28
Ottobre 2002, di Andrea Gennari Daneri
testo:
Questione Abruzzo, prese scavate e Guide Alpine
Egr.
Editore
gestire una rivista ed un sito a tiratura Nazionale sicuramente è
un impegno
non di poco conto, comunque non per questo si può essere superficiali
ed
offensivi.
Sono appena tornato da un impegno extraeuropeo, aggiornandomi sulle notizie
dell'ultimo mese scopro che si è discusso di un lavoro che alcune
Guide
Alpine Abruzzesi hanno effettuato in regione. Noto, che prontamente c'era
stata anche una smentita del Collegio Regionale delle Guide Alpine.
Perfetto!! il lettore può farsi un'idea dell'accaduto.
Dopo una settimana apro il sito "Pareti" e scopro che è
rimasto soltanto il
testo dell'articolo diffamatorio.....
A questo punto caro Editore mi chiedo:"Ha qualche problema contro
le Guide che
per legge(N°6/89)possono e sono preparati(rientra nella formazione)
per
effettuare i lavori di cui sopra?".
A differenza di "qualcuno" che si alza la mattina e crea un'
associazione,
nomina Presidenti, Istruttori, Tracciatori e chi più ne ha ne metta
e poi
inserisce la dicitura" senza fini di lucro", Voglio farle notare
che le GUIDE
ALPINE SONO RICONOSCIUTE A LIVELLO REGIONALE, NAZIONALE ED
INTERNAZIONALE.Pertanto, caro Edtore che da spazi a invidiosi che magari
hanno
tentato di fare la Guida e non ci sono riusciti, sia più onesto.
Cittadini Agostino
Guida Alpina - Maestro di alpinismo
PRESIDENTE DEL COLLEGIO REGIONALE ABRUZZESE
Egregio
presidente Cittadini Agostino,
io
la invito a informarsi meglio e a riflettere di più prima di scrivere
in italiano dopo un lungo periodo di permanenza extraeuropea.
E' una forma di prudenza che generalmente preserva, e permette di evitare
abbagli che facilmente possono travalicare i confini regionali ed assumere
portata nazionale.
Le dico questo in quanto lei scrive in qualità di rappresentante
di categoria e non come singolo; perciò le insensatezze che scrive
finiscono purtroppo per ricadere non solo su lei medesimo, bensì
sulla fetta di categoria che evidentemente dirige.
Forse i suoi amici rimasti all'interno dei patri confini in questo periodo
non l'hanno informata a dovere, però è un dato di fatto
incontrovertibile che il sito di Pareti NON ha mai cancellato alcunchè,
perchè la new con la notizia degli scempi (corretti in "non
poi così gravi" in seguito ad una lunga telefonata di precisazioni
con la guida Felici, autore delle chiodature a Petrella) è rimasta
TALE E QUALE sulla Home page italiana; è stata semplicemente spostata
a destra come tutte le news un po' datate. Punto e Basta. Ciò che
lei scrive, quindi, non sta in piedi.
Al
di là della accusa infondata lei, però, va oltre; cioè
tira delle conclusioni tutte sue sul fatto che l'Editore possa "avere
qualche problema" con le guide alpine in quanto categoria e favorisca
invece quelle che lei chiama ironicamente associazioni senza fini di lucro.
Non so cosa c'entri questo con gli scavi abruzzesi, comunque le richiamo
volentieri alla mente qualche particolare che ha omesso.
L'associazionismo in Italia esiste da ben prima della legge che lei diligentemente
cita; la disciplina che lo regola è legge dello stato italiano
al pari di quella che definisce lo status giuridico della sua professione
di guida.
Le centinaia e centinaia di associazioni sportive verticali che attualmente
esistono nel nostro paese non sono il frutto di un balzano "alzarsi
una mattina con questa idea", bensì sono il prezioso frutto
della passione verticale di climbers che nella loro opera di chiodatori,
costruttori di piccole palestre ecc...difficilmente riescono a vedere
anche uno solo dei finanziamenti istituzionali di cui la sua categoria
(a torto o a ragione non sta a me stabilirlo) gode.
Per questo la rivista ha rispetto e stima di entrambe le formule attraverso
le quali un cittadino può scegliere di accostarsi alla verticale,
cioè attraverso l'insegnamento di un professionista dell' AGAI
oppure attraverso quello delle scuole CAI, FIAR, FASI,UISP, CSI.
Ciò
che invece la rivista stigmatizza da sempre sono gli scempi compiuti sulle
rocce. I quali, se commessi da singoli scriteriati, sono comunque gravi;
ma non tanto gravi quanto quelli commessi da alcune guide alpine abruzzesi,
che l'hanno fatto investendo non soldi propri, bensì quelli dei
contribuenti.
Queste guide alpine, che abbiamo sempre chiamato "alcuni" per
non infierire facendo nomi e cognomi, appartengono o non appartengono
al suo Collegio?
Dov'era il suo Collegio mentre questi signori sodomizzavano Roccamorice
e Pietracamela ?
Perchè, all'epoca, lei non ha levato lamentele altrettanto veementi?
Forse perchè anche lei è uno di loro?
Io spero di no, ma dato il tono della sua missiva mi viene quasi da pensarlo.
La
credibilità, egregio presidente, non si guadagna difendendo a tutti
i costi il proprio orticello quando qualche cattivone di editore osa dare
spazio alla parola di un climber (e non è il solo) come Giorgio
Ferretti che, mi scusi se glielo ricordo anche se a lei sta antipatico,
ha regalato centinaia di tiri meravigliosi nelle falesie abruzzesi, riuscendo
non solo ad essere un climber di altissimo livello, ma anche uno che sgobba,
mettendo i soldi di tasca sua per preparare vie NON SCAVATE.
Non credo proprio che Giorgio ce l'abbia con le guide perchè, come
dice lei, non è riuscito a diventarlo. Mi è sembrato tranquillissimo
a questo riguardo. Mi sembra invece che ce l'abbia con le guide che massacrano
la roccia e in questo caso non riesco proprio a dargli torto.
La credibilità si guadagna invece richiamando all'ordine i propri
iscritti (e nel caso vostro non siete certo centinaia) nel caso commettano
delle schifezze. Poi, e solo poi, potrete dare all'Editore di turno la
tirata di orecchie che, in questo caso, è del tutto priva di fondamento.
In ogni caso, dal momento che la redazione ha da fare anche altro oltre
che sentire a turno i peana delle guide abruzzezi che puntualmente scaricano
il barile delle responsabilità sulla Guida Di Federico (e finalmente
facciamolo questo nome che voi guide indicate come il responsabile del
disastro di Roccamorice!), le mail sono forwardate a tutte le associazioni
e a tutti i siti che si occupano di rispetto della roccia perchè
siano messi a conoscenza di uno dei tanti casi in cui questa redazione
viene crocifissa ogni qual volta osa scrivere che scavare le vie è
sbagliato. Può darsi che qualcuno di loro la pubblichi e così
magari potrete iniziare una bella serie di insulti telematici che non
avrò la pena di seguire, essendomi imposto l'igiene personale di
non aprire mai più un forum verticale in vita mia.
Con i migliori auguri di buon lavoro di Guida e non di scavatore
Andrea Gennari Daneri
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12
Dicembre, la cover story del partnersite Pietresupietre
testo:
il
padrone delle ferriere
Qualche giorno fa è comparso sul sito di Pareti
un editoriale, che riportiamo qui accanto. Il redattore espone le sue
opinioni riguardo all'ultima realizzazione di Maurizio 'Manolo' Zanolla,
cioè la salita RP di 'Appigli ridicoli' dopo aver tappato due buchi
da lui stesso scavati in precedenza. Pietresupietre ha riportato la notizia,
precisando che il tiro è ora valutato 8c. Per nostra fortuna e
con nostro piacere, siamo in un luogo del mondo dove ciascuno può
esprimere liberamente la propria opinione. E sulla rete questo è
ancora più vero.
In omaggio a questa splendida possibilità, le
opinioni del redattore del suddetto editoriale sono assolutamente legittime
e, forse, chi lo sa, condivisibili e condivise da altre persone, poche
o tante che siano.
Noi abbiamo letto e riletto , a dire il vero , stupendoci di di percepire
tra le righe,diciamo così, una certa acrimonia. Ma si sa, anche
i redattori hanno un cuore e la bonomia emiliana non fa sempre rima con
la serenità di giudizio. dovremmo stupircene ? No di certo, il
panorama dell'arrampicata cartacea italiana ci ha da lungo abituati a
polemiche da travaso di bile, quindi l'editoriale poco amichevole che
Pareti ci presentava il giorno dell' Immacolata Concezione poteva muovere
al massimo al sorriso, a prescindere è ovvio, dal consenso oceanico
che tale scritto avrà avuto tra le migliaia di climber che quotidianamente
non possono fare a meno di visitare il sito di Pareti. Magari alcuni avranno
effettuato anche un neumero consistente di reload, in modo da essere ben
sicuri di ciò che leggevano e da rimpinguare adeguatamente ed ulteriormente
il numero di visite giornaliere del sito stesso. L' editoriale in questione
si commenta da solo, in tutti i sensi.
Fabio Palma, climber lombardo ed accanito 'surfer', scrive una lettera
aperta a Pareti (la riportiamo qui sotto) ,inviandola peraltro anche a
vari siti, tra cui pietresupietre,in cui rileva quella che a suo parere
(ed anche a nostro parere,a dire il vero) è una polemica fuori
luogo. Lo fa parlando di arrampicata, esponendo una sua visione dell'
arrampicata che può essere soggettiva, ingenua , singolare....ma
è sua, ed è legittima come e quanto l'editoriale inacidito
(vedi)
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12
Dicembre, da Andrea Gennari Daneri
testo:
8c
Manolo e altro
Caro Palma,
difendere i propri miti è giusto e comprensibile,
offendere chi li attacca lo è molto meno, quindi spero che tu voglia
fare un bel passo indietro rispetto, a quel meschino, falso, stupido che
usi e anche a quel riferimento a Mosca, davvero fuori luogo.
Io non ho molto tempo per versare papiri di carta, invidio chi ce l'ha,
ma in quel caso me ne andrei a scalare perchè mi piacciono i campioni
di arrampicata, non quelli di arrampicata parlata.
Dico solo che il mio scritto non era rivolto a Manolo, bensì alla
stampa che raccoglie le notizie e ci monta sopra dei casi in modo privo
di memoria storica. .
8a.nu non filtra le notizie, meglio per lui che evidentemente non si sente
responsabilità addosso; in questo modo però si deve confrontare
con una raffica di smentite e controsmentite come nel caso di quel tipo
che doveva aver risolto tutti i blocchi non riusciti a Loskot...
Pensa che, all'opposto, io stesso sono stato attaccato
per aver dato la notizia di Woman and chalk! Mi si chiedeva (da parte
di autorevoli) di filtrare meglio le notizie ed evitare che quello che
loro ritenevano un falso evidente avesse spazio redazionale!
Come vedi non siamo tutti uguali, per questo ci sono la destra e la sinistra,
i cattolici e gli orgiastici e così via.
Ma non è solo una questione di filtri, perchè
è indubbio che quella di Manolo è una salita degna di nota,
vuoi per l'età vuoi per il genere di via...
E' una questione di spazi concessi e di paradigmi che si vogliono creare
attraverso quegli spazi. Manolo che spacca e risale, il cinno che fa speed,
Jolly che fa Hugh, meritano tutti dello spazio, sta al giornalista decidere
quanto e di che genere.
Io, per esempio, ho deciso di dare due pagine e mezzo a Hugh perchè
prediligo l'immagine di chi ha il coraggio di confrontarsi con i problemi
degli altri, credo che serva per il confronto. In quello il buon manolo
non credo sia un campione e penso che la sua arrampicata sia troppo arroccata
"in casa sua" per meritare grosso spazio, è una questione
di opinioni.
Penso che non sia giusto magnificare un personaggio
che ha imbastito la messinscena con Da Pozzo, che si è fatto cancellare
le corde, che ha riferito pesanti inesattezze sulla sua tournèe
in Usa di tanti anni fa, che si è autoproclato campione di arrampicata
in TV senza aver mai fatto una gara.
Questione di opinioni, io il mito di manolo non l'ho mai avuto, penso
che si veda, mentre ho tuttora il mito di Casarotto, ma non lo difenderei
offendendo.
