Osteopatia - La caviglia di Edo Bendinelli
Argomento: Prevenzione e Salute Data: 12/8/2012
 Caviglia
| OSTEOPATIA, : questa volta parleremo di PROBLEMI ALLA CAVIGLIA Terzo Capitolo ovviamente a cura di Edo Bendinelli, dedicato a una parte del nostro corpo, la Caviglia, che ci sostiene, ci permette di eseguire una infinità di posture, nel bene, nel male e che spesso si fa carico di tantissimi errori che facciamo in arrampicata, nel boulder, sui sentieri o semplicemente nella vita di tutti i giorni. SEGUE>>
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"La salute della caviglia è lo specchio della nostra arrampicata"
La salute dell'articolazione della caviglia e' di grande importanza in qualsiasi attivita' motoria in cui ce' bisogno sostenere e dissipare il peso del corpo, sia parziale che con sovraccarichi.
E' un articolazione molto complessa, composta da due ossa della gamba; perone lateralmente e tibia mediamente più due ossa proprie del piede, astragalo e tallone, anche se le altre ossa del piede costituiscono un'unita' biomeccanica. Una consistente capsula articolare, un complesso apparato legamentoso e tendino/muscolare fanno da supporto a questa articolazione:
I muscoli che la circondano hanno tutti origine dalla gamba e nonostante la notevole forza, sono muscoli lunghi che per mantenere correttamente la loro funzione hanno bisogno di una giusta tensione. I movimenti principali sono la flesso estensione, le rotazioni e l'abduzione adduzione del piede. Naturalmente nessun movimento e' isolato dall'altro ma e' sempre il risultato di numerosi piccoli movimenti fra le complesse articolazioni che porta al risultato finale. Questa straordinaria capacita' motoria e la notevole forza che può esprimere questa articolazione, e' possibile solo quando tutte le strutture sono mantenute integre. Trascurato da "i non addetti ai lavori" e' il sistema nervoso recettoriale/proprioccettivo, un vero "cervello" (e purtroppo per alcuni e' l'unico presente!!) che circonda questa articolazione e che riceve e invia migliaia di informazioni alle aree motorie centrali. Queste ultime permettono immediatamente l'adattamento alle esigenze esterne, quindi ad un giusto appoggio che sia il cammino, la corsa o una lolotte invertita. Queste strutture sono le più importanti nel processo rieducativo,riabilitativo.
Come ho brevemente detto molteplici piccoli movimenti partecipano al grande movimento, tante piccole articolazioni permettono la salute e la qualita del movimento della caviglia.
 Puoi fare tutto quando tutto è in equilibrio Dopo un trauma tutto questo si altera.
In arrampicata generalmente si possono avere due tipi di lesione.:
- Una dovuta ad una forte contusione/compressione associata ad una estensione dorsale del piede
- L'altra alla tipica spinazione (la classica storta!!) con introversione del piede
Una volta esclusa la rottura totale o parziale di una qualsiasi struttura, ossea, legamentosa, tendinea, o nel caso, lasciando passare il tempo necessario al recupero (generalmente dalle tre alle cinque settimane), entra in scena l'osteopata...
... questo perché circa 85% dei traumi alle caviglie non torna alla completa integrità, continua a dare fastidio, dolori, instabilita, mancanza di forza, etc, etc, ...
 La causa va principalmente cercata nel fatto che le singole articolazioni, i compartimenti legamentosi, i recettori nervosi non sono in equilibrio, non sono più nella giusta posizione. Esprimeranno quindi dei movimenti errati, daranno informazioni errate, sosteranno con tensioni sbagliate.
Compito dell'osteopata sara' quello di testare le diverse articolazioni, le tensioni legamentose, valutare la capacita' propriocettiva e riorganizzare, riposizionare in equilibrio il tutto nel tentativo di ridare la libertà nel micro movimento, nella micro circolazione, per riguadagnare il grande movimento
... un esempio di lavoro in una seduta osteopatica sara' quello (sempre dopo specifici test) quello di trattare il perone, l'astragalo e la sotto astragalica, il navicolare e il cuboide.
Nelle sedute successive andremo a indagare se la caviglia danneggiata ha generato a distanza problemi posturali e funzionali. Quindi il ginocchio, l'anca, bacino e osso sacro, la colonna vertebrale e in alcuni casi anche le articolazioni craniche.
Fondamentale sara' anche la parte attiva del paziente, nell'allenare correttamente tutti i muscoli della gamba e del piede, associando sempre anche esercizi propriocettivi, con le omonime tavolette e i numerosi apparecchi simili...
Altro punto importante(!) è - tenere nella propria rubrica telefonica il numero di un osteopata di fiducia e - perdere un po' di tempo per fare dello stretching globale prima e dopo la nostra attività fisica. Beh! altro fattore valido è scegliere anche un compagno/a che sia contento di assicurarvi MA che lo faccia bene.
Alla prossima! Edo Bendinelli
 | Edoardo Bendinelli, forte arrampicatore toscano, chiodatore e valorizzatore della sua zona. E' osteopata nel mondo dello sport ai più alti livelli da circa 18 anni iniziando con la nazionale italiana di hockey fino ad approdare nel mondo della Formula1 dapprima con il fuoriclasse Jarno Trulli fino ad oggi con il Genio del volante 2 volte Campione del Mondo di F1 Fernando Alonso, ...
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