Stefan Glowacz a Firenze
Argomento: EVENTI Data: 9/10/2007
 | Stefan Glowacz sarà a Sesto Fiorentino il 10 ottobre 2007 alle 21.15 c/o Cinema Grotta di Sesto Fiorentino in via Gramsci 387 (FI) con il filmato in multivisione 'Immer am limit' (Andando al limite). Il tedesco Stefan Glowacz, classe '65, ha vinto la sua prima gara di arrampicata nel 1985, lo "Sport Roccia" di Bardonecchia, cominciando così la sua carriera da professionista. Ha poi continuato a fare gare per altri 8 anni, con risultati lusinghieri: 3 vittorie al Rock master, ... segue l'articolo con una mini autobiografia. Sponsor della manifestazione è ClimbFirenze |
Il tedesco Stefan Glowacz, 42 anni, ha vinto la sua prima gara di arrampicata nel 1985, lo "Sport Roccia" di Bardonecchia, cominciando così la sua carriera da professionista. Ha poi continuato a fare gare per altri 8 anni, con risultati lusinghieri: 3 vittorie al Rock master, la pre-olimpica ad Albertville, il secondo posto ai mondiali di Innsbruck nel 1993. In quel periodo prese anche parte al film "Il Grido di Pietra" di Werner Herzog. Terminò l'attività agonistica con l'intenzione di fare spedizioni e aprire nuove vie sulle grandi pareti. Nel 1994 ha fatto la prima libera di "Des Kaisers neue Kleider" nelle alpi austriache dopo due anni di tentativi, una delle più dure multipitch al mondo, gradata 8b+. A questa sono seguite altre big wall in zone remote, raggiunte sempre senza l'uso di elicotteri o aerei: avvicinamento via terra nei Territori del Nord-Ovest e prima salita del monte Harrison Smith per la via Fitzcarraldo, 5.12 (circa grado VIII+), seguita dalla navigazione a vela verso l'Antartide per salirvi la Renhard Tower sulla nuova via "Contro il vento"; in kajak nella Terra di Baffin per conquistare la cima vergine Polar Bear Spire; sempre con lo stesso mezzo di trasporto in Groenlandia, per salire sul Monte Tupiakn. Gli ultimi tre anni li ha trascorsi principalmente in Patagonia, con Robert Jasper, dove hanno aperto, impegnando tre spedizioni per tre anni, una via nuova sulla fantastica parete Nord di 1000 metri del Cerro Murallon, "Gone with the Wind", di difficoltà vicina al grado decimo, senza usare spit. Durante la serata in multivisione "Immer am limit" parlerà degli inizi della sua carriera e delle sue avventure più importanti. ************************ Stefan Glowacz (di S. Glowacz) Non sapevo nemmeno camminare quando i miei genitori mi hanno portato con mia sorella a camminare in montagna. Da quel momento in poi, mi sentii affascinato dalle pareti delle Dolomiti e delle montagne svizzere. Passavo parecchio tempo (sono di Garmish Parterkirken) a guardare chi le saliva, nella speranza di poterlo fare anche io un giorno. Finalmente, a 12 anni, ho fatto un piccolo corso d’arrampicata e ho iniziato a passare ogni secondo di tempo libero nelle piccole falesie che circondano il mio paese. Nei primi anni, mi arrampicavo in stile tradizionale, avevo, ed ancora ho, un grande rispetto per quel tipo di vie. Dopo circa tre anni d’apprendistato, ho iniziato a scalare solo in libera; prima liberando tutte le vie nelle montagna attorno a casa mia, e poi, girando sempre di più, visitai i classici posti come Frankenjura, Pflaz, Arco, Bouox. Appena finita la scuola dell’obbligo, ho iniziato le superiori all’ITIS nella divisione torneria. Ma sinceramente avevo poca voglia, perché volevo andare ad arrampicare. Mi svegliavo alle 7 per finire alle 4 e poi iniziavo ad allenarmi… Nel 1985 ho vinto la mia prima gara di arrampicata, “Sport Roccia” in Bardonecchia. E’ stato l’inizio della mia carriera da professionista. Ho poi continuato a fare le gare per altri 8 anni, vincendone molte. Le più importanti sono state le 3 vittorie al Rock master, paragonabile alla Wimbledon del tennis. In quegli anni viaggiavo molto con Uli Wiesmaier, un grande fotografo e esperto di volo libero, nei posti più belli del mondo, ed è così che producemmo il libro “Rocks around the world” che fu un successo istantaneo perché era di un formato, e con foto, rivoluzionario per il tempo. Poi presi parte anche al film “Il Grido di Pietra” di Werner Herzog. Terminai la mia carriera agonistica (dopo aver però vinto la pre-olimpica ad Albertville) con il secondo posto ai mondiali di Innsbruck nel 1993: volevo infatti fare delle spedizioni ed aprire le mie vie. La mia idea era di tornare alle origini, sulle grandi pareti. Nel 1994 ho fatto la redpoint (prima libera) di “Des Kaisers neue Kleider” (L’imperatore con i vestiti nuovi) nelle alpi austriache dopo due anni di tentativi. Questa via è ancora una delle più dure multipitch al mondo, ed è gradata 8b+. Dopo quest’esperienza ero affascinato dal salire big wall in zone remote, evitando però il mezzo meccanico per arrivarci. Non usiamo elicotteri o aerei, ma ci focalizziamo nell’aspetto “by fair means”, ovvero con mezzi onesti. In questo modo abbiamo fatto il primo avvicinamento via terra al Circe of Unclimbables ed abbiamo fatto la prima salita del Monte Harrison Smith per la via Fitzcarraldo, 5.12, circa grado VIII+, navigando con un 14 metri a vela verso l’Antartide e poi salire la Renhard Tower e battezzando la via “Contro il vento”. Con il kajak siamo andati nel Edlington Fjord nella Terra di Baffin dove abbiamo salito la cima vergine Polar Bear Spire. E lo stesso mezzo di trasporto ci recammo in Groenlandia sul Monte Tupiakn Gli ultimi tre anni li ho trascorsi principalmente in Patagonia, con Robert Jasper, dove abbiamo salito una via nuova sulla fantastica parete Nord di 1000 metri del Cerro Murallon. “Gone with the Wind” (andati con il vento), di difficoltà vicina al grado decimo. Questa salita ci ha impegnato in tre spedizioni per tre anni. Per noi, questo è lo stile moderno di fare big wall in zone disagiate. Non abbiamo usato spit. Nella mia serata multivisione “Immer Am Limit” (andando al limite) parlerò del mio inizio carriera e le mie avventure più importanti. Parlero anche della prima salita di “Last exit Titlis” 8a+ sul monte Titlis in Svizzera. Inoltre della prima traversata via terra al “Circle of Unclimbables” in Canada e della salita di Fitzcarraldo in Antartica. Poi vi sarà spazio per la parete di El Gigante in Messico e certamente, delle multiple spedizioni in Patagonia sul Cerro Murallon.
INFO: Cinema Grotta è in Via Gramsci 387 Sesto Fiorentino (FI) - tel 055-446600 scrivere a info@caisesto.it scaricare la locandina .pdf
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