Valli Bresciane - Falesie e Vie Moderne
Pubblicato da: tc
, il: 19/4/2009
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 | VALLI BRESCIANE Falesie e vie moderne Daniele Dazzi - Arrampicate attorno a Brescia - ISBN 978-88-87890-67-9Pagine 260 Prezzo euro 26,50 Lingua Ita/Eng | Sono passati sette anni dall’ultima guida e nuovi itinerari sono nati sotto il cielo delle valli bresciane, chiodatori vecchi e nuovi hanno portato alla luce gemme nascoste, ma che ora brillano per la gioia dei voraci mangiatori di roccia. Sono invece passati quasi venti anni, e ricordo ancora il primo giorno, da quando ho calzato per la prima volta le scarpette avute in regalo, e mi sono spinto con tutta la mia forza e con zero tecnica sulle pareti di questa bellissima provincia. Teatro del mio primo passo è stata la roccia d’Iseo, che a quei tempi appariva come magica e bellissima, ma che ora mi fa rabbrividire. Vedere il mio primo maestro muoversi sull’itinerario “Variante diedro” mi ha fatto innamorare del gesto e della potenza scaricata su quei pochi centimetri di roccia. Da allora è stata una continua rincorsa verso nuovi gesti e nuove emozioni. È la ricerca di un limite da superare che mi spinge sempre più a esplorare nuove linee e nuove pareti, la ricerca del gesto perfetto, la voglia di superare me stesso, sempre. Eccomi qui ora ad aggiornare questa guida che entra nel progetto Book for Bolts dove Versante Sud e la ditta Raumer si sono unite per destinare una buona dose di materiale per la messa in sicurezza di vecchi itinerari e la chiodatura di nuovi. In concreto si aggiunge ai vari fondi chiodatura in parte ben gestiti come l’ormai abbandonato Progetto Falesie Lecchesi Sicure e il fondo chiodatura della F.A.S.I. che vogliono riconoscere l’indispensabile lavoro svolto per noi, dai chiodatori. Parte del ricavato di questa guida andrà appunto in questo fondo per aumentare sempre più la sicurezza nelle falesie. Al numero telefonico indicato nel paragrafo sulle raccomandazioni generali si possono inviare segnalazioni e richieste d’aiuto per la realizzazione di un progetto di chiodatura. Buone scalate a tutti da Daniele Dazzi! Aree boulder nel bresciano Piccole zone boulder, in parte valorizzate, sono sparse qua e là sul territorio bresciano, ne elenco alcune che ritengo abbiano il merito d’essere visitate, senza pretendere di trovare infiniti passaggi, ma, più facilmente, da spazzolare e di gran lena se poi si vuole scalare. Quindi non c’è da aspettarsi nulla d’esaltante, ma qualche giorno d’avventura e di nuove scoperte ci possono stare. Nei pressi delle falesie di Mazzano, Villanuova sul Clisi, Marone, Monticolo di Darfo, o l’isolato Sasso Vastello, la nuova area in Val d’Avio nei pressi della Malga Caldea, 30 minuti d’auto dall’abitato di Temù, dove l’attivissimo Daniele Crescini (3487772988) ci ha messo l’anima per creare un parco gioco d’élite. Zona pic-nic nei pressi del parcheggio a tre minuti dai sassi. Informazioni al bar Casera o alla Pro Loco. Poi c’è l’area nei pressi di Gaino, dove si è fatto purtroppo un po’ di bricolage, o la nuova area in Val Saviore dove piccoli e grandi blocchi attendono una valorizzazione massiccia. Infine i blocchi in Val Salarno, nei pressi del rifugio Prudenzini (vedi Val Salarno), dove i cristalli del granito aspettano solo di accarezzare la dura pelle dei climber.
L'AUTORE
Daniele Dazzi è nato nel 1965. All’età di 24 anni scopre il mondo dell’alpinismo grazie ad alcuni amici che lo portano su pareti e vie per lui mitiche come la Nord dell’Adamello o la via Buhl alla Cima Canali. Dopo due anni di alpinismo classico assiste a Brescia a una tappa della Coppa Italia d’Arrampicata Sportiva e viene letteralmente affascinato dal mondo delle gare. Con la competizione ormai nel sangue, si butta a capofitto in metodi e tabelle d’allenamento con risultati non sempre eccellenti. Riesce a vincere una gara nel parallelo di velocità a Buffalora (BS) ma senza mai riuscire a entrare nei primi trenta atleti della CNP. Qualche buon piazzamento, quando mancano i forti professionisti, ma niente d’importante, nonostante attrezzi nel grottone d’Iseo itinerari su misura per l’allenamento. Diventa istruttore d’arrampicata della F.A.S.I., fonda il Climbing C.A.I. Iseo, collabora nell’organizzazione di vari corsi e gare d’arrampicata sportiva, boulder e Climbing Marathon tra le province di Bergamo e Brescia e la passione per la scalata lo porta sempre più spesso a imbracciare trapano e spazzole per chiodare e pulire itinerari d'arrampicata. All’attivo può contare un centinaio d’itinerari sparsi qua e là sulle sponde del lago d’Iseo, tra cui il settore Aladino a Predore, attrezzato con i fratelli Tonoli. Avendo molto a cuore i problemi e le mille difficoltà dei chiodatori, ai quali sono negati permessi e contributi alla realizzazione e sistemazione di nuove e vecchie falesie, e sostenuto ancora da coraggiosi collaboratori, fonda l’A.I.P.I.A. (Associazione Italiana Preparatori Itinerari d’Arrampicata) radunando sotto un’unica idea chiodatori di tutta Italia. Idee e progetti ora sono in elaborazione alla Commissione Falesie della F.A.S.I. di cui fa parte.
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