Leggete cio' che ha scritto un mio carissimo amico, Luigi Colo' e tenete conto comunque che l'allenamento nell'arrampicata, come in molti altri sport, non e' soltanto fisico ma basato su altri fattori, esperienza, memoria e progressione mentale.

ALLENAMENTO IN ARRAMPICATA SPORTIVA

L'allenamento è "L'insieme strutturato delle forme di intervento diretto al miglioramento dei fattori che influiscono sulla prestazione, ai fini di ottenere il rendimento più elevato o comunque  un aumento di rendimento" (Trucchi, Vatta, Odasso, 1989)

Le capacità motorie sono quei fattori il cui miglioramento porta ad un aumento della capacità di prestazione. Le capacità motorie vengono classificate in:

1. CAPACITÀ CONDIZIONALI: forza, resistenza, velocità trovano limite nel livello delle riserve energetiche dell'individuo.
2. CAPACITÀ COORDINATIVE: permettono di realizzare il movimento che abbiamo nella nostra mente.

3. ALTRE CAPACITÀ: possono essere, per esempio, le capacità psichiche, ma anche la capacità di allungamento, in quanto insieme di fattori fisici e psichici.

Perchè l'allenamento porti benefici effettivi si deve rispettare alcuni principi fondamentali:

1. CONTINUITÀ: è bene che non ci siano lunghi periodi di interruzione durante tutto l'anno.
2. GRADUALITÀ E PROGRESSIVITÀ.

3. MULTILATERALITÀ O POLIVALENZA: non accanitevi unicamente sul trave ma tenete presenti anche gli altri fattori e cercate di migliorare anche le altre capacità.

4. SPECIFICITÀ: l'allenamento deve essere specializzato e specifico per la nostra attività.

5. CONSAPEVOLEZZA.

6. INDIVIDUALIZZAZIONE.

PROGRAMMAZIONE DELL'ALLENAMENTO
L'allenamento può essere suddiviso in tre periodi:

1. PREPARAZIONE: a sua volta è diviso in 2 tappe; la prima che prevede una gran quantità di lavoro con intensità non elevata e con esercizi poco specifici (vie di più tiri; pesi e corsa per migliorare la capacità aerobica e tenere il peso sotto controllo); la seconda, detta SPECIALE, in cui aumenta l'intensità del lavoro e la sua specificità (trave e tiri lavorati).

2. PERIODO AGONISTICO: cala notevolmente il volume di lavoro e le esercitazioni si fanno specifiche (trave e arrampicata a vista).

3. PERIODO DI TRANSIZIONE: tra la fine di una stagione agonistica e l'inizio della successiva. È un periodo di riposo attivo e non dovrebbe superare le tre settimane.

CAPACITÀ DI FORZA
Una prima classificazione di forza è:

1. forza statica: quando non si ha movimento dei capi articolari.
2. forza dinamica: quando si ha movimento. La forza dinamica può essere forza superante (quando l'applicazione di forza supera la resistenza da vincere) e forza cedente.

Se invece prendo in considerazione il modo in cui la forza si manifesta posso distinguere:

1. forza massima: la massima espressione di forza che il sistema neuromuscolare esprime in un unica contrazione.
2. forza veloce: la capacità di vincere delle resistenze con la massima velocità di contrazione.

3. forza resistente: capacità di vincere resistenze di entità media o relativamente elevate per il maggior numero di volte possibili.

4. forza speciale: capacità di erogare forza in un particolare movimento complesso.

MECCANISMI DELLA FORZA
La capacità di sviluppare forza dipendono da almeno 3 diversi fattori:

1. FATTORI STRUTTURALI: (diametro traverso del muscolo e tipo di fibre muscolari che lo compongono: fibre bianche, fibre rosse, fibre intermedie)
2. FATTORI NERVOSI: a) capacità di reclutamento delle fibre; b) coordinazione neuromuscolare.

3. STIRAMENTO, che comprende una componente miotattica e l'elasticità muscolare.

RISCALDAMENTO
È essenziale praticare il riscaldamento prima di iniziare  una qualsiasi attività sportiva. Perchè il riscaldamento sia efficace è necessario impiegare almeno il 50% della muscolatura globale per sollecitare anche gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio.
EFFETTI DEL RISCALDAMENTO
1) Attivazione della funzionalità muscolare con aumento della  temperatura interna. Conseguenze dirette sono quindi: 2) Attivazione degli apparati respiratorio e circolatorio per raggiungere regimi prossimi a quelli ottimali di ossigeno assorbito dai muscoli.