Infine io sono per lasciare lo scavato che c'è
e non farne di nuovo, non mi piacciono le rivisitazioni, ma è una
questione di opinioni e se pensi che uno debba essere terrorizzato per
quello che io posso pensare o scrivere, credo ti sbagli perchè
sono sempre stato educato anche se sono convinto che, se sei al top in
qualche cosa, sponsorizzato, reclamizzato, è logico che di critiche
ne debbano arrivare. Troppo comodo essere famosi e al riparo dalle critiche!
Insomma, è importante che la dialettica resti
sempre all'interno dei confini del buongusto, del rispetto e lontani dall'offesa
personale, altrimenti non si va da nessuna parte. Invece tu offendi e
me ne dolgo anche se non posso farci niente.
ciao
a
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12
Dicembre, da Fabio Palma
testo:
8c
Manolo
Caro Daneri,
Ho dato io la notizia dell'8c di Manolo, cosi' come sono stato io ad intervistare
Jolly per il 9a (non commentando che il 9a ora lo fanno tutti?), ad informare
della nuova via di Beat e Dal Pra, etc.
Manolo la notizia non l'avrebbe mai data, mi scuso con lui che proprio
e' al di sopra di queste cose, chissa' cosa sarebbe successo se l'avessi
conosciuto 3 anni fa e avrei allora comunicato, come accadde, che aveva
fatto un 8b a vista, autosvalutandolo a 8a+.
Il tuo editoriale, purtroppo soltanto oggi letto, mi
pone due riflessioni.
La prima e' che evidentemente si auspica un filtro di notizie, per cui
l'8c di Manolo( ed evidentemente anche di Horagher, stessi giorni ) non
e' notizia perche' l'8c ormai lo fanno tutti. Sarebbe interessante ragionare
sulle modalita' di questo filtro, e il sito svedese ha scelto l'unica
corretta: nessun filtro, ogni lettore decide per suo conto cosa raccogliere
dalla notizia, culturalmente e sportivamente. Io della scorsa settimana,
per esempio, ho raccolto l'eccezionalita' della ripetizione di Speed da
parte di un ragazzino, tu hai preferito cogliere l'occasione per fare
polemica su?che cosa ?
L'arrampicata e' polemica o emozione ? E' essere primi,
migliori, o partire da uno sport per trovare qualcosa di molto, molto
profondo ?
Filtrare le notizie e' pura maleducazione e faziosita', addirittura hai
colto l'occasione per ricordare Nureyev, ma certo ti sei ben guardato
dal citare la salita alla Cima della Madonna, e centinaia d'altre di enorme
livello storico. Ma questo e' un lavoro troppo grande per costruire una
polemica, che evidentemente fa audience, o almeno speri. A me ricorda
molto uno stile da Maurizio Mosca, ho lasciato il calcio per questo, proprio
non pensavo di ritrovare questo costume in una dimensione cosi' bella
come l'arrampicata.
In un anno ho parlato con molta gente, per il libro
che presto uscira', per go-mountain, per il sito, per curiosita': sempre
ho trovato passione e amore per l'arrampicata in ragazzi che erano stanchi
di aver paura di parlare per paura di generare polemiche o di essere travisati.
Da riflettere.
Vediamo alla notizia in questione; a me sembrava interessante
che uno togliesse dal suo curriculum una prestazione, tappando due buchi
scavati, e poi salisse la via. Quanti lo farebbero ? Ma vedo che tu consigli
di lasciare tutti I buchi cosi' come sono, altrimenti sai che polemiche?peccato,
c'e' gente come Alippi e Pedeferri che mi sa vorrebbero andare proprio
su quella strada, adesso saranno terrorizzati?
Grado, per te cosi' importante?spero che Cristian Brenna,
uno che non giudica dalla poltrona ma, sapendo arrampicare e su tutti
i terreni, va a vedere di persona le cose, trovi l'occasione per andare
al Baule ( a proposito, nessun accenno al fatto che sia una falesia stupenda,
evidentemente la bellezza non fa audience?ma sei sicuro ?). Lui ha ridimensionato
molto, negli ultimi anni, ma, particolare sottile, dopo la salita?
Appigli ridicoli era un 8b facile ? Strano, Riccardo Scarian, persona
squisita e corretta, mi ha appena detto che la vicina, meravigliosa "O
ce l'hai o ne hai bisogno", appena risalita da entrambi nella nuova
versione allungata, e' un 8b casomai carogna, ed era piu' facile di Appigli
ridicoli quando aveva i due buchi scavati?peraltro, un po' di svalutazione
a Manolo farebbe anche un gran bene, sono decenni che lo criticano perche'
grada basso, pensa che sempre ultimamente proprio un suo 8b+ del 92 e'
stato rivalutato a 8c, pensa che il Totoga e' visto col fumo negli occhi
perche' proprio non e' adatto a fare curriculum, pensa che ci sono 8b+
dell'87 falliti da gente che sale con regolarita' gli 8c.
Ma forse anch'io mi sto fermando ai gradi, dimenticando
altri concetti come la bellezza?allora ti invito a camminare per 1h30'
per andare a quella falesia, perche' e' stupenda e in un ambiente da sogno.
Magari ti verra' anche l'8b, visto che la' sono facili. Chiedero' a Manolo
di fare un salto, tu non ci crederai ma arrampica ancora benino, diciamo
che si muove bene. Io, essendo il Baule decisamente elitario ( anche se
generoso, come ti ha detto qualcuno?mi dici chi ? sai, magari ci scappa
l'intervista, che sia un fenomeno poco conosciuto ? ), portero' solo videocamera
e macchina fotografica, sono sicuro che se riuscirai ad arrivare in catena
ad Appigli ridicoli una bella gigantografia l'appenderai sopra il letto.
Sai, molti climbers fanno centinaia di km per portarsi a casa un 8b facile,
e' un'occasione d'oro. Poi da quelle parti ci sono anche Totoga e Tognazza,
altre falesie dove gli 8 ti cadranno nel curriculum come se piovesse.
E li' si cammina anche poco. Porta pure chi vuoi, Cristian e Manolo sono
in copia e sono sicuro che ci stiano.
Una speranza?che davanti alla roccia tutti quanti, io compreso che mi
abbasso a scrivere questa montagna di righe, ci si dimentichi di dubbi,
polemiche, travisamenti e opinioni personali, e si arrampichi, bene o
male, in una falesia bella e in mezzo alle montagne, riscoprendo cosa
voglia dire questo movimento sulla roccia, cosi' al di sopra di meschine,
stupide, false, ingiustificate polemiche.
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08
Novembre, da Enrico Morichelli
testo:
Prese
segnate
!!
E' ormai dilagante il fenomeno del boulderig e
ne sono felice , e purtroppo anche l'aumento di pittori d'asfalto o aspiranti
tali che invece di fare un piccolo segno di riconoscimento sulla presa
o sull'appoggio fanno una vera e propria striscia che a volte supera i
50cm. e che non ha nulla da invidiare alle sorelle maggiori strisce pedonali.
Come se non bastasse il fenomeno di tale arte si è esteso a dismisura
e gli artisti, uniti ad una folta schiera di rabdomanti, hanno dato sfogo
al loro estro creativo su vie già ultrasegnate (sottolineo vie
e non massi) dalla magnesite (iniziazione a Grotti il morbo a Ferentillo)
e mettendo alla luce anche prese che a molti erano sconosciute.
Ora nessuno vieta o vuole vietare quest'arte o presunta tale che abbellisce
di gnan lunga, la gia' splendiamente deturpata roccia dal suo colore naturale,
ma almeno, visto che siamo perfettamente coscienti che se pur il nostro
intervento bellico è minimo, (a volte no purtroppo) cerchiamo di
rispettare la voglia e la curiosità di tutti gli arrampicatori
che vogliono andare a vista su una via o anche di ritornare sulla stessa
e averla in parte dimenticata e che vogliono ancora ragionare su come
si fa il passaggio e dove sta la presa , per soffrire e ragionare un pò
di più o per il semplicissimo motivo di non sentirsi guidato.
Basterebbe cancellare queste righe a fine giornata dopo che abbiamo fatto
i nostri tentativi, basterebbe cercare di farlo capire anche agli altri
magari insegnandolo ai corsi di arrampicata ormai dilaganti, basterebbe
mettere un piccolo spazio sui giornali richiamando il lettore al rispetto
della roccia e della natura (immondizia). Basterebbe forse......
Enrico Morichelli Roma
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08
Novembre, da Alberto Graia
testo:
Sulla
definizione di obbligatorio
!!
Una riflessione sull'articolo di "Pareti"
di Ottobre 2001
Fantastico, che simpatica chiacchierata, la definizione
dell'obbligatorio, non bastava la confusione dei gradi.
Non riesco proprio a entrare nella logica di queste disquisizioni, se
logica esiste è solo una logica di mercato.
Povero arrampicatore, tra poco dovremo dirgli anche i tempi per i bisogni
fisiologici, tanto è inconsapevole di quello che affronta, forse
l'età mi sta annebbiando un poco ma guardo con nostalgia alle vecchie
relazioni, F, D, TD era tutto più semplice complice un maggior
apprendistato, che probabilmente, ripeto, probabilmente, ci rendeva tutti
un poco più consapevoli. Oggi capita di incontrare arrampicatori
che si lamentano se lo spit è a tre metri invece che a 2 e iniziano
a chiedersi dove devono passare, oppure non vedono la catena, perché
dietro uno speroncino e inizia il panico, dov'è il limite di una
relazione con queste premesse? Non esiste, in questo modo arriveremo a
segnare le prese con diversi colori per la sinistra e la destra.
Siamo tutti colpevoli noi (gli arrampicatori) che accettiamo guide sempre
più perfette, (sull'ultima guida di Finale è comparso anche
il simbolo del passeggino per arrampicatori, stile fine settimana figli
al seguito, nulla contro i figli visto che ho una splendida bimba di 12
anni) , voi (le riviste) che giustificate questo meccanismo. Diveniamo
sempre più prigionieri, non ci rendiamo conto ma c'è tutta
una sottile confusione sui valori, sull'etica, che fa gioco per la vendita,
il mercato, il mercato, unico dio, che tristezza, rifiutiamo le guide
"tutto compreso", non facciamoci ingannare da definizioni inutili,
più si definisce, più ci danno notizie, più ci legano
al sistema, più creano dei bisogni, più incatenano la creatività,
lasciamo le regole agli sportivi agli atleti a chi deve guadagnarci, e
per questo deve necessariamente entrare in un meccanismo di mercato.
Siamo carne da macello, siamo consumatori, "i consumatori sono come
gli scarafaggi dopo un po' il solito insetticida non funziona più,
li devi spruzzare con qualcosa di più forte"
David Lubars dirigente pubblicitario
da "NOLOGO".
Non ci sto, non voglio ascoltarvi in silenzio, come ho sempre pensato
la massa è un gregge che viene tosato delle sue idee, pochi giorni
fa sulla Grimonett al Bric Pianarella, trovandomi con 4 cordate alle calcagna,
anche alzandomi presto per evitarle, si forse sono lento, e allora!, sulla
prossima guida mettete anche i limiti di velocità per favore, massima
e minima per dovere di precisione. Sulla Grimonett ho pensato a che serve
star qui come nelle file della burocrazia, cosa sto facendo, non credo
che queste sterili discussioni mi porteranno a vedere più chiaro,
il contrario mi fanno sentire sempre più solo sempre più
vuoto, ma questo e solo un mio problema, non posso e non voglio delegare
a nessuna guida la sua soluzione (altrimenti qualcuno metterà nella
prossima guida anche il numero di prenotazione.)
"i sistemi democratici
devono controllare
non solo ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Lo stato
non è in grado di garantire l'obbedienza con la forza e il pensiero
può portare all'azione, perciò la minaccia all'ordine deve
essere sradicata alla fonte. È quindi necessario creare una cornice
che delimiti un pensiero accettabile , racchiuso entro i limiti della
religione di stato
..
i critici rafforzano questo sistema
.
Se i critici vogliono ottenere il rispetto ed essere ammessi al dibattito,
devono accettare,
L'uomo comune (nel nostro caso l'arrampicatore comune) potrebbe chiedersi,
chi sono io per dissentire? Più la disputa tra "falchi"
e "colombe" si inasprisce, più si rinsaldano le dottrine
della religione di stato, ed è proprio a causa del loro notevole
contributo al controllo del pensiero che i critici sono tollerati, anzi
onorati, perché si attengono alle regole."
