Molte persone, amanti della montagna e non, spesso confondono queste figure professionali con volontari che svolgono la loro attività sul territorio montano nazionale ... MA ...

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Chi è e come si
diventa Guida Alpina?
È la
domanda classica che spesso viene fatta alla Guida in una serata
in Rifugio davanti ad un piatto di minestra fumante.
Agli inizi del Secolo le
Guide erano i valligiani più esperti
che si auto-nominavano sul campo per accompagnare i ricchi
signori sulle montagne di “casa“. Oggi la Guida Alpina è diventata
una professione riconosciuta dallo Stato come qualsiasi altra
e regolata da leggi che la distinguono dalle altre figure nazionali.
Per accedere ai corsi da
Guida Alpina bisogna presentare ad una commissione tecnica,
formata da Istruttori delle Guide Alpine, un nutrito curriculum
alpinistico e superare una preselezione pratica sulle varie
specialità che
riguardano la montagna.
Bisogna saper sciare bene
fuori pista, arrampicare su roccia ad un certo livello, dare
del “tu” a Piccozza e Ramponi e non
ultimo si deve essere dei buoni insegnanti (da qui viene il “titolo” di
Maestri d'Alpinismo). Superata la preselezione, il corso vero
e proprio dura in tutto tre anni e prepara i futuri professionisti,
oltre che tecnicamente, anche ad essere buoni compagni e amici
dei loro futuri “clienti”.
Le Guide Alpine si distinguono con lo
stemma internazionale dell'UIAGM (Unione Internazionale Delle
Guide di Montagna) che di solito portano appuntato sulla
giacca il quale unisce idealmente quasi tutte le associazioni
di Guide d'Alta Montagna del Pianeta. L'appartenenza a quest'associazione
garantisce ai clienti di avere a che fare con dei professionisti
che hanno superato dei moduli di formazione standard così da
garantire a loro la massima sicurezza in Montagna in ogni
situazione. |
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Una meta ambita, la cima dell'Aconcagua, 6962m. |
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Perché si va con la guida alpina? |
Molti vedono l'andare in montagna con la Guida come un impoverimento
dell'avventura personale e per alcune persone addirittura come
un “disonore”. Io vorrei sfatare questo modo di vedere il mestiere
di Guida Alpina. Il mio obiettivo è accrescere la conoscenza
della persona e non renderla dipendente da me. Cerco sempre
di trasmettere la mia esperienza e conoscenza ai clienti i
quali spesso arrampicano con me da primi di cordata e sono
loro stessi a prendere delle decisioni: io mi riservo solo
di valutare e consigliargli altre eventuali soluzioni. Andare
con la Guida, dal mio punto di vista, è come affidarsi
ad un qualsiasi professionista dove noi non conosciamo oppure
vogliamo approfondire una materia (vedi in altri ambiti professionali
nel caso d'Avvocati, Architetti o, se vogliamo rimanere in
montagna, dei Maestri di Sci).
Dal mio punto di vista, il lato più antico della
professione di Guida, cioè l'accompagnamento, è quello
che meno interessante, mentre la parte didattica, cioè quella
che riguarda la qualifica di “Maestro d'Alpinismo” e l'insegnamento
dell'Alpinismo in tutte le sue forme, è senz'altro
il lato più stimolante ed innovativo del mestiere.
Quest'introduzione è stata necessaria per farvi capire
come lavoro e come voglio continuare ad operare per garantire
alle persone che verranno con me un servizio molto qualificato
e soprattutto un rapporto d'amicizia come quello che, in montagna,
siamo abituati ad avere tra compagni di cordata. |
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Veniamo alla nota
dolente…..! Quanto
costa una Guida?
La
tariffa è stabilita dai rispettivi Collegi Regionali e varia secondo
la difficoltà della salita richiesta e della sua lunghezza. Per
le salite più facili, nei corsi d'introduzione e nelle giornate
didattiche si può dividere la cifra della giornata base tra più persone
mentre per le salite più impegnative e lunghe si passa ad una contrattazione
privata tra le parti. Insomma prendere una Guida si può paragonare
a prendere una lezione con un Maestro di Sci: la lezione può essere
individuale o collettiva, con la differenza che oltre all'insegnamento
della disciplina, la Guida garantisce il massimo della sicurezza possibile
in ogni situazione.
Con quanto detto spero di essere stato esauriente nel mio modo di intendere
la professione di Guida e di convincere anche i più scettici che
i rapporti umani stanno alla base d'ogni lavoro svolto. I contatti con
persone diverse accrescono la nostra conoscenza sia che stiamo dalla parte
dell'insegnante che da quella dell'allievo. |