| Avvicinamento: ci sono due possibilità, dalla maestà del Tribbio, raggiungere la ferrata del sumbra e scenderla fino alla foce. Lasciare il sentiero principale in direzione delle marmitte dei giganti fino a raggiungere una valle con due grossi faggi. Raggiungere le placche alla base della parete sul lato W del canale che separa dai faggi. Risalire il ripido zoccolo situato sulla dx orografica del canale per circa 150 m fino alla base di una evidente placconata di calcare grigio.
Tempo di percorrenza circa 3 ore dalla maestà del tribbio. L'uscita dalla via riporta sulla cresta sommitale del monte sumbra dacui si riprende il sentiero per la maestà del tribbio (1 ora).
Alternativamente si può salire alla base della parete seguendo la cresta sulla sx orografica delle marmitte dei giganti e lasciare la cresta quando diventa ripida per traversare su paleo fino alle pareti del sumbra, attraversare due crestine fino alla vallata principale con i due faggi e da lì risalire lo zoccolo che porta all'attacco della via. 
Stampa o scarica con tasto dx del mouse (pic. arch Marini/Farolfi)
Via salita completamente dal basso in più giorni nell'arco di due anni, senza l'ausilio di corde fisse e ricognizioni dall'alto, è attrezzata con chiodi e spit da 8 mm, in via sono rimasti tutti gli spit ed i chiodi utilizzati, tutte le soste fino a L10 sono attrezzate per la calata in doppia, le ultime quattro soste sono attrezzate con due spit o uno spit e un chiodo ma non ci sono anelli di calata, le doppie lungo gli ultimi tre tiri possono presentare qualche rischio per la qualità della roccia. Non è chiaramente una via sportiva e la chiodatura sicuramente scontenterà tutti: chi cammina sul 7a, anche di paleo, forse la troverà eccessiva e chi lotta col 6b la troverà ugualmente eccessiva ma per il motivo opposto. In realtà non abbiamo chiodato pensando ai ripetitori ma soltanto in base alla nostra sicurezza ed al nostro scarso grado. Comunque per una ripetizione si consiglia l'utilizzo di corde da 60 m, qualche friend, ma soprattutto il martello e qualche chiodo a lama. Nella lunghezza L12 i due chiodi utilizzati sono stati rimossi e risulta interamente da proteggere.
1 - Salire la placcha di roccia entusiasmante diritti sotto una evidente rigola fino a quando non finisce. traversare a sx, con equilibrio ed aderenza, circa 5 m e poi diritti fino alla sosta su piccole tacche - 6b (40 m)
2 - Passare sopra il cespuglio verso dx e portarsi in una fessura, seguirla fino alla fine. spostarsi 1 m a dx e salire la placca fino al diedro. Seguire il diedro un paio di m e montare sul lato dx. Dritti fino quasi al limite dell'erba per poi spostarsi a dx circa 3 m e uscire su pendio più facile raggiungendo la sosta - V (45 m)
3 - Dalla sosta salire obliquando a sx fino alla base di un piccolo diedrino, salirlo pochi m e lasciarlo traversando a sx fino ad un ch. poi dritti e quando la parete abbatte obliquare a sx fino a trovare la sosta - IV (55 m)
4 - Diritti per facile pendio fino alla sosta sotto un salto di ottima roccia. - II (50 m)
5 - Forzare la placchetta verticale di stupendo calcare sopra la sosta, risalire le facili placche e raggiungere obliquando a sx la sosta sotto una placca - 6a 1pass. III (50 m)
6 - Seguire la base della placca traversando a sx fino a rimontare sopra un pilastrino - IV (30 m)
7 - Spostarsi a sx e salire un muretto verticale con grossi appigli non tutti stabili, slaire una placchetta di roccia friabile e spostarsi a sx sotto un tettino di ottima roccia. Forzare il tettino sulla sx, salire diritti fino ad una placca verticale e vincerla con passo atletico spostandosi sulla dx per raggiungere una cengetta dove si trova la sosta - 6b - (40 m)
8 - Salire la placca dritti e alla fine spostarsi sulla sx fino a raggiungere una fessura che si sale fino alla sua sommità, alla fine della fessura ci sono due ch da usare per raggiungere la sosta (con molta delicatezza ...) - A1 (35 m)
9 - Traversare a dx seguendo la linea di un'esile cengetta per raggiungere la base di un diedro che si sale con arrampicata atletica e continua fino alla sommità di un pilastrino dove si sosta - 6c/6bA1 (45 m)
10 - Rientrare nel diedro e salirlo usando il lato dx fin dove non si allarga, rggiungere una cengia e traversare a sx fino alla base di un pilastrino sopra il quale è situata la sosta - 6a+ (35 m)
11 - Salire la placca sopra la sosta e traversare verso sx con passo delicato fino a raggiungere la base di una placchetta di roccia infida, salirla precariamente e raggiungere la base del grande diedro che solca la parte sommitale della parete - 6a+/A1 (35 m)
12 - Entrare nel camino sulla dx della sosta e salirlo su splendida roccia fino a quando si apre su un pendio di paleo verticale instrabile, salirlo portandosi alla sx della grotta e montare sul primo risalto dove si trova la sosta - V- (35 m)
13 - Alzarsi faticosamente dalla sosta e traversare a dx fino a raggiungere una cengia. Seguirla con traverso delicato ed esposto fino a rientrare nel diedro principale sopra la grotta - 6b (18 m)
14 - Salire l'orrido diedro umido e muschioso per circa 20 m fino a quando non consente di uscire sulla sx (spit), traversare a sx fino alla base di un canale di paleo verticale, salirlo per 10 m circa e quando è possibile riportarsi sulla roccia a dx, salire gli ultimi risalti e per facili roccette e paleo raggiumgere la cresta. - V- (60 m) Discesa: l’ultimo tiro porta sul sentiero della cresta del Sumbra. Per rientrare alla maestà del Tribbio prenderlo verso dx e seguirlo. Per ridiscendere alla base delle marmitte prendere verso la cima del Sumbra (sx) scendere la ferrata e seguire le marmitte (almeno 4 calate in doppia) fino alla strada fra Castelnuovo ed Arni. |