Da "la fabbrica del consenso" di N Chomsky
Questo è uno sfogo nulla più, non voglio risposte, non le
avete, solo mi farebbe piacere vederlo pubblicato.
Ciao da Alberto un arrampicatore comune con molte paure ma abbastanza
lucido da percepire le proprie incapacità.
Alberto Graia
V. G.D'Annunzio 2
00068 Rignano Flaminio (Roma)
albertograia@virgilio.it
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15
Giugno, da Kate
indirizzo:KATE
testo:
AIUTO !!
Ciao, mi chiamo
Kate e sono apena tornata dalle Nuova Zealanda dove vorrei vivere. Mi
sono appasionata della montagnia e vorrei inscrivermi a un corso per imparare
a fare free climbing. Sono disperata..perche la voglio fare ORA! Remango
a San Gimignano per l'estata prima di tornare in NZ. Ma devo imparare
asolutamente!! Mi potete aiutare e suggerire un corso o almeno una palestra
attrezzata per fare climbing in zona??
Grazie!! ...Oh..e scusate per il mio Italiano!
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10 Giugno, da Rosikino
indirizzo:obmen@katamail.com
testo:
Ciao a tutti
i climbers,io mi chiamo Stefano ho 21 anni e vi scrivo da Grosseto. Io
e 3 miei amici abbiamo maturato, 3 mesi fà,la passione per il freeclimbing
e abbiamo iniziato in pareti artificiali ma adesso,ci siamo un pò rotti
delle solite 4 pareti di vetroresina,vorremmo provare su vere e proprie
pareti di pietra e vi chiedo,se vi fosse possibile,rispondermi con una
e-mail se nelle vicinanze di Grosseto,esistono zone montagnose con vie
spittate e se ne siete a conoscenza se esiste un modo per conoscere le
difficoltà di ogni parete della zona che spero mi indicherete.
Vi ringrazio per la cortese attenzione e spero in una vostra risposta
positiva.
I miei più sinceri auguri per un futuro migliore a tutti i climbers P.S:
la mia e-mail è obmen@katamail.com
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09 Giugno 2001, da Filippo Ippolito
indirizzo:filippo.ippolito@st-antonys.oxford.ac.uk
testo:
AMIATA BLOC !
Vedo con piacere
che l'articolo su Pareti dell'inverno scorso ha dato i suoi frutti! La
mia intenzione era di portare l'attenzione sull'amiata e grazie agli amici
Fiorentini e alcuni Senesi (Lorenzo Frusteri in primis grazie alla sua
tenacia tendinea e mentale, ma anche Nicola Costantino e i fratelli Casini)l'obiettivo
e' stato raggiunto per quanto riguarda il boulder. Tuttavia, vorrei ricordare
che all'Amiata ci sono anche un sacco di falesie! sfortunatamente, gli
editori di Pareti hanno tagliato fuori le cartine relative a queste ultime.
A seguito di vari viaggi esplorativi ne abbiamo scoperte una discreta
serie oltre a quelle ovvie lungo la strada e a tepolini. In particolare
vale la pena di vedere quelle vicino al sasso di renzola, sopra e sotto
la strada a sterro. Ci sono strapiombi notevoli. E quella lungo la strada
da abbadia verso piancastagnaio (rimane a monte della strada, e' tuttavia
visibile). Quest'ultima e' discreta anche se piuttosto dura. COn roccia
molto compatta.
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20 mARZO 2001, da Roberto Bagnoli
indirizzo:ila.rob@tin.it
testo:
A PROPOSITO DELL'ASSENZA DI ALCUNI ATLETI TOSCANI
Per vari motivi
molti altri atleti toscani, che potevano tranquillamente dire la loro
e passare un bel pomeriggio insieme, non si sono presentati. Sarà perchè
da noi la competizione è fin troppo sentita? La speranza è di promuovere
in futuro giornate come quella di Domenica, a patto che vi partecipi un
numero più consistente di ATLETI-AMICI.
Roberto Bagnoli
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12
Febbraio 2001, da Giovanni Cantamessa
indirizzo:gcantamessa@hotmail.com
testo:
A PROPOSITO DEI RIFIUTI POLACHI E SLOVENI AL GROTTONE
Sul caso in questione mi sembra che qualcosa di concreto debba
essere fatto e mi meraviglio che dei tosti laziali si facciano mettere
i piedi sulla testa da un gruppetto di barbari.
Se i ragazzi venuti dall'est non sono educati, basta insegnare loro
un po' di civiltà, con le buone... o con le cattive.
Se il campeggio e' vietato, perche' non sono stati avvisati i
carabinieri della zona o l'autorita' competente?
Ho arrampicato nel grottone quando era appena stato chiodato,
diversi anni fa e lo ricordo con nostalgia, in attesa di ritornarvi.
Mi dispiace sapere che accadono cose simili, come mi dispiace di
ogni azione lesiva dell'ambiente dove praticare l'arrampicata.
Forza, ragazzi, cercate di essere convincenti..
Giovanni
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22
Dicembre 2000, da Giovanni Cantamessa
indirizzo:gcantamessa@hotmail.com
testo:
Non sapevo che nella lista delle cose vietate in un forum (per Filippo)
ci fosse la replica. Vedo che è poco ferrato (oltre che sull’arrampicata
agonistica) anche sul significato di un “forum”.
Fra l'altro questo mi pare abbastanza fiacco (senza offesa per il sito)
e non bisognerebbe temere un aumento degli interventi, altrimenti si rischia
di “conservarlo” un po’ troppo… vuoto. Non credo
di aver letto poco attentamente i messaggi di Filippo, comunque, per farlo
contento ed evitare il pingpong, allargo volentieri la discussione a tutti
coloro interessati, anche perché, personalmente, non ho letto argomenti
così più “costruttivi” di quello da me affrontato.
Senza togliere nulla all'importanza delle strisciate di magnesia sulla
roccia (sono contrario) ed alle prese scavate (contrarissimo, se non nelle
cave o su particolari terreni ove ciò non alteri una possibile arrampicata
su prese naturali), mi pare che il destino di migliaia di tesserati alla
federazione (compresi migliaia di bambini che potrebbero fare arrampicata
nelle scuole), non sia un argomento così irrilevante...
Vorrei anche aggiungere che una federazione rinnovata potrebbe occuparsi
anche della falesia, come già avviene in Francia, curandone la manutenzione
e la sicurezza, coordinando l'attività dei tracciatori, la loro preparazione
ecc...
Visto che oggi non esiste alcuna struttura organizzata che si occupa di
questo problema, la cosa mi pare importante.
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1)
20 Dicembre 2000, da Filippo Larceri
indirizzo:
filippo.larceri@tin.it
testo:
Non trasformiamo Toscoclimb in Toscopingpong. La mia risposta era chiara
e meritava una lettura piu' attenta. Questo spazio , pero' , va conservato
per argomenti piu' costruttivi.
Filippo Larceri, babbo di una bimba di 20 mesi.
Filippo Larceri .
|
2)
20 Dicembre 2000, da guido arcangeli
indirizzo:
guido.arcangeli@libero.it
testo:
A proposito delle mail relative all'arrampicata a vista o al lavorato,
e all'abitudine, modulata dal bouldering, di segnare le prese con le "strisciate"
di magnesio, per evitare di non vederle durante il tentativo. Credo che
Cattaino volesse solo reclamare la possibilità di scalare "a vista", senza
essere "disturbato" dalle prese segnate dai tentativi precedenti. E' vero
che, spesso, l'arrampicata con roccia "virginal" è pura chimera: le continue
ripetizione segnano indelebilmente di bianco tutte le prese possibili,
e per questo in tanti luoghi arrampicare "a vista" risulta un'attività
quantomeno "semplificata". Per contro, è difficilmente attuabile e poco
praticabile la richiesta fatta a suo tempo, credo da N.Sartori, di cercare
di ripulire le prese sporcate di magnesio, vuoi per estetica, vuoi per
rispetto ai ripetitori. Sicuramente è molto più facile, e segno di buon
senso e rispetto, eliminare almeno le "strisciate" di magnesio sotto le
prese, una volta che il ten! tativo sia andato a buon fine: questo permetterebbe
la piena soddisfazione a chi vuol provare l'"a vista", nè escluderebbe
a chi tenta la riuscita "lavorata" di segnarsi prese a appoggi, fermo
restando che, alla fine, sarebbe poco lavoro per lui cancellare le tracce
del suo tentativo. Grazie.
|
3)
20 Dicembre 2000, da Leonardo Pratesi
indirizzo:
leonpra@tin.it
testo:
Vorrei anchio lanciare una campagna contro l'imbrattamento delle prese
da prendere,più che altro,visto che l'arrampicata è un gesto, diciamo
scimmiesco,almeno cerchiamo di preservare l'abitudine a far ragionare
il cervello,non lasciamo che solo la forza animale prevalga,a candalla(mitica
falesia del camaiorese) mi è capitato di provare una via dove nel passo
chiave,' c'e una strisciata di magnesite che parte dalla manetta di riposo
ed arriva fino all'appiglio da prendere,ciò mi sembra veramente eccessivo,non
vi sembra?Se non vi ricordate gli appigli da prendere,fatevi una cura
per la memoria.
Che la tendinite sia con noi,saluti e baci. leonardo
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19
Dicembre 2000, da Lorenzo Frusteri
indirizzo:
lorenzo.frusteri@tin.it
testo:
In risposta alla "Campagna interplanetaria per la salvaguardia dell'arrampicata
a vista", che c'è di tanto malsano ed obsoleto nel "lavorato"? E come
è possibile che tutti i più grandi, da Edlinger a Gullich e via dicendo
si siano fatti prendere da questa orribile pratica? Inoltre: che male
c'è se un principiante smagnesa e segna le manette del suo 6a che non
riesce a salire?
Questa campagna puzza un po' di elitismo...
Mi chiedo se il promotore provi tutto a vista, anche i suoi progetti più
duri, e nel caso in cui non li realizzi, se li abbandona lasciandoli liberare
ad altri... E poi, via, che polemica sterile...
Quale sarà la prossima?
verrà rispolverata l'annosa diatriba tra vie esplosive o di resistenza,
o la vecchia storia che non bisogna allenarsi, perché arrampicare forte
deve essere un dono di natura (ahi ahi ancora puzzo di elitismo...)?
Io comunque adesso lascio il forum, perché devo andare ad allenarmi sul
mio muro personale dove ho riprodotto l'ultimo 6a che non riesco a liberare.
Saluti ed aria fresca a tutti.
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14
Dicembre 2000, da Fabio Pierpaoli
indirizzo:
levanteclimb@libero.it
testo:
Prima di tutto volevo ringraziarVi per la preziosa opportunità che date
alla "minoranza rampicante" di avere un luogo dove conoscersi, confrontarsi,aggiornarsi.....ce
n'era proprio bisogno! In secondo luogo volevo portarVi a conoscenza dell'uscita
in libreria de "Il sale sulle mani"(guida all'arrampicata sportiva nel
Levante ligure) di cui sono l'autore. Nelle 80 pagine del volumetto troverete
descritte le falesie comprese nella zona tra Sestri Levante e Deiva Marina:le
Lastre di Riva,Punta Manara,Moneglia,la Sfinge di Deiva,Sant'Anna e anche
una curiosa opportunità di torrentismo. Le lunghezze censite sono circa
180,nella quasi totalità "resinate" con anelli inox, su difficoltà medio-basse,tra
il terzo e il 6b, e con distanza tra gli ancoraggi propedeutica per i
primi passi da capocorda. Generalmente si scala su arenaria di ottima
qualità sempre con "vista mare" se non addirittura a "pelo d'acqua",quando
Nettuno lo permette....
Il costo della guida è di 19000lire ed! è richiedibile con un contributo
spese postali di 5000lire all'indirizzo di posta elettronica seguente:
levanteclimb@libero.it RingraziandoVi ancora per lo spazio concessomi,auguro
a tutti buone arrampicate!
|
14
Dicembre 2000, da Giovanni Cantamessa
indirizzo:
gcantamessa@hotmail.com
testo:
Ringrazio Filippo Larceri
per la replica alla mia lettera, ma mi dispiace che lui si sia sentito
“chiamato in causa” in una maniera che evidentemente ha ritenuto
polemica.
Come avevo premesso, la sua lettera mi dava lo spunto per affrontare un
tema come quello dell’arrampicata agonistica e della diffusa “ignoranza”
che regna nei riguardi di quest’importante settore dell’arrampicata.
