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Articoli : Il Concetto di obbligatorio (di R. Vigiani)
Inviato da tc il 26/4/2005 10:30:19 (5393 letture)

IL CONCETTO DI OBBLIGATORIO

Roberto Vigiani ? forse, insieme a Rolando Larcher, una delle pochissime persone di riferimento di cui fidarsi anche per quanto riguarda l'apertura dal basso. Ad oggi ha aperto molte vie in questo stile (le pi? famose, di bellezza unica oltre che difficili, sono Hotel Supramonte in Sardegna e la Larcher Vigiani in Dolomiti - quest'ultima non ancora ripetuta -) e in varie parti dell'emisfero e una delle cose pi? importanti ? senz'altro il fatto che il grado dato ? sempre stato confermato dai pi? grandi e forti arrampicatori che ne hanno eseguito la ripetizione. Sicuramente il Concetto che ci spiega nelle righe sottostanti ? da ritenersi di valore assoluto

"L'obbligatorio ? nato negli ultimi anni soprattutto per gradare le vie sportive in montagna e dopo il tentativo di chiarimenti fatto da Pareti (la rivista Italiana, ndr) penso che la confusione regni veramente sovrana tra chi grada queste vie. Quando con Rolando Larcher abbiamo cominciato ad aprire delle vie a spit dal basso abbiamo pensato che era necessario porci un'etica di apertura  chiara e onesta nei nostri confronti e nei confronti dei ripetitori. Abbiamo pensato che  in apertura oltre a salire sempre in arrampicata libera, tra gli spit messi, non si poteva fare nessun resting su nessuna diavoleria che si potesse appiccicare alla roccia; che ogni protezione in pi? messa tra uno spit e l'altro venga dichiarata nella relazione e che quando ci si appende ad un cliff per chiodare non si guadagni centimetri preziosi tirandosi sugli stessi. Queste semplici ma ferree regole rendono il "nostro gioco" molto accattivante e in un certo senso giustificano l'uso del trapano e degli spit per aprire delle vie che altrimenti sarebbe difficile proteggere, in apertura, se non salendo con una laboriosa  e lenta arrampicata artificiale.

Premettendo che l'apertura ? sempre un gradino al di sopra della semplice ripetizione (provare per credere) e che noi (io e Rolando -Larcher, ndr-) effettuiamo sempre la Rotpunkt della via dopo averla aperta abbiamo pensato che in queste salite sia importante dichiarare la difficolt? obbligatoria a cui si va incontro.

Non essendo esperti di boulder ma praticando l'arrampicata di difficolt? da parecchi anni abbiamo pensato ad un metodo abbastanaza semplice per inserire questa valutazione dell'obbligatorio. Il grado obbligatorio ? il grado che un eventuale ripetitore dovrebbe dominare "A Vista" in falesia per poter affrontare la via con un margine di sicurezza e godimento.

Questo non vuol dire che tra uno spit e l'altro ci sia un passaggio di ?tot? grado boulder FB (grado Fontainebleau, ndr) ma che quel determinato tiro se venisse messo in falesia potrebbe essere quel determinato grado. Chiaramente, come in falesia, potremmo avere dei tiri dove la difficolt? ? data dal singolo passaggio oppure dalla continuit? degli stessi. Questo non significa che una via sia pi? facile di un'altra ma essendoci arrampicatori che sono pi? forti sul "boulder" e altri che preferiscono la "continuit?" star? a loro prendere le dovute informazioni sulla via che vogliono affrontare.

La chiodatura pu? essere pi? distanziata che in falesia e non per questo cambiano i gradi ma sicuramente si stringono di pi? gli appigli a causa del coefficente di "strizza Al ****" che provoca l'allontanamento dall'ultima protezione. Deve essere anche chiarito che se una determinata via viene dichiarata per es." 7b obbligatorio " sulla stessa si potranno trovare tiri di difficolt? inferiori con chiodature molto distanziate e a volte anche senza la possibilit? di integrare le protezioni fisse esistenti. In questo caso ? necessario possedere una certa padronanza della nostra "arte" ed essere in grado di controllare sia psicologicamente che tecnicamente la nostra arrampicata su tali difficolt? senza cadere...... pena gravi conseguenze!

Quanto sopra ? ci? che posso affermare per me stesso e penso anche per Rolando, (chi ? venuto con noi ad aprire vie pu? confermarlo) non altrettanto posso dire sull'operato di altre persone che chiaramente in questo clima di confusione, in buona o cattiva fede, dichiarano anche quello che in realt? non hanno mai fatto a discapito dei poveri ripetitori che si troveranno in situazioni, a volte, poco piacevoli.

Buona Arrampicata a tutti,

Roberto Vigiani"

 

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