base delle vie meglio attrezzate,ci si ritrova a fare la coda per salire. Con questa proposta voglio dare uno spunto a chi sa maneggiare friends e nuts per una salita “fuori dalle righe”. Non una via a spit ma una via da percorrere, come si faceva una volta, proteggendosi con l’attrezzatura tradizionale. La Dolfi-Lumini sul Piccolo Procinto è una scalata, con le varianti qui proposte, che propone bei tiri atletici su roccia buona. La chiodatura non è mai abbondante ed è da integrare con clessidre, nuts e friends, il penultimo tiro è chiodato per salirlo in A0 ma chi lo percorre in libera si trova ad affrontare una sezione di 7a con un bel vuoto Procintico sotto il sedere! Ecco qui di seguito la relazione tiro per tiro con la speranza che in breve diventi una classica della zona.
Piccolo Procinto Via DOLFI - LUMINI – RIDI Sviluppo 140 m Difficoltà max : 7a/A0 Difficoltà obbligatoria: 6a Accesso: dal sentiero diretto che conduce al Procinto poco prima di arrivare all’attacco della “Crestina dei Bimbi” (100 m circa) ci si porta a destra per cengette e pendio ripido d’erba alla base della parete Nord del Piccolo Procinto. La via attacca per un evidente diedro con uno spit di sosta alla base. L1 : si risale con bella e tecnica arrampicata l’evidente diedro per circa 20 metri e dopo si traversa a sx fino alla prima sosta(spit e Chiodo). 30 m - 5b. L2 : direttamente sopra la sosta per alcuni metri e poi, quando la via originaria andrebbe a sx per erba e roccette, andare verso dx a prendere la continuazione del diedro iniziale fino sotto uno strapiombino fessurato. Vincerlo direttamente e obliquando a dx per buchi e lamoni raggiungere una cengia con albero dove si fa sosta. Proteggersi con stopper e ev. friends piccoli; lasciato solo un Kevlar in una clessidra. occhio a qualche pietra ancora da disgaggiare! 40 m – 6a. L3 : dalla Sosta a dx si vince un breve muretto strapiombante con un evidente chiodo verde piantato a pochi metri da terra , poi facilmente si raggiunge la cengia della sosta dove parte il tiro duro della via originaria. occhio dopo il muro iniziale alcuni blocchi instabili sono da buttare giù non l’abbiamo fatto perché c’era gente sul sentiero sottostante…fatelo appena possibile! 15m – 5c L4 : si vince una prima paretina e per muro strapiombante, atletico a buchi si supera l’esposto strapiombo. Chiodi a fessura ottimi e ravvicinati ; si sosta subito al di sopra su due ottime clessidre da attrezzare. 25 m - 7a /A0 L5 : da questo punto anziché uscire per la via originale si consiglia di seguire lo speronino di roccia obliquo verso sx ( due chiodi lasciati) che su buona roccia porta al bosco terminale. 30m – 5a Discesa : dalla sommità in doppia alla foce della Bimba e successivamente ancora in doppia alla base del sasso appoggiato.
I soliti ignoti...
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