Monte Forato - Cima Nord/sperone Ovest, Via Forato Mon Amour
Argomento: Vie e Multipitch Data: 6/9/2009
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 | Monte Forato - Cima Nord/sperone Ovest - Via Forato Mon Amour di A. Benassi e O. Vietina - TD+, VI+/A2, 150 m Era da un pò di tempo che mancava una via tradizionale sul Monte Forato. Alberto Benassi col suo compagno Oreste Vietina aprono su un monte caro a tutti i toscani questo nuovo itinerario con chiodi normali e materiale da incastro, segue... |
MONTE FORATO - 04 Luglio 2009 Cima Nord – sperone ovest Via “ Forato Mon Amour “ Sviluppo 150 mt - Diff.: TD + con difficoltà di VI+ e A2. Materiale: friend sino al 3 compresi i micro (misure Camalot ) – nuts – vari chiodi e cordini ed 1 peker Autori: Benassi Alberto – Vietina Oreste
|  immagine presa dal GAV Viareggio
| L’itinerario è stato aperto con chiodi normali e materiale da incastro. Sono rimasti sulla via 6 chiodi ed un cordino ad una clessidra. La via si svolge sulla dx dell’evidente pilastro ovest della cima nord del Monte Forato. La via alterna tratti di roccia ottima, ad altri più delicati con erba che richiedono un minimo di attenzione pur non essendo pericolosi . (Nel tratto iniziale del primo tiro, sono stati trovati vecchi chiodi che salgono sulla destra in centro parete ) L’attacco si raggiunge dal sentiero CAI 124 che conduce all’arco del monte Forato (versante Cardoso). Appena il sentiero inizia a salire lo si abbandona da subito per traccia a sinistra che porta sotto la parete ovest della cima nord. Aggirata a sinistra una zona strapiombante, si giunge in prossimità dello sperone con evidenti fessure oblique a destra dove attacca la via. L1) Si salgono in obliquo a dx le fessure (vecchio chiodo ?), si superano alcuni gradoni erbosi salendo in verticale ad un chiodo lasciato. Dal chiodo si traversa decisamente a sinistra per placca, sino a raggiungere un evidente pilastro/spuntone dove si sosta (cordino ) ( 30 mt.) IV/V. L2) Si risalgono le placche fessurate un po’ a sinistra della sosta in prossimità dello spigolo (chiodo rimasto) fino a raggiungere un gradino erboso con a dx una scaglia rotta. Si sale ancora per alcuni metri sino ad una placca compatta, sotto a questa si traversa decisamente a dx (alberello) sino a raggiungere una comoda terrazza, da dove per terreno facile ma delicato si sale ad una pianta con una clessidra vicina dove si sosta. (cordino lasciato). ( 40 mt. ) IV/VI- . L3) Dalla sosta obliquare a dx evitando una placca compatta, poi alzarsi direttamente raggiungendo un aperto diedro erboso, superarlo sino a raggiungere una pianta. Alzarsi sulla dx di quest’ultima per raggiungere un breve strapiombo, aggirarlo a sinistra (chiodo rimasto), superando un’aggettante muretto con due ottime clessidre. Andare in obliquo a sx sino a sostare su di un pulpito alla base del compatto muro terminale. (sosta da attrezzare ) (40 mt. ) V/V+ A1. L4) Si sale la difficile placca verticale sovrastante (chiodo rimasto) traversare a sx sino ad un evidente pilastrino sul filo dello spigolo, superarlo e raggiungere un gradino erboso sulla sinistra dello spigolo. Dallo stesso superare il muro soprastante in artificiale, dapprima in verticale poi in obliquo a dx sfruttando una sottile fessura che ritorna sulla destra dello spigolo. Superare un piccolo strapiombo sino a raggiungere una zona gradinata più facile sino al bosco sostando su alcune piante. ( 40 mt. ) V+ / VI+ e A1/A2.
Discesa: Dal bosco salire brevemente ad un muro roccioso, traversare a dx , salire ancora , poi traversare decisamente a dx su terreno erboso per evidenti tracce di animali, raggiungendo la cresta poco sotto la cima nord, da dove si scende passando sotto l’arco naturale per sentiero sino alla base delle pareti. | 
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