Lungi da me qualsiasi tono polemico nei suoi confronti, che del resto
aveva ammesso i limiti delle sue conoscenze sull’argomento.
Evidentemente mi sono spiegato male e mi sento obbligato a replicare.
Comincio dalla sua frase:
“Penso però che non ci sia nessuno che abbia il diritto di decidere
di cosa debba occuparsi la 'cultura arrampicatoria' ,se di gare o di falesia.
Veramente la cultura arrampicatoria è al di sopra delle decisioni di chiunque
e personalmente non credevo di aver deciso alcunché: l’arrampicata
sportiva agonistica fa parte della cultura arrampicatoria, che lo si voglia
o no, che lo si ignori o no, per cui rivolto volentieri la frase al mittente:
“nessuno può decidere di escludere l’arrampicata sportiva
agonistica dalla cultura arrampicatoria.
Che poi la “cultura arrampicatoria debba occuparsi di arrampicata”
è ovvio, ma di questo si parla nella mia come nelle altre lettere dalle
quali la mia ha preso spunto. Non mi sembra di essere andato fuori tema…
Se per “arrampicata” Filippo intende solo quella praticata
sulla roccia, beh, allora lui si riferisce all’”attività”
arrampicatoria, non alla “cultura”.
Lo scopo della mia lettera non era neanche quello di “fare opera
di proselitismo” ma di replicare a delle affermazioni che risentivano
della già citata ignoranza (del resto ammessa e comprensibile) riguardo
al tema.
Il problema delle “beghe, polemiche, ecc…” può essere
facilmente paragonato a quello di cui vive da sempre l’alpinismo
e la falesia.
Da quando ho cominciato ad arrampicare nel 1987 e contestualmente a leggere
le riviste del settore, gli editoriali, le lettere dei lettori e tanti
articoli non fanno che parlare della polemiche sugli spit, sull’etica
della montagna e della falesia, sulle prese scavate, ecc…
Quindi non capisco perché scandalizzarsi se anche il settore agonistico
ha i suoi problemi…
Non mi pareva nemmeno di aver usato toni “paternalistici”
nei confronti di Filippo (se prescindiamo dal fatto che forse è sempre
paternalistico chi spiega qualcosa a chi non sa…), viceversa il
paternalismo io lo colgo in chi ritiene, come Filippo, di poter decidere
di che cosa si può parlare e di che cosa non si può parlare e soprattutto
in che modo se ne deve parlare. Solo perché a Filippo l’arrampicata
agonistica non interessa, le polemiche devono essere bandite?
Filippo mi sembra davvero un babbo infastidito dal litigio dei suoi bambini...
Si può polemizzare solo sulla falesia?
Fra l’altro la realtà è forse il contrario di ciò che appare a Filippo:
l’arrampicata agonistica non è in crisi per le polemiche, ma ci
sono le polemiche perché l’arrampicata agonistica è in crisi. E
per uscire da questa crisi le polemiche sono inevitabili, come le beghe
di cui qualcuno è obbligato a farsi carico.
Non so nemmeno cosa intenda Filippo quando afferma “visto che, da
un po' di tempo, sembra vada di moda denigrare sempre e comunque”.
Chi denigra? Chi viene denigrato? Forse bisognerebbe essere più chiari
quando si scrive e replicare a tono.
Quanto da me affermato è sostenibile e dimostrabile. Gradirei che per
replicarmi si usasse lo stesso metodo.
Molte persone (tra le quali il sottoscritto) lavorano quotidianamente
per promuovere l’arrampicata sportiva. Filippo non è obbligato a
saperlo, né io avevo affrontato l’argomento.
Ho voluto semplicemente replicare a cose dette e non credo che la promozione
possa sostituirsi ad una replica chiarificatrice. Vedo che sulle “prese
scavate” forse Filippo sarebbe pronto a battersi ed a polemizzare
e forse rifiuterebbe un pacifico invito buonista e paternalista a lasciar
perdere ed a pensare ad “arrampicare”.
Pensi allora che le prese scavate non sono l’unico problema dell’arrampicata
(intesa a 360°)
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06
Dicembre 2000, da Filippo Larceri
indirizzo:
filippo.larceri@tin.it
testo:
Chiamato in causa, con
sei mesi di ritardo, da Giovanni Cantamessa, su questioni di perenne attualità,
mi affretto a rispondere ed a recar motivo dei miei scritti.
Ebbene sì , lo ammetto. Conosco
poco o nulla del mondo delle gare. Conosco quello che mi è consentito
conoscere dalle cronache che appaiono sulla rivista francese 'Grimper',
che a dire il vero mi sembra dedichi un certo spazio alla cronaca dell'attività
agonistica. E si badi bene, alla cronaca dell'attività agonistica, cioè
all'attività degli atleti che si preparano, si allenano, gareggiano. In
altri termini, di arrampicata.
Conosco solo i nomi ed i
volti degli atleti, le loro performances, i risultati delle gare che ,
in alcuni casi, riporto sul mio sito, linkato peraltro dall' amico Toni
su Toscoclimb. Per esempio, il mio sito è stato tra i primi in italia
a riportare la classifica finale della Coppa del Mondo di difficoltà.
Penso però che non ci sia
nessuno che abbia il diritto di decidere di cosa debba occuparsi la 'cultura
arrampicatoria' ,se di gare o di falesia; ogni arrampicatore decide come
vivere l'arrampicata, se in falesia, in gara o in entrambi i campi. Forse
però la cultura arrampicatoria dovrebbe perlomeno occuparsi di 'arrampicata'...
Certo, chi ha una passione
per le gare si sentirà naturalmente spinto a fare opera di 'proselitismo'...ma
non sarà presentando un mondo di beghe, polemiche e ruoli istituzionali
che si promuoverà l'attività agonistica.
E magari nemmeno assumendo
toni paternalistici con chi la pensa in maniera differente, da chi si
limita a dire che forse, se si parlasse più di arrampicata (sulla roccia
o sulla resina, va bene lo stesso) anzichè di 'guerre', l' arrampicata
tout court ne guadagnerebbe come immagine, visto che ,da un po' di tempo,
sembra vada di moda denigrare sempre e comunque.
In questo senso concordo che c'è ancora molto da fare per promuovere l'
arrampicata, agonistica o no. Bisognerebbe forse pensare alla promozione
dell'arrampicata, più che alla promozione dei conflitti (di certi inevitabili,
in ogni attività umana).
Io non credo che nessuno
sia 'geloso' della dimensione naturale dell'arrampicata, semplicemente
perchè essa non è di nessuno. E' lì, disponibile per chi la sappia apprezzare
e chi la sappia cogliere. Magari, questo sì, c'è chi la vuole difendere
da coloro che pensano di impadronirsene a colpi di prese scavate.
Ma questa è un'altra storia.
Tale Filippo Larceri - Pietre
su Pietre
(partner site di Toscoclimb) |
04
Dicembre 2000, da Giovanni Cantamessa
indirizzo:
gcantamessa@hotmail.com
testo:
Gradirei rispondere alla lettera
di tale Filippo Larceri, che non ho il piacere di conoscere (anche se,
casomai, l’avrò incrociato in qualche falesia senza conoscerne il
nome), pubblicata in data 02/06/00.
Nonostante il ritardo di sei mesi esatti, ritengo l’argomento importante
e di perenne attualità.
Dalla presentazione di tale Toni, arguisco che Filippo è un ottimo falesista
e quindi condivido con lui questa grande passione che ha condizionato
un lungo periodo della mia vita.
Capisco anche però, dalle sue parole, quanto lavoro ci sia da fare per
diffondere una cultura dell’arrampicata che esca dal puro ambito
falesista.
Non interessandomi di gare non so molto della questione della FASI...però
mi sembra di sentire un gran fermento di discorsi e di ambizioni che travalicano
i limiti del rispetto tra le persone e nei confronti della roccia...perche'
comunque si parla di arrampicata su roccia...o si dovrebbe parlare di
quello.
Ma chi l’ha detto, caro Filippo, che si dovrebbe parlare solo di
roccia? Sembra incredibile, nel 2000, a 15 anni dalla nascita dell’arrampicata
sportiva agonistica, trovare ancora persone che ammettono candidamente
di conoscere ben poco se non per niente “il mondo delle gare”.
Eppure questo mondo ha, da 14 anni, un nome e un cognome.
Si chiama F.A.S.I. (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana), associata
direttamente al C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), con pari
dignità di tutte le altre federazioni sportive italiane, dal calcio in
giù… Chi gareggia e tutti i tecnici e i dirigenti che si occupano
di questo mondo, non sono una frangia originale, né una scheggia impazzita,
del più noto e consolidato mondo della falesia. Sono degli sportivi che
praticano uno sport nato dalla montagna e dalla falesia quanto il nuoto
è nato dal mare o dai laghi.
Esiste una federazione, lo ripeto, con tanto di Statuto e Regolamenti,
che prende dei soldi dallo Stato (pochi) e che è tenuta a redigere bilanci.
I soci hanno una tessera, un’assicurazione e sono raccolti in società
sportive, come la Juventus o l’Atalanta aggregano calciatori. E
come in tutte le strutture organizzate, le persone coinvolte hanno idee
e perseguono scopi che, in buona o malafede, ritengono giusti od opportuni.
E così, come il calcio, o il nuoto o lo sci, non è difficile che una federazione
viva di fermenti ed anche di dissidi, esattamente come qualunque organizzazione
della vita civile, contrariamente all’attività della falesia dove,
per ora e non dappertutto, non esistono regole, non comanda nessuno ed
ognuno è libero di fare ciò che vuole.
Solo l’attività dell’arrampicata accomuna questi due mondi
così diversi. Non so se questo sito debba o voglia ospitare solo argomenti
falesisti, certo è che sarebbe ora che la cultura arrampicatoria assimilasse
ed accettasse questo settore organizzato dell’arrampicata che ha
dei valori importantissimi, soprattutto per i giovani, oltre che per chi
ritiene il confronto diretto con gli altri uno dei modi per esprimere
la propria passione. Viene anche il dubbio che certi arrampicatori siano
gelosi dell’unica dimensione “naturale” dell’arrampicata.
C’è invece chi è convinto che l’arrampicata possa essere considerata
uno degli sport più completi ed affascinanti nel panorama di quelli codificati,
lasciando alla falesia il fascino di attività libera all’aria aperta,
svincolata dalle tipiche regole sportive e libera di valutare soggettivamente
gradi e prestazioni.
Considerate le cose in quest’ottica, perdono di significato le parole
di Filippo quando afferma: “…"sarebbe sufficiente che
tutti si cercasse solo di arrampicare, semplicemente…"”.
Purtroppo la “rivalità, l’autoaffermazione e la competitività”
citate da Filippo fanno parte del confronto degli umani nelle strutture
organizzate (senza contare che anche la montagna e la falesia ci hanno
fornito e ci forniscono quotidianamente infinite diatribe sulle chiodature,
le prese scavate e tutto il resto…).
Capisco che le “vicende F.A.S.I.” abbiano poco significato
per chi è fuori, come Filippo, dall’ambiente, ma forse sul sito
naviga anche qualcuno delle migliaia di tesserati che può essere interessato
all’evoluzione di una situazione che potrebbe condizionare (come
ha già fatto) la vita e l’attività di tanti sportivi.
Definirei scandaloso il richiamo all’ingenua lettera di Filippo,
fatto dal sig. Scolaris in data 05/06/00: “…. Accogliamo invece
il simpatico invito di Larceri e cerchiamo, ognuno nel nostro piccolo,
di non rovinare oltre l'atmosfera del nostro sport. Le falesie, per fortuna,
le nostre male parole non le scalfiscono nemmeno.” Da uno dei massimi
dirigenti dell’arrampicata agonistica internazionale ci saremmo
aspettati una replica ben diversa, a tutela dell’identità del nostro
“sport” e non il solito tentativo ipocrita d’ingraziarsi
le simpatie degli ignari con un qualunquistico messaggio “pacifista”.