3) Sollecitazione del sistema nervoso centrale e periferico con conseguente:

NORME DI RISCALDAMENTO
Si distinguono un riscaldamento pre-gara ed uno pre-allenamento. In generale il riscaldamento deve essere: Nella seconda parte il riscaldamento deve prevedere esercizi di mobilità articolare ed estensibilità. Non deve avere durata eccessiva e non devono esserci fasi anaerobe-lattacide.

Il riscaldamento pre-allenamento è più lungo ed intenso, ha componente allenante secondaria e può essere leggermente affaticante. Il riscaldamento pre-gara prevede una componente muscolare generale ed una componente specialistica e tecnica, non deve essere affaticante, nemmeno dal punto di vista psicologico e non deve prevedere fasi anaerobiche-lattacide.

LE CAPACITÀ COORDINATIVE
Le capacità coordinative si basano sull'assunzione e l'elaborazione delle informazioni provenienti dall'ambiente esterno o create dal nostro movimento e sulla possibilità da parte degli analizzatori (tattile, visivo, vestibolare, acustico e cinestetico) di controllare l'esecuzione del movimento stesso. Le c.c. sono:

1. Capacità di combinazione e di accoppiamento dei movimenti (collega la coordinazione segmentaria degli arti inferiori e superiori). Es. "caricare un piede e muovere un braccio".

2. Capacità di orientamento spazio-temporale (modifica la posizione ed il movimento del corpo nello spazio e nel tempo in riferimento ad un campo d'azione ben definito). Es."ho una esatta idea della mia posizione rispetto alla sequenza degli appoggi e degli appigli".

3. Capacità di differenziazione cinestetica (per realizzare in modo finemente differenziato i parametri dinamici, temporali e spaziali del movimento sulla base di percezioni dettagliate del tempo, dello spazio e delle forze applicate. Es. "dare la giusta forza su un appiglio".

4. Capacità di equilibrio statico e dinamico (per recuperare l'equilibrio anche dopo ampi spostamenti e sollecitazioni).

5. Capacità di reazione semplice e complessa (per reagire a stimoli particolari rispondendo ad un segnale con azioni motorie adeguate). Es. "capacità di lettura immediata della sequenza dei movimenti".

6. Capacità di trasformazione del movimento (per adattare il proprio programma motorio in base ad improvvisi mutamenti della situazione che richiedono una interruzione del movimento programmato e la prosecuzione con altri schemi motori) Es."volo".

7. Capacità di ritmizzazione (permette di organizzare gli impegni muscolari secondo un ordine cronologico).

ALLENAMENTO DELLA FORZA
L'allenamento può essere effettuato con diversi regimi di contrazione e con diversi metodi.

I principali regimi di contrazione sono:

1..DINAMICO (Concentrico, eccentrico, pliometrico)
2..STATICO o ISOMETRICO

1) REGIME DINAMICO CONCENTRICO:

CARICHI MASSIMI ripetizioni   da 1 a 3 (forza massimale) serie   da  4 a 7 recupero  più di 5 minuti (max. 7).

CARICHI RIPETUTI ripetizioni  da 5 a 7 (forza resistenza)  serie da 6 a 10  recupero  5 minuti. CARICHI DINAMICI:ripetizioni  da 6 a 15 (forza veloce)   serie    da 10 a 30  recupero  3 minuti 2) REGIME STATICO o ISOMETRICO (ad es. bloccaggi o sospensioni al trave) Si utilizza un sovraccarico molto alto che permette di mantenere il bloccaggio al massimo 4 - 5 secondi. Localizzare almeno 3 angoli di lavoro (in genere a 90 gradi, 120 e bloccaggio chiuso). Citiamo anche altri 2 regimi, ma sconsigliamo di utilizzarli perchè sono molto traumatizzanti:
REGIME DINAMICO ECCENTRICO.
Si utilizzano sovraccarichi superiori al massimale ai quali si tenta di opporre la massima resistenza.
REGIME DINAMICO PLIOMETRICO.

Sono i "salti in basso", ossia il passaggio da un appiglio superiore ad uno inferiore nel trave. (Fare molta attenzione ai traumi). L'allenamento ideale sarebbe alternare diversi regimi di contrazione sia in tutto il ciclo di allenamento che nella seduta stessa e pure combinando ripetizioni a diverso regime di contrazione nella serie stessa.

Luigi Colo' (arrampicatore, chiodatore, allenatore, istruttore, I.A.L., tracciatore, giudice internazionale, fondatore di molte società sportive, ispettore tecnico, rivoluzionario, ecc., ecc.,)