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The Who: Endless Wire
Argomento: Novitą! Data: 3/12/2006


Esce finalmente il nuovo disco degli Who, dopo che il gruppo si č ormai dimezzato, vista la recente morte di John Entwhistle.
Date un'occhiata alla copertina di "Wire Glass", l'EP precedente, per avere un'idea di cosa andrete ad ascoltare :-?.
No, non li hanno appena ripescati dal fondo del pontile di Brighton dopo una rissa fra mods .... č il tempo che scorre (come per tutti :-( )


Devo essere sincero, ed ammettere che al primo ascolto il disco mi č parso quantomeno "imbarazzante", nel senso che credevo di avere messo gli Who nell'MP3.... e invece sentivo qualcosa di Dylaniato, Crosby Stills e Nash (senza Young, nota bene!) che duettano in coretti celesti. :-x Ho urlato "al Pacco!!".
Ma poi ho scoperto che ero entrato.... dalla porta di servizio! Il lettore mi aveva fatto ascoltare per primi i brani unplugged dell'album, quelli che francamente, mi piacciono meno!
Non che si possa pretendere che Townsend & Daltrey frantumino ancora tutto al termine dei concerti... ma sentirli canticchiare canzonette folk era davvero troppo!
Per fortuna che poi sono arrivati dei branetti "alla Who": The Mirror Door, ad esempio, dove si riconosce bene la chitarra di Pete e la sua vena creativa; oppure Fragments of Fragments con l'inizio campionato di Baba o'Riley (che tempi ragazzi!).
Hanno invece un bell'inizio corale & di petto Pick up the Peace, We got a Hit e Sound Round, l'unico brano veramente in grado di farmi saltare sulla sedia mentre scrivo queste righe.
Unholy Trinity ha addirittura un banjio alla maniera di Bargain.

E poi... il vecchio Lupo, si sa, non perde mai il vizio e Townsend non rinuncia all'aspetto concept dell'album (come gią fece in Tommy e Quadrophenia) e lega alcune canzoni fra di loro introducendo la storia di tre ragazzi di differenti etnie che fondano una band e diventano celebri con un concerto al Central Park trasmesso in tutto il mondo.
La vicenda poi assume toni drammatici ed uno dei ragazzi muore e dietro ad una porta a specchio si trova in compagnia di alcuni grandi della storia pop (fra cui Johnny Cash).

Tutto sommato un disco onesto e da compare, se siete un vecchio/impenitente fan della band e non riuscite a slegarvene (come ci scrive, del resto).

Ps: ecco la copertina del disco





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