Certamente le falesie no, ma molte persone sono state più che scalfite
dalle sue male parole
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29 Novembre 2000, da Luca Mazzarolo
indirizzo:
lucato@libero.it
testo:
Sono un diplomando all'ISEF
di PD,sto preparando una tesi sul profilo emozionale degli atleti dell'arrampicata
sportiva(Principianti,esperti,alto livello)sarei grato a chiunque potesse
inviarmi materiale riguardante la psicologia dell'arrampicatore. lucatop@libero.it
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27
Novembre 2000, da Ste Piercing
indirizzo:
pacchia00@hotmail.com
testo:
Innanzi
tutto volevo ringraziare i creatori del sito di Toscoclimb, per averci
dato la possibilita' di questo spazio di informazione, con chat, relazioni,
forum e tanto altro. Quindi non mi resta che dire continuate cosi', e
noi faremo di tutto per mantenere questo sito il top one dei siti sull'arrampicata!!!
:-)
Un saluto a tutti gli amici di Toscoclimb
P.S. =Mi potete inviare, se potete, le relazioni dell'isola di Greppolungo
con eventuali pilastri ???
Grazie per adesso. Ciao
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06
Novembre 2000, da Gianni Cattaino
indirizzo:
cattagibi@tiscalinet.it
testo:
Vorrei
lanciare una "CAMPAGNA INTERPLANETARIA MILITANTE PER LA SALVAGUARDIA DELL'ARRAMPICATA
A VISTA" che mi pare sempre più minacciata dalla malsana abitudine alla
"segnatura" con bollini o strisciate di magnesite degli appigli e appoggi
più importanti (qualche volta anche di manette autentiche!) operata da
qualche appassionato flashista o da qualche "lavoratore" di vie evidentemente
dotato di scarsa memoria. Ove fosse impossibile convincere gli interessati
al rispetto per questa ormai obsoleta e romantica disciplina in via di
estinzione, avrei l'ardire di consigliare l'uso di un piccolo utensile
un tempo molto in voga, che pare essere stato di recente confinato alla
detersione delle gengive.
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24
Ottobre 2000, da Richard Colombo
indirizzo:
candice@tiscalinet.it
testo:
IMPORTANZA
VITALE - PER FAVORE INOLTRARE
Spedite questo messaggio a tutti quelli che > conoscete.
Stiamo cercando un donatore di midollo, gruppo sanguigno
B positivo.
Se c'e' qualcuno che vuole salvare una vita, per favore scriva a questo
indirizzo:
Nunzio Incorvaia
Dipartimento di Fisica - Politecnico di Milano
p.zza L. Da Vinci, 2 - 20133 Milano
tel. ++39-2-23996183 - fax. ++39-2-23996126
informazioni piu precise dai genitori della ragazza ammalata. Divulgare
questa e-mail a chiunque....... GRAZIE!
|
24
Ottobre 2000, da Rosanna
indirizzo:
candice@tiscalinet.it
testo:
Chi
conosce un agriturismo ( o una casa in campagna!) vicino alle terme di
saturnia, nei cui pressi si possa arrampicare fino 7b, anche boulder va
bene, magari andare a cavallo... camera doppia per un week end in novembre?
grazie a chi mi risponderà via email.
Rosanna (torino)
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11
Ottobre 2000, da Marzio NArdi
indirizzo:
nardiec@libero
.it
testo:
C'e
qualche toscano che verrà alla serata "Blocco mentale" anno secondo?
Saluto Cristiano e Edoardo. che é da 10 anni che non vedo più. Tutte le
informazioni sulla gara compariranno su bsidezone. it
Ciao Marzio
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22
Settembre 2000, da Guido Arcangeli
indirizzo:
guido.arcangeli@libero.it
testo:
Richiodature a S.Marino
Durante
le ferie d'agosto è stata riattrezzato completamente il settore della
"seconda torre" a San Marino, che, ultimamente, versava in non eccelse
condizioni. Sono stati utilizzati fix inox Raumer e anelli resinati con
materiale Hilti. La parete consente di arrampicare la mattina, al sole,
in inverno, ed il pomeriggio, all'ombra, in estate, con panorama mozzafiato
sull'Adriatico e la Romagna. Sono presenti circa 30 tiri, perlopiù completamente
naturali, su ottima calcarenite. I gradi vanno dal V al 7c. Le vie sono
in genere abbastanza corte: al massimo 20 metri. A San Marino si arrampica
comunque in tutte le stagioni grazie alla varia esposizione dei settori,
e su roccia sempre naturale (tranne al "Parcheggio 7", una ex cava completamete
scavata, unico settore con qualche tiro che necessiterebbe di un restyling),
mentre c'è grossa attività nello sfruttare le pareti Est con alcune vie
di più tiri in stile sportivo, ed altri nuovi monotiri preparati recentemete
|
19
Settembre 2000, da Luigi Colo'
indirizzo:
l.colo@federclimb.bo.it
testo:
Considerazioni in margine all’annullamento di una gara giovanile
L'altra
sera quando ho ricevuto la notizia del rinvio "sine die" della gara programmata
ad Arco il 17 settembre per i ragazzi delle categorie under-14, mi sono
chiesto come mai proprio ad Arco, dove si spendono centinaia di milioni
per il Rock Master non si trovano poche lire per organizzare una gara
federale per i ragazzi che sono il futuro del nostro sport. Poi riflettendo
mi sono ricordato del Trofeo Topolino.... e allora mi è sorto qualche
dubbio comprensibile e logico e tutti possono facilmente indovinare qual
è.
Ho ripensato ai tre anni passati ad organizzare il Trofeo dell'Adriatico.
In quella formula, nata spontaneamente e con passione tra molte società
sportive, se una gara fosse stata annullata si sarebbe subito sostituita
con un'altra. Oggi non è più possibile. Le nuove regole fatte dalla dirigenza
fasi rendono tutto più difficile o impossibile. Le gare sono annullate
e non più sostituite, e c'e' anche chi non le vuole sostituire perché
"tanto i miei ragazzi hanno già vinto". Costoro hanno dimenticato che
le gare giovanili servono per fare esperienza e non per vincere trofei....
così c’eravamo detti all'inizio. Il fatto che non si possa (o non si voglia)
sostituire questa gara con un nuovo appuntamento già programmato a Pistoia
il giorno 8 di ottobre dimostra che questa dirigenza federale rimane intrappolata
dalle sue stesse regole assurde! Chi volesse invece considerare la gara
di Pistoia come la finale del Trofeo Italiano Giovanile del 2000 lo dica
o lo scriva. Ricordiamoci che l’annullamento "tout-court" di
una gara è negativo per la promozione del nostro sport.
In ben peggiore
situazione si trova invece la Coppa Italia Giovanile: solo due gare effettuate
e molti atleti si trovano a parimerito al primo posto. Anche in questo
caso una dirigenza federale ottusa dimentica l'importanza di organizzare
gare per le categorie giovanili over-14. Infatti poi, senza gare e senza
esperienza, ci si trova ai campionati mondiali con due(!) atleti mentre
tutte le altre nazioni partecipano a pieni ranghi con il giusto spirito
di partecipare e gareggiare anche senza eccessive ambizioni. Bella figura
ha fatto l'Italia a Zoetermeer presentandosi con due soli atleti, anche
se validi!
Questa dirigenza
- che trascura le categorie giovanili, che ha condotto la federazione
al commissariamento e che ha commesso gravi illeciti sportivi oltre che
amministrativi, se ne deve andare. Tra alcuni mesi avremo le elezioni
per rieleggere i vertici federali: le società sportive sapranno certamente
tenere conto di tutto ciò!
Luigi Colò
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18
Settembre 2000 da Agustina Lagos Marmol e Marcello Cominetti
indirizzo:
agustina@altabadia.it
testo:
Gola di Gondo
15
Settembre 2000 da Fabio Palma
indirizzo:
fabiopalma@philips.com
testo:
Gola di Gondo
Ciao a tutti.
Qualcuno ha le relazioni delle vie della Gola di Gondo ?
Io ho solo Nose, Tacchi a spillo, Stile di vita e Multicreatina
P.S.: La Gola di Gondo e' appena dopo il confine Svizzero, prima del p.so
Sempione. Ha tre pareti, e non ho altre info...
Fabio
|
27-Luglio-2000
da Cristiano Lucchesi
indirizzo:
computertime@ctsas.com
testo:
Oh Gattaccio ...
Oh Gattaccio sei sempre a fare casino, che ti dai una
calmata. A parte scherzi Gatto come va? Stai cercando di farti schiacciare
dalle macchine? Se nel tuo pedalare passi da Prato, fammelo sapere. Ciao.
|
25-Luglio-2000
da Roberto Baglioni
indirizzo:
baglioni@arcetri.astro.it
testo:
Nidi di vespe a Vecchiano
... a vecchiano all'inizio della valle dei porci (diciamo
nell'ambito delle prime 5 vie) all'uscita di una via c'e' un nido di vespe.
Mi e' stato detto che domenica un'arrampicatore e' stato assalito da queste
vespe.
(Aggiungiamo che anche sulla via Elisondo si trova un
nido di vespe proprio sul riposo prima di affrontare la dura sequanza
finale della via. Attenzione dunque !!!) TOSCOCLIMB
|
17-Luglio-2000
da Valentina Gori
indirizzo:
valentinagori@dada.it
testo:
... per quanto riguarda il grado della via: confessioni
di una strega(monte > procinto), i gradi sono sbagliati e sono i seguenti:6b,6a+,5+,6b.
|
12-Luglio-2000
da Maurizio Marsigli
indirizzo:
mauriziomarsigli@tin.it
testo:
L'erba cattiva non muore mai-
Anche se molti di voi non mi vedono più, ci sono sempre.
Meno, perchè sono pasato al ciclismo (ambiente dove ci sono più possibilità
professionali), ma ci sono. Se mi volete leggere, adesso potete trovare
i miei articoli più facilmente su "Granfondo".
Ma veniamo al motivo della mia fulminea apparizione, che ho intenzione
di far rimanere tale, per cui non risponderò se non in privato.
Quando la mia appartenenza al mondo dell'arrampicata era più coinvolgente,
ho avuto spesso modo di essere al centro di diatribe, etichettato con
un generico epiteto di "Polemico". Adesso che (non voglio nemmeno entrare
nel merito) i polemici sono diventati altri, spero che abbiate capito
alcune cose. Vi riassumo le più importanti:
- Chi non fa niente e critica, dà molto fastidio
- Chi fa qualcosa e lo fa male, dà del danno
- Dove non c'è niente da raccogliere i migliori se ne vanno uno ad uno,
lasciando nelle mani degli altri il compito di far eseguire alla natura
il suo corso di selezione naturale
- Come diceva il mio "Maestro" Giancarlo Zuffa: "L'ora del Coglione prima
o poi viene per tutti"
- Quindi, aggiungo io: Non so se sto ridendo bene perché rido per ultimo...
aspettiamo il seguito, ma se continuate ancora a farvi del male, tra un
po' non riderà più nessuno
Concludo chiedendomi se gli arrampicatori si rendono conto
che, dai tempi d'oro di Edlinger, Raboutou, Kamerlander, Mariacher, Manolo,
Andrea Gallo ecc... siamo andati solo a peggiorare. Se la risposta è "Sì",
provate a chiedervi il perché. Se è "No", evidentemente anche all'odore
(scusate il termine) della merda, ci si abitua. Io non ce l'ho hatta,
e forse per questo mi sono defilato.
Cordialmente
GATTO
P.S. Chi vuole venirmi a trovare il mio sito è:
http://space.tin.it/clubnet/cesbma
|
04-Luglio-2000
da Mikolaj
indirizzo:
krispaw@poczta.onet.pl
testo:
Ciao! Mi chiamo Nicola, sono polacco,per mese di giunio
vengo in Italia (a Genova)per lavorare (insenio polacco). Ho 23 anni,
faccio 7a massimo(non mi sembra, che riesco di piu), parlo un po italiano.
Cerco qualcuno con chi potrei arrampicarmi nelle roccie che si trovano
vicino di posto di mio soggiorno (anche palestre ect.) se e possibile
mandami qualche indirizzi di club
...Aiutatemi perche non conosco nessuno in Italia.
saluti Mikolaj
ps Vostra pagina e OK
psII mio telefono(cellulare )+48 606945275
telefono in Genova:(010)31 17 49
|
04-Luglio-2000
da Lars Porsche
indirizzo:
porsche@flaechenrecycling.de
testo:
Hi
I´m a climber from gemrany and want to climb with
a spanish friend near Firenze or Roma. Perhaps anyone can help mi with
further information.
