Anna Torretta, spedizione Wakhan, Afghanistan 2010
Argomento: Speciali Data: 6/8/2010
| Spedizione alpinisitica a sci alpinistica femminile - Afghanistan 2010 Anna Torretta - Suzy Medge - 25maggio-23giugno 2010
L’obbiettivo della spedizione è esplorare l’estremo nord est dell’Afghanistan, conoscere il fondo della valle del Wakhan, raggiungere il Piccolo Pamir e il Lago Chaqmaqtin, guardare verso la Cina e scoprire nuove montagne da scalare e sciare. Il Wakhan è stato annesso alla fine del 19°sec all’Afghanistan come zona cuscinetto tra la Russia Imperiale, l’india britannica e la Cina. Dall’inizio del 20°sec l’ingresso in questa zona è stato sotto stretto controllo militare. Il Pamir Afghano si divide in Grande e Piccolo Pamir. E’ documentato il passaggio di solo 7-8 persone fino al 2001 nei Pamir, nel Piccolo Pamir è passata una spedizione francese nel 2007 e nel 2010 arriviamo noi ragazze! |
Conosco Susy da 3 mesi, ci siamo trovate per sciare a Courmayeur dopo un contatto su internet: lei vuole andare con gli sci in Afghanistan e io sto cercando disperatamente da mesi una persona che sia entusiasta quanto me di partire.
La strada che Susy ed io percorriamo nella nostra spedizione è quella seguita da Marco Polo, per entrare in Cina: è il sentiero che attraversa l’altopiano del Piccolo Pamir. Oggi, dopo più di 700 anni, la descrizione che Marco Polo fa nel “Milione” è ancora valida, sono cambiate pochissime cose! La quota dell’altipiano è tra i 3.800 e i 4.000metri, c’è molta neve sulle montane che arrivano fino a 6.800 metri, uccelli se ne vedono pochissimi, gli alberi non esistono, se non pochi sporadici cespugli lungo i fiumi che la gente qui chiama “foreste”... Non ci sono sul percorso, incontriamo solo delle singole case abitate da pastori, oppure ricoveri estivi ancora abbandonati in questo periodo. Il primo villaggio lo incontriamo dopo 4 giorni di cammino, è Bozai Gumbaz, ex base di controllo russa durante l’invasione del ’79, importante per il controllo delle frontiere di Cina Pakistan e Tajikistan. Sono 4 case e una Yurta ed è abitato solo in primavera. I tempi di percorrenza della valle del Wakhan oggi si sono poco accorciati dal 13° secolo, con l’uso del fuoristrada. Per entrare nel Pamir si usano ancora i cavalli o gli yak o le gambe. Noi abbiamo percorso il cammino con 6 cavalli, 2 per il materiale e un cavallo a testa per noi e le nostre due guide Wakhi, Gurgalì e Afyat, sino al Lago Chaqmartin 4000m, dove vivono i Kirghisi, la popolazione di origine mongola che abita il Pamir tutto l’anno. Siamo ritornate invece con una carovana di 20 yak e kirghisi che andavano a Sarhad a comprare rifornimenti. Abbiamo imparato a cavalcare!
 La stagione invernale è estrema quest’anno, i nostri programmi cambiano in funzione delle condizioni meteo e dell’abbondante neve ancora presente su tutti i passi di accesso alle valli del Pamir. Il “Women Peak” 6.600m che pensavamo di salire prima di partire, è ancora inaccessibile attraverso il Kotal Pass 4.820m. Decidiamo quindi di valicare il passo con la quota più bassa il Daliz Pass a 4.267m e seguiamo così fedelmente il viaggio di Marco Polo attraverso l’altipiano del Pamir.
 Raggiungiamo il Lago Chaqmaqtin, la nostra meta, dopo 5 giorni di cavallo lungo il fiume Amudaria! Lungo il percorso abbiamo salito: 4 nuove montagne, e fatto 6 prime discese con gli sci: - SuzAnna Peak 4.660m, D per gli ultimi 100m, prima salita e prima discesa - Grik Peak 4.300m, sceso da 4.000m, salita per cresta in cima, D, seconda salita, da sola; - Daliz Pass 4.267m, scesi fino a quota 3.500m - Ski Peak 4.670m, salita da SW; discesa da NE - Grivel Peak 4.760m, - Donne Peak 4.800m, salita per cresta N, D, discesa spalla NE, 35-40°, OSA.
 ps. nonostante Anna ci avesse spedito l'articolo subito dopo il suo rientro dall'Afghanistan lo abbiamo pubblicato solo oggi per nostri motivi di assenza forzata dal web.
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