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1a solitaria invernale della via Zappelli Pizzo delle Saette
Argomento: Alpinismo Data: 11/4/2014


Via Zappelli
 [ALPINISMO] Prima solitaria invernale della via Zappelli
   Una salita, forse la prima? ripetizione della via Zappelli-(TD, 1000m) sulla parete Nord del Pizzo delle Saette da parte di Alberto Benassi
, salita dedicata a Marco Anghileri. "Era da tempo che per la testa mi frullava l'idea di salire in solitaria e d'inverno la selvaggia parete nord del Pizzo della Saette, montagna a cui sono particolarmente legato per aver salito d'estate e d'inverno parecchi itinerari e di averne aperti alcuni" ...
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 Parete Nord Pizzo delle Saette
Via Zappelli (TD, 1000m)

Prima (?) solitaria invernale di Alberto Benassi (15/03/2014)
 "Era da tempo che per la testa mi frullava l'idea di salire in solitaria e d' inverno la selvaggia parete nord del Pizzo della Saette, montagna a cui sono particolarmente legato per aver salito d'estate e d'inverno parecchi itinerari  e di averne aperti alcuni.
Già la settima prima ero partito per farla ma poi ho rinunciato ancora prima di arrivare all'attacco.
Passata una settimana e con maggiore convinzione sono ripartito. Sono arrivato all'attacco della parete nord insieme ad un'altra cordata di amici che gentilmente mi hanno battuto traccia sul pendio che porta alla parete. Loro hanno salito la via Elisabetta mentre io ho scelto la via Zappelli che sale la seconda metà del Canale del Vetriceto aperta nell'inverno del  1960 da  Zappelli e Tessandori.
Ho attaccato la via più o meno alle 7.30 . Risalito il canalino dove parte la Diretta del Vetriceto (1999)  mi sono spostato a destra per rampe interrotte da muretti rocciosi con neve non trasformata fino a reperire un canaletto parallelo e nascoto .
Qui la scalata a carattere misto  è stata piuttosto delicata a causa della brutte condizioni. Ghiaccio scollato e neve non trasformata.  In particolare un risalto che porta ad un colletto che da accesso al canale del Vetriceto. Meno male che ci sono le zolle di palero!! Dal colletto con una traversata in leggera discesa a sinistra (sopra la diretta)  ho guadagnato il canale del Vetriceto. Viste le brutte condizioni del pendio ho preferito fare la traversata assicurato con la corda che poi ho recuperato.
Raggiunto lo stretto canale è stato tutto più semplice , la neve era buona e assestata e i due risalti che ho incontarto coperti da ottimo ghiaccio.
Uscito dallo stretto canale del Vetriceto, per un ultimo pendio ho guadagnato la spalla della cresta N. O a monte della Croce Petronio. Visto che la roccia era pulita dalla neve, ho tolto i ramponi superando il salto della "paretina" assicurandomi in un tratto . Magnifica visto sul versante ovest con la parte alta del canale del Serpente in primo piano.
Guadagnata la nevosa cengia superiore ho rimesso i ramponi. Aggirato a destra un salto verticale eper la parte finale della cresta adesso più semplice alla vetta del Pizzo della Saette. 700 metri circa.
Mentre salivo la via pensavo a Marco Anghileri che sapevo impegnato nella sua solitaria invernale  alla via Jori Bardill al Pilone. Mi dicevo che entusiasmo, che forza questo ragazzo di 41 anni. Purtroppo le cose non sono andate come tutti noi abbiamo pensato e Marco non è riuscito a realizzare il suo grande sogno.
Dedico questa mia avventura a Marco."

Alberto Benassi
 
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