Thanks
Lars
|
04-Luglio-2000
da Daniele Dazzi
indirizzo:
daniele.dazzi@libero.it
testo:
Ringrazio toscoclimb per avermi permesso di
conoscere nuovi climber , dopo che è stata pubblicata l'inserzione sulla
mia disponibilità di accompagnare , chi non conosce , le zone d'arrampicata
del lago d'Iseo e la Val Camonica. Rinnovo la mia disponibilità e spero
che ci sia qualcun'altro disposto ad accompagnarmi ( io ed il mio gruppo
) nei luoghi migliori delle vostre zone per evitare perdite di tempo nel
cercare le strade e i sentieri d'accesso .
Complimenti per il sito .
ciao |
11-06-2000
da Megatrex a
proposito
della Questione
Falco Pellegrino
indirizzo:
megatrex@libero.it
testo:
Vedi, Onofrio,
se molte persone non rispondono a ciò
che dici è spesso dovuto, forse, alla poca importanza delle cose
ed al troppo rispetto per le persone mature, ma la disinformazione, quella
non può essere concessa.
Sono convinto che i 50 anni non siano una scusa
per i vuoti di memoria, ma è opportuno rinfrescare alcuni avvenimenti.
In una mia news su Pareti ai primi di marzo, quando
i climbers iniziano a raggiungere le nostre falesie, si avvertiva del
nuovo piano faunistico, della legge regionale e del divieto senza limitazioni
di tempo per la pratica dell’arrampicata.
Un mese dopo, chissà come mai, ti sei ricordato
anche tu e su free-zone ai divulgato una "nuovissima" info (
tanto nuova che non è stata immessa nelle news), tra l'altro con
numerosi ed importanti errori limitando i divieti solo al periodo di riproduzione
dell’avifauna.
Come ben sai, dopo che hai riletto attentamente
o letto per la prima volta le leggi a riguardo, il divieto è per
tutto l’anno anche quando i rapaci non ci sono o non si riproducono; comunque
è vietato… scusami se ho salvato da pesanti multe le tasche
di ignari arrampicatori.
In ogni modo non ho ritenuto essenziale commentare
i tuoi sproloqui sulla storia del problema rapaci in Puglia e sul tuo
profondo ed attivo impegno vanificato dagli arrampicatori che, si sa,
come tu dici sono zucconi.
Forse, come non avevi capito i regolamenti così
non hai capito come si sono svolti gli eventi relativi all’IMPRONTA INVISIBILE
(al singolare); ricordi le discussioni con Ferdinando Didonna all’Università
o la stesura della prima bozza a casa di Antonio Sigismondi ???, No, scusa,
tu non c’eri, e ricordi ancora i sopralluoghi per delimitare le zone,
No, scusa ancora, non eri con noi, sicuramente ricorderai l’ultima riunione
a Castellana Grotte ed il colloquio con il Consigliere Regionale, ah già
anche in quell’occasione non eri li, come tra l'atro mancavano quasi tutti
dai protezionisti ai fruitori dell’ambiente.
Io c’ero, ed apparve chiaro che il passo per ufficializzare
l’accordo a livello istituzionale non si sarebbe fatto anche se le limitazioni
alla nostra attività andavano benissimo, infatti le uniche falesie
proibite erano solo il Pulo, da regolamentare in seguito e S. Restituta,
mai utilizzata ed attrezzata da chi subito dopo si è trasferito
molto a Nord.
Tutte le altre falesie ricadono in zone che gli
stessi ambientalisti avevano indicato come Sicure, le stesse dove,
durante il periodo Elettorale, hanno accompagnato la Forestale per il
sanzionamento, comportamento, ovviamente, molto corretto e rispettoso
dei patti.
Poiché hai sempre frequentato poco la falesia
ti dirò di più, oltre le due zone sopracitate dove guarda
caso non sono state elevate contravvenzioni si mormora che i climbers
abbiano rotto l’accordo arrampicando in altre zone non consentite, Dove
se non ci sono altre falesie attrezzate???, Erano speleologi, escursionisti,
pastori??? A noi non è dato sapere.
Per tuo dispiacere non ho mai avuto una multa, ma
forse Tu, se non ricordo male, proprio al Pulo di Altamura tanti anni
addietro ai preso la Prima in assoluto.
Purtroppo le multe le hanno ricevute invece gli
amici delle altre regioni perché come sai non ci sono mai stati
neanche i cartelli.
Non ho intenzione di controbattere sull’educazione
ed il rispetto per gli altri, io non ho dato del presuntuoso a nessuno
e senza averne fondamenti, né tantomeno denigrato le battutine,
che poi tanto sceme non sono se ti hanno colpito nel segno, ma, voglio
informarti di un’altra cosa; se prendi lo Zingarelli e leggi, questa volta
con attenzione, il primo significato di diffidare è: non
avere fiducia, non credere……. visti gli errori da te commessi!!!
;altra è la diffida legale che confondi e con cui spero tu non
abbia mai avuto a che fare .
Per quanto riguarda il mio impegno per l’arrampicata
Pugliese non sta a me dirlo ma basta chiedere in giro, tu invece ti ripeti
troppe volte di aver fatto questo e quest’altro ma pochi se ne sono accorti;
la tua vecchia proposta, fatta a chi?, quale strappo da parte degli arrampicatori
zucconi che hanno continuato a rispettare gli accordi; i TUOI quattro
punti essenziali, già discussi, esaminati ed approvati da tutte
le parti in causa.
Caro Onofrio l’unica strada perseguibile è
quella di informarci dei nostri diritti e di rivolgerci direttamente alle
istituzioni, come ho fatto avendone risposta, perché in qualunque
altro caso, come è già accaduto, siamo in balia di centinaia
di associazioni parapolitiche che a loro piacimento violano i patti a
seconda dell’opportunità.
Tutti sanno, infatti, che le pareti sotto l’abitato
di Laterza non hanno nessun problema di rapaci ma solo quello dello scarico
abusivo, nulla si fa per renderlo riutilizzabile per gli arrampicatori
perché non c’è interesse a rendere fruibile un ambiente,
fanno molto più rumore politico le multe, i divieti, le battaglie
contro chi non si difende non sapendo di essere in guerra.
Tornando a noi due, nelle mie stringate info non
traspare vittimismo semmai perplessità, ben altre sono le lettere
piagnucolose che Tu hai scritto e che dovresti rileggere, ( ah
la memoria), quando ti sono state imposte le dimissioni dal gruppo e ,anche
li, i fatti hanno avuto ragione; da allora abbiamo avuto vari campioni
regionali e molte partecipazioni a gare di Coppa Italia, anche le più
lontane.
Per inciso, non ho mai seguito un tuo corso e a
meno che non consideri Maestro chi guida l’automobile la domenica (ai
tempi ero minorenne) io non sono mai stato tuo allievo, ti ricordo che
abbiamo fatto insieme il corso FASI per Istruttori Federali e che in quell’occasione
per disposizioni della vecchia dirigenza federale, tu non sostenesti la
prova di ammissione 6b a vista, l’avresti fatto???, lo hai mai fatto???,
Be! questo è il minimo che la FASI richiede, il primo gradino verso
l’insegnamento; ringrazio tutti quelli che mi hanno insegnato ad arrampicare
e a comportarmi da uomo e tra questi Tu non ci sei.
L’articolo su Pareti non è firmato da me
e molte frasi non sono mie, per cui credo, francamente non si capisce
molto dalle tue lettere, che ti rivolga ad Andrea a cui comunque mi associo
perché, come da recente disposizione europea, sono gli enti che
devono utilizzare i Fondi Strutturali per la promozione dello sviluppo
sostenibile integrando l’ambiente, gli insediamenti, le attività
strutturali e produttive, e quindi è Loro compito informarsi e
sviluppare al meglio il territorio di competenza.
Una cosa è certa, con le mie lettere qualcuno
si è infastidito e gli è crollato il castello di carta,
io vivo l’arrampicata con passione e con impegno senza bisogno di targhe
o timbri, anzi… sono i fatti che contano caro Onofrio e, come dice Andrea,
"Chi non ha passione, per cortesia, accomodarsi fuori.
Saluti
Megatrex
|
11-06-2000
da Massimo Calabrese a
proposito
GRUPPO SPELEO MILANO
indirizzo:
raidtec@posta.alinet.it
testo:
Mi chiamo Massimo Calabrese e sono facente parte di un gruppo
speleo di Milano. Ho fatto alcune discese nell'antro del Corchia entrando dal
basso e facendo come itinerario tutto il buco del serpente fino ad arrivare
al lago e l'antro dei cristalli.
Avremmo desiderio di provare a entrare dagli ingressi alti, ma non riusciamo
a trovare il rilievo, qualche cosa abbiamo ma non è sicuramente sufficiente.
Potrebbe eventualmente aiutarci, suggerendoci eventualmente a chi possiamo rivolgerci
?
Grazie anticipatamente per la collaborazione.
Cordiali saluti
06-06-2000
da Pratesi Leonardo
indirizzo:
leonpra@tin.it
testo:
CIAO MARCO,
DALLE PARTI DI SAN SEPOLCRO CI SONO LE BALZE, FALESIA DISCRETA IN AMBIENTE ECCEZIONALE.
PER ARRIVARCI DA SAN SEPOLCRO PRENDI LA SUPERSTRADA PER CESENA E ESCI PER VERGHERETO,
POI VAI AL PAESE LE BALZE ... POI LA VEDI LA FALESIA.
CIAAO
05-06-2000
da Marco Si
indirizzo:
pangolino@yahoo.com
testo:
Salve mi chiamo Marco e qualche volta capito dalle parti di Sansepolcro
(Ar).
Avete notizie arrampicatorie della zona?
Grazie, e continuate cosi'!
05-06-2000
da Marco Maria Scolaris (questione
Fasi)
indirizzo:
scolaris@aerre.it
testo:
"Un buon tacere non fu mai scritto" diceva
un vecchio proverbio che ripeteva mio nonno.
Io ho mandato una lettera a te, non al mondo, tu hai voluto andare in rete...e
poi non pubblichi la mia risposta e dici che provoco.
Comunque mettiamola cosi' (uso l'apostrofo, va bene adesso, no?): in attesa
delle esibizioni delle prove, delle inchieste personali fra gli arrampicatori,
dell'Assemblea FASI per condanne e assoluzioni e del chi vivra' vedra',
facciamo tutti un buon bagno di umilta', andiamocene ad arrampicare e piantiamola
li' con queste storie che, lo ripeto, secondo me interessano ben pochi.
Accogliamo invece il simpatico invito di Larceri e cerchiamo, ognuno nel
nostro piccolo, di non rovinare oltre l'atmosfera del nostro sport.
Le falesie, per fortuna, le nostre male parole non le scalfiscono nemmeno.
Marco |
02-06-2000
da Luigi Colò (questione Fasi)
indirizzo:
l.colo@federclimb.bo.it
testo:
Il provocatore Marco Scolaris insiste.
Se dopo un anno e mezzo di silenzio, torna a farsi vivo
e a stimolarmi al dibattito, forse un motivo c’è.
So che crede di essere molto furbo, sicuramente più del sottoscritto,
del quale, da questo punto di vista, come i documenti dimostrano, ha sempre
avuto scarsa considerazione.
Forse, consigliato dal Procuratore Federale che mi ha fatto radiare, spera
di farmi dire, su di lui, cose da querela.
In effetti, quello che penso di lui lo è, ma non lo accontenterò.
Non è incompletezza d’informazione il non pubblicare una lettera alla
quale, contrariamente a quanto afferma il sig. Scolaris, io non ho risposto.
Se l’avessi fatto avrei contestato punto per punto le sue affermazioni.
Il sig. Scolaris non può "pretendere" che io pubblichi tutto quello che
vuole lui, obbligandomi ad un tormentone che non ha senso.
La sua lettera infatti, come avete visto, non aggiunge nulla a quanto
da lui già affermato.
Al panegirico dei suoi meriti, io contrappongo il suo comportamento, noto
nell’ambiente arrampicatorio nazionale ed internazionale, al riguardo
della gestione dell’arrampicata sportiva.
Chiedere per credere.
Comunque questi argomenti potevano essere degni d’attenzione oltre un
anno fa, quando si discuteva su come eventualmente riformare l’arrampicata.
Oggi non hanno senso e il sig. Scolaris cerca di distogliere l’attenzione
delle persone da una situazione che è inaccettabile, a prescindere da
qualsiasi altra considerazione e cioè il fatto che la federazione (al
di là delle "forme" ufficiali) è tuttora in mano a chi non ne ha diritto.
Usare parole come "ostaggio" o "sequestro" non è per niente improprio.
Venendo alla sua lettera posso solo dire che:
non credo di lavorare meno per l’arrampicata di quanto
faccia lui, con la differenza che lo faccio da "radiato" e senza il "potere"
pressoché infinito (ebbene sì, chiedere a chi se ne intende) che ha lui.
non credo di avere meno passione di quella che lui
dice di nutrire per questo sport e che nel suo caso si è sempre espressa
nel "gestire", "amministrare" e "comandare", mentre io più che altro
ho fatto l’atleta, l’istruttore, il tecnico e l’organizzatore.
non fu certo sua l’idea dei circuiti internazionali
giovanili, ma si limitò ad "appoggiare" tali idee. Il vero fautore fu
Ariano Amici, che si è espresso in maniera molto chiara nei confronti
di questa dirigenza (o pseudo ex): "terroristi" è il termine da lui
usato e mi pare che la definizione comprendesse anche il sig. Scolaris.
I motivi della sentenza di radiazione hanno fatto ridere
tutti quelli che sanno come sono andate le cose. Le sentenze "politiche"
esistono, eccome, la storia ne è piena (se uno l’ha studiata): l’eliminazione
dei nemici politici è una prassi di tutte le dittature e che la F.A.S.I.
sia una dittatura, non ci piove…
Se non ho querelato il sig. Scolaris, è solo perché
ottenere giustizia in Italia è lungo e costoso. Preferisco appellarmi
agli arrampicatori che mi conoscono, affinché, come hanno già fatto
il 20 marzo 1999, alla prossima assemblea, emettano una nuova sentenza
di condanna nei confronti di chi mi ha calunniato.
Siamo in possesso delle prove che dimostrano le "gravissime
irregolarità" e verranno prodotte al momento opportuno e non certo a
comando del sig. Scolaris, il quale fa finta di non credere che un commissariamento,
di per sé, sia già un atto di condanna del C.O.N.I.. Anche in merito
a ciò produrremo, al momento giusto, tutta la documentazione necessaria.
Non è detto che la lettera d’incarico a Merli (che comunque dopo oltre
due mesi non l’ha vista ancora nessuno), si riferisca ai motivi del
commissariamento.
Non ho mai avuto "fili diretti" col C.O.N.I. né ho mai
scritto "alla pari" alle persone citate dal sig. Scolaris. Forse è più
probabile il contrario, vista la "grande benevolenza" che il C.O.N.I,
pur commissariando, ha voluto usare nelle "forme".
Da esperto di pc do un consiglio al principiante: al
posto dell’accento usa l’apostrofo.
Sì, l’allievo ha superato il maestro (non ci voleva
molto) e sarebbe bene che quest’ultimo andasse in pensione, per il bene
dell’arrampicata.
Per chiudere:
come definire chi ha minacciato e ricattato gli atleti della nazionale,
in occasione della votazione del 20 marzo 1999?
|
02-06-2000
da Filippo Larceri (questione Fasi)
indirizzo:
larceri@ari.ansaldo.it
testo:
una lettera
da uno degli arrampicatori piu' umili che conosca, nonostante i suoi risultati
su roccia (scusate l'intromissione che, spero, mi perdonerete)
Toni |
Sara' che mi sembra sempre di aver tanto da fare e poco
tempo per farlo...ma mi chiedo se non sarebbe sufficiente che tutti si
cercasse solo di arrampicare, semplicemente, cercando di farlo sempre
meglio e di comunicare e condividere la passione che abbiamo ad altri...senza
mescolare troppo rivalita', autoaffermazione, competitivita'...
Non interessandomi di gare non so molto della questione della FASI...pero'
mi sembra di sentire un gran fermento di discorsi e di ambizioni che travalicano
i limiti del rispetto tra le persone e nei confronti della roccia...perche'
comunque si parla di arrampicata su roccia...o si dovrebbe parlare di
quello.
L' atmosfera generale e' questa... chiodare, fare ,scavare, aggredire,
realizzare, vincere...perdendo forse un poco di vista cose piu' profonde...e'
per questo che mi ha colpito il racconto di Sharma..e che tu avevi pubblicato
ben prima di me....mi ha colpito perche' viene da qualcuno che vive nel
paese del pragmatismo, del successo, del risultato...e soprattutto da
qualcuno che puo' (potrebbe) ragionare da professionista, per il quale
il risultato viene prima di tutto... ma che accetta di mettersi in gioco
per mesi per scoprire i suoi limiti e magari superarli...che trova il
tempo e l' attenzione per andare al di la' di semplici sequenze di appigli
ed appoggi, di vie concatenate, di "tacche sull' imbrago"...
ciao filippo
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02-06-2000
da Marco Maria Scolaris (questione
Fasi)
testo:
Colo' non ha pubblicato la mia lettera, cui tuttavia risponde.
Per completezza di informazione ho chiesto a Toscoclimb di concedermi
un po' (tanto per la verita') di spazio. Comunque non vi tedierò oltre,
perche' a consumarmi i polpastrelli sulla tastiera preferisco ancora farlo
sulla roccia. Buone arrampicate a tutti e scusate: penso tutto sommato
che a pochi interessino queste beghe, ma ogni tanto la misura e' colma
e a stare sempre zitti non si guadagna nulla.
Marco Maria Scolaris
Grazie Marco
Caro Colo:
Visto che fai fatica a capire, ti aiuto. Stiamo lavorando a livello internazionale
(e molti tecnici e dirigenti italiani sono impegnati in quest'opera) per
raggiungere obbiettivi importanti. Puoi immaginare facilmente quali.
Allora, visto che io lavoro per lo sport (cui dedico in
media piu di un terzo della mia vita, rubandolo a mia figlia, alla mia
compagna, all'arrampicata -solo poche ore alla settimana, e ancora, sigh!
gli anni tutti in falesia o sui blocchi sono ormai un ricordo - al mio
lavoro - gia, perche non sono un lavoratore dipendente come te, e non
aggiungo altro) e a questi obbiettivi tengo, come tutti i veri appassionati,
dagli atleti, ai tecnici, ai dirigenti ai semplici praticanti, ti chiedevo
semplicemente di fare un distinguo fra realta nazionale Fasi, con cui
comprendo tu possa avere il dente avvelenato (realta di cui poco posso
dire, perche nonostante la tua grande considerazione del mio supposto
potere infinito, non me ne occupo piu da un pezzo, fatta eccezione di
Sportarrampicata, di cui mi e stato chiesto di continuare a fare il Direttore),
e quella internazionale, che funziona piuttosto bene. Qui ci sono i fatti
che parlano chiaro: da quando sono stato eletto, alla presidenza del CICE,
poi come Segretario generale dell'ICC (all'unanimita da 40 federazioni:
che mago a turlupinarle tutte quante!?), le gare si sono quintuplicate,
le federazioni associate all'ICC sono 55 (da 30 che erano nella vecchia
CEC), i tecnici hanno raggiunto un ottimo livello di qualità. Stiamo investendo
uomini e mezzi nel miglioramento dei circuiti, nella lotta contro il doping,
nell'aiutare le federazioni piu povere e nella cura della base giovanile.
A questo proposito, tanto per fare un esempio concreto,
ti ricorderai chi, dove, quando e come fu invenata la Coppa Europa Giovani.
Fummo io e Amici, in parte con Cesen. Poi ricorderai benissimo (forse
no, perche non c'eri, ma te lo avranno racontato) le lotte all'ultimo
sangue con chi non la voleva. Chi le condusse? Amici che non sa una parola
di inglese? Certo molto resta ancora da fare, ma mi da fastidio che non
si riconosca il lavoro mio come quello dei tanti (molti italiani) che
si danno da fare per far crescere il movimento e farlo puntare alle mete
piu alte. Non per autocelebrarmi, ma in questo contesto le voci stonate
sono ancora piu stonate e frenano la passione di quelli che si dedicano
anima e corpo all'impresa.
Lo ripeto, a me interessa ora l'ICC, ma se vuoi portarmi
sul discorso nazionale, aggiungero semplicemente che le ragioni della
tua radiazione stanno nel dispositivo della sentenza, pubblicata su Sportarrampicata.
testuale: "avere modificato la lista dei convocati della Nazionale, con
l'inserimento dell'atleta Daberto, in occasione della Coppa del Mondo
di Milano - leso, a mezzo lettera, la dignita ed il prestigio della Federazione
e dei suoi Organi". Finito. Fa un po' ridere dichiarare che la sentenza
e venuta per ragioni politiche; ricorda gli strilli di un certo uomo politico
italiano, che tu certo non hai come riferimento. Vuoi fare come lui? Se
poi non ti andava bene, chissa perche non hai fatto appello? Misteri.
Forse ti hanno mal consigliato...
Se poi pensi che io ti abbia calunniato sulla rivista,
perche non me lo hai fatto presente? Se avessi esagerato me ne sarei scusato.
Se poi ti fossi ritenuto ancora non soddisfatto e diffamato, visto che
la diffamazione e un reato, perche non denunciarmi? Ma se dissi la verita
("di aver sempre difeso e favorito il signor Colo nelle sue corse verso
posizioni ambiziose"?), allora perche continuare a insistere?
Per quanto riguarda le solite, farraginose accuse nei
riguardi della mia persona, ("gravissime irregolarita") sono convinto
che sarai in possesso di documenti, prove, ecc, perche fino a oggi ne
il CONI ne altri mi hanno contestato alcunche. A parole, sai, e facile
denigrare e distruggere; poi pero bisogna provare le accuse.
Per concludere, un piccolo accenno alla FASI: comunque
tu la giri e la rigiri, i documenti sono quelli che contano. Sul prossimo
numero di Sportarrampicata verrà pubblicata integralmente la lettera di
nomina di Paolo Merli (ex vicepresidente) a Commissario straordinario.
I tesserati potranno trovare le tracce, se ve ne sono, delle accuse e
delle affermazioni che avrebbero portato al commissariamento e che continui
a gridare ai quattro venti, e che anzi affermi confermate dal commissariamento
(sic!) E vedranno anche come sia il CONI che NON voglia che la FASI vada
ora alle elezioni elettive, bensi a tempo debito.
Mi viene un dubbio: che abbia io cosi tanto potere da aver influenzato
il massimo organismo sportivo italiano.
Mi stupirebbe tu non lo sapessi: non eri tu quello che aveva il filo diretto
con il Foro Italico?
Non eri tu quello che scriveva alla pari alla Di Centa, a Pagnozzi, a
Petrucci e quanti altri ancora?
Grazie comunque per le precisazioni che mi hai dato. Forse e superfluo
aggiungere che a risposta pubblica, mi attendo replica (ed eventuale risposta)
pubblica.
Sportivamente
Marco Maria Scolaris
PS. Scusa per il riferimento a Pareti, ma nella lista
degli "hanno collaborato" stampata sulla rivista pensavo che il Luigi
Colo, primo nome dell'elenco, fossi tu; ma se tu dici che non sei un collaboratore
di Pareti...
PS2. Scusa per la mancanza di accenti, ma come saprai
da esperto di computer, a volte vecchi programmi o altri sistemi riportano
gli accenti come geroglofici: fastidioso; cmq, se vuoi, dalla prossima
metto tutto a posto.
PS3. Son contento che tu faccia osservazioni sulla mia
lingua italiana; ricordo quando mi chiedevi consigli al proposito. Tutti
evidentemente miglioriamo ed e giusto che l'allievo superi il maestro,
se il maestro e stato bravo.
|
31-05-2000
a proposito della vicenda Fasi.
da Luigi Colo'
clicca
per leggere
25-05-2000
da Luigi Colò a proposito dei "vecchi padroni dell'orto"
indirizzo:
l.colo@federclimb.bo.it
testo:
Leggo sull'ultimo numero di Pareti questo
editoriale. Penso che sia molto significativo di quanto accaduto nel mondo
dell'arrampicata sportiva negli ultimi anni. Ho conosciuto la passione di Andrea
Gennari molti anni fa, da quando costruì da solo e dal nulla la grande palestra
di Parma ed oggi, oltre a tutto, dirige la rivista di arrampicata più letta
in Italia. Voglio solo ricordare il modo e la passione con cui fu capace di
comunicare la bellezza del nostro sport alle migliaia di persone accalcate in
Piazza Duca d'Aosta a Milano in occasione della Coppa del Mondo del 1998, chi
c'era se lo ricorda. In quelle ore Andrea fu capace di comunicare la cultura
del nostro sport. E' cosi' che deve essere un dirigente sportivo! E mi vengono
in mente quante volte, anche ultimamente, i dirigenti fasi attuali siano sempre
stati incapaci di comunicare la passione per il nostro sport.... Proprio a Bolzano,
in occasione della prima Coppa Italia 2000, sebbene fossero alcune centinaia
le persone presenti, il burocrate di turno non è stato capace di aprire bocca
! Dove è la passione di costoro che non sono mai stati atleti e oggi non perdono
occasione di farsi fotografare vicino al podio, ne' mai sono stati istruttori
ma fanno parte delle commissioni d'esame ?
24-05-2000
da TOSCOCLIMB
indirizzo:
lo conoscete
tutti
testo:
Dati i problemi di rete avuti in questi giorni potrebbero essere andati persi
alcuni dei VS interventi. Chiedendovi di aver pazienza se questi sono effettivamente
andati persi potete finalmente inviarli nuovamente ... la rete dovrebbe essersi
stabilizzata.
Un ciao a tutti e arrivederci sotto le pareti.
24-05-2000
da Toni a Cristiano Lucchesi
indirizzo:
l_toni@virgilio.it
testo:
Edoardo Bendinelli saluta un suo vecchio e caro amico,Cristiano Lucchesi, sperando
di poterlo rivedere presto.
Ciao anche da parte mia.
Toni.
24-04-2000
da Gerosa
indirizzo:
loregero@tin.it
testo:
Ciao a tutti .prima di tutto voglio ringraziare per avermi risposto per la mia
epicondilite,ancora soffro ma sono molto fiducioso.Ma vi scrivo perchè rileggendo
il mio curricolum ho trovato le note di una via fatta in apuane, per l'esattezza
la via "Ovo fritto" sui torioni del corchia, e volevo segnalare che a parte
il primo tiro il resto è quasi completamente sfasciato, e con chiodi precari,
le doppie di calata (si può anche scendere dal sentiero)sono molto pericolose
per cadute di sassi visto un pò il marciume che c'è. Con questo non voglio demordere
le persone ad andare li, anzi sui torioni ci sono altre vie molto belle e sicure,(indietro
tutta,sfinics ecc..)detto questo vi saluto e vi ringrazzio di questo spazio.
22-04-2000
da Laura Mandolesi
indirizzo:
laura.mandolesi@decathlon.fr
testo:
Grazie a Leonardo per la risposta...e a alla redazione pure! Proverò ad andarci
di sera quest'estate per non sciogliermi al sole...o magari sfruttare di più
l'Argentario. Buona Pasqua e buone scalate a tutti.
L'aura
21-04-2000
da Toscoclimb in risposta a Gerosa
indirizzo:
toscoclimb@tiscalinet.it
testo:
Caro Lorenzo, chissa' come hai fatto? comunque le vie per guarire sono quelle,
anche se molto dure per chi pratica sport, del riposo. C'e' dunque poco da fare
se non ghiaccio 3 volte al giorno e riposo finche' non riesci a fare piccoli
sforzi. Dopodiche' comprarsi una pallina da tennis di spugna e utilizzarla per
fare delle aperture e chiusure di pugno, continuando sempre, seppur noioso,
a fare ghiaccio.
Sappi che se non guarisci del tutto le infiammazioni agiscono per sommazione,
ovvero come lo dice la parola stessa si accumulano e sara' sempre piu' lungo
il periodo di guarigione.
Quando sarai guarito, ricordati quali sono i tuoi limiti e non giocarci troppo,
altra cosa fondamentale per evitare tendiniti e bere tanta acqua.
Ciao e buona guarigione.
21-04-2000
da pRATESI lEONARDO in risposta a L'aura
indirizzo:
leonpra@tin.it
testo:
Cara Laura ti ringrazio a nome dei toscani per il complimento,per quanto riguarda
celsa disterà 1 ora 1,30 da cecina,però è una cava a forma circolare che d'estate
diventa un forno comunque se non hai pretese di prestazione è arrampicabile
seguendo l'ombra. Per quanto riguarda l'argentario credo che ci siano tre settori,uno
sulla panoramica che passa per porto da porto ercole si arrampica il pomeriggio
e conta due settori uno di strapiombi con roccia rossa mediocre e uno di belle
placche compatte.Poi ad ansedonia sul mare con vie facile max 6b proprio sulla
tagliata etrusca un posto molto suggestivo.Poi un'altra falesia che credo si
chiami canne d'organo che non so darti informazioni.Molto carino in ambiente
montano ti consiglio i TIEPOLINIsul monte amiata che dista da albinia circa
un'oretta. Spero di averti soddisfatto e buona arrampicata.Ciao Leo
21-04-2000
da Gerosa
indirizzo:
loregero@tin.it
testo:
Sono fermo ormai da 2 mesi per una epicondilite bilaterale (tutte e due i polsi)
non vi dico il mio stato d'animo,non posso fare propio niente neanche toccare
un peso in palestra figuriamoci una presa mi rimane solo la bici. Si ma da strada
la mtb è sconsigliata datemi un consiglio per una più veloce guarigione.
19-04-2000
da Laura Mandolesi
indirizzo:
laura.mandolesi@decathlon.fr
testo:
Ciao a tutti so che dalle parti di colle val d'elsa c'è una falesia (ex cava?).
per chi ci è stato: sapete dirmi quanto tempo ci vuole per arrivarci da Cecina?
E se volessi andarci in estate è possibile ? E visto che siete tutti così gentili
(come solo i toscani sanno essere....)le falesie sull'argentario son praticabili
d'estate?
PS: io posso ricambiare con qualche informazione sulla zona di Milano, se
conosco.
Grazie 1000
L'aura
18-04-2000
da Arnaldo Bollani
indirizzo:
ik2nbu@amsat.org
testo:
Ciao Ragazzi , Grazie delle info , sulla guida Toscana ed Isola Elba ho rintracciato
il posto ed il telefono, il settore nord mi sembra quello più abbordabile come
livello di difficoltà. Penso di fare una capatina anche a Monte Lieto e le Placche
di Compito...piu' altre cosucce bimbi e moglie permettendo ! Non pensavo che
Viareggio fosse al centro del paradiso arrampicatorio. Un saluto a tutta la
redazione del sito. Arnaldo
17-04-2000
da Toscoclimb
indirizzo:
toscoclimb@tiscalinet.it
testo:
In risposta ad Arnaldo Bollani ed Alessio Fabbri. Se vieni in Ferie a Viareggio
sei nel posto giusto per l'estate. Vie di 3/4 tiri le trovi sul monte Procinto,
ideale per quel periodo dell'anno e per la famiglia. Tutto cio' di cui hai bisogno
lo puoi trovare al rifugio Forte dei Marmi; compagno di cordata e guida. Il
gestore del rifugio e' Marco Ricciotti, persona seria e di grande esperienza
arrampicatoria. Per arrivarci devi andare per Pietrasanta, poi proseguire per
Stazzema e li' se non trovi le indicazioni chiedere a chiunque come arrivarci,
lo sanno tutti.Se telefoni, puoi dire che l'info te l'abbiamo data noi di Toscoclimb,
siamo in buonissimi rapporti.
Anche tu Alessio puoi chiamare Marco Ricciotti del Rifugio, e' la persona piu'
aggiornata che conosca per quelle zone.
Ciao.
14-04-2000
da Arnaldo Bollani
indirizzo:
ik2nbu@amsat.org
testo:
Ciao Ragazzi , Dal 16 al 30 Agosto sono in ferie a Viareggio. Cerco: Suggerimenti
per arrampicare in zona livello 5c 6a Falesia e vie di 3/4 tiri con chiodatura
"sportiva". Eventuale compagno conoscitore dei luoghi (ho 38 anni, moglie e
due figli) con mentalità e responsabilità da capo famiglia.
13-04-2000
da Alessio Fabbri
indirizzo:
fabbrial@tiscalinet.it
testo:
Ciao a tutti!
Ho 24 anni e sono di Pistoia. Sono nuovo dell'ambiente arrampicatorio (ho cominciato
pochi mesi fa) ma ci stò prendendo gusto... Vorrei un consiglio sull'acquisto
di una guida di alpinismo sulle Apuane, che non sia quella del TCI... Faccio
i complimenti per questo mitico sito che ho raggiunto linkando da quello di
Giorgio Prosperini, che saluto a sua volta... Grazie.
13-04-2000
da Cristiano Lucchesi
indirizzo:
computertime@pr.technet.it
testo:
Grande Colò! Ricordo con troppa nostalgia le scorribande mondane. E' una vita
che ho perso i contatti con tutti, te tutto ok? Ma chi v'ammazza voi emiliani.
Io ora volo in Parapendio alla grande e così un po' di adrenalina me la becco
lì. Se ti capita di passare dalle parti di Prato vieni a trovarmi. sai che Carlino
è diventato papà!? Ti saluto berva. Salutami tutti dalle tue parti.
10-04-2000
da Luigi Colo'
indirizzo:
l.colo@federclimb.bo.it
testo:
E io volevo salutare Cristiano Lucchesi, un mio amico di anni fa con cui ho
arrampicato a Candalla e in tante gare degli anni passati. Di un po' Cristiano
ti ricordi quante ne abbiamo combinate a Cagliari e a Bolzano ? Un abbraccio,
Luigi.
10-04-2000
da Cristiano Lucchesi
indirizzo:
computertime@pr.technet.it
testo:
Ciao sono Cristiano Lucchesi fratello di Luca e ex arrampicatore, volevo complimentarmi
con chi ha fatto questo sito. Finalmente qualcosa di bello da vedere in internet
della Toscana. Devo anche complimentarmi con mio fratello che mi racconta poco
ma dalle foto vedo che porta avanti la tradizione di famiglia ottimamente. Vorrei
approfittare di questa opportunità per salutare tutti i miei vecchi compagni
di arrampicata, quali: Edo, Cris, Paolo, Guglio, Carlino, Maruccio, Francesco,
Max, il Sandrelli, Lorenzo N., Vigiani, Silvia, Cinzia, Massei, Ricciotti &
Company, Tutti quei tanti che mi sono dimenticato, i ragazzi che frequentavano
Candalla, quelli di monsummano e soprattutto tutti quelli che chiodando mi hanno
permesso di divertirmi per 9 anni fino al 17 giugno '95 (MERDA). Pomate ragazzi,
Saluti a tutti.
10-04-2000
da Bruno
Liautaud
indirizzo:bruno.liautaud@hexalis.fr
testo:
je suis trés fiére de voir ma petite nièce sur mon écran d'ordinateur, aprés
je vais essayer de voir les sommets de Toscane qui me sont chers et sans doute
"il proscinto" je vous remercie tous et vous embrasse. Patricia ( la soeur de
Nanou, la belle soeur de Beppe)
01-04-2000
da Daniele Dazzi
Indirizzo:
daniele.dazzi@libero.it
testo:
Ciao io sono Daniele e sono un istruttore d'arrampicata sportiva Vi propongo
un tour d'arrampicata dalle mie parti . Se siete interessati scrivetimi. Costi
zero ma tanta voglia da farvi conoscere le mie falesie preferite.
(MOLTO BENE DANIELE, MA DA DOVE SCRIVI ??)
29-03-2000
da Pratesi Leonardo
testo:
ciao a tutti
25
Mar 2000 da Stefano Milani
Ciao, sono Stefano Milani e chiodo le falesie in provincia di Latina, se volete
vedere il mio sito e inserirlo nei vostri collegamenti vi do l'indirizzo: http://users.iol.it/smilani
Ciao Stefano.
09-03-2000 da Pratesi Leonardo
testo: Ciao a tutti gli arrampicatori d'italia,venite
ad arrampicare a Camaiore che c'e le vie piu belle d'Italia,complimenti per
l'iniziativa.Ciao
09-03-2000 da Toscoclimb
testo: in risposta a Giorgio Prosperini,
se saprai qualcosa in proposito faccelo sapere in modo tale che i dati verranno
messi sul sito, grazie.
09-03-2000 da Andrea Andreozzi
testo: Un augurio di buon successo per
questa nuova iniziativa di Toscoclimb.
Andrea e Luca
08-03-2000 da Giorgio Prosperini
testo: Chi
conosce la palestra di roccia indicata poco prima di arrivare a Campocatino
al bivio per Gorfigliano? Accesso, gradi, numero di vie, etc
Grazie anticipatamente
Giorgio