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Falesia Montana Penna di Lucchio
Argomento: Vie e Multipitch Data: 21/11/2005

FALESIA MONTANA PENNA DI LUCCHIO (di Roberto Zaccherelli)

Salve gente, vi scrivo dalla Montagna Pistoiese. Anche se non ho mai partecipato attivamente ai vari forum o mailing list, ho seguito abbastanza i vari temi e le discussioni relative. Posso solo dire che avere la possibilità di esprimersi è sempre una bella cosa, visto i tempi che corrono. Soprattutto quando con una passione come la nostra, si cerca il perno dove far girare tutta una serie di valori, (...)



siano essi esistenziali, etici o semplicemente ludici; così da farci sentire vivi.
Guardando verso sud ovest dal paese di Smarcello Pse, è impossibile non essere colpiti dalla bellezza nel vedere il gruppo Penna di Lucchio e Memoriante. La così detta svizzera Pesciatina. Così nell’osservarla decisi di vedere che tipo di roccia e se c’era qualcosa da scalare. Mi resi subito conto che nell’attuale settore Penna, di buono ce ne stava parecchio e preso dall’entusiasmo; iniziai a cercare gente che mi potesse aiutare. Fu così che nel 2001 con un amico Rossano C: Aprimmo il primo itinerario che si rivelò un 5c sui 25mt, ( Grattacapre) quasi tutto sulle concrezioni di selce nera che contraddistinguono la falesia rendendovi l’arrampicata assai particolare..


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Poi più niente per 3 anni, a parte delle visite sporadiche, fino al 2004 anno in cui sono riuscito a trascinarvi il mio amico Gianluca Cecchi che nonostante le perplessità, da buon  alpinista è riuscito ad appassionarsi al luogo. Ed a  trasferire parte della sua passione per le vie di montagna nella pratica più sportiva diventando così il compagno instancabile nell’apertura di tante nuove vie.  
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Siamo a 1176mt di quota alla “Penna di Lucchio” e giungendo da Croce a Veglia nell’avvicinamento all’intaglio con la via normale, il panorama spazia dalle Apuane, ai pratoni sommitali del Nona all' inconfondibile punta del Pisanino; alle pareti di Prato Fiorito e Cocciglia, su fino ad un primo piano sul “Balzo Nero.” La roccia  appare in banchi lavorati dall’acqua con lame a volte intasate da terriccio e paleo, questo nelle placche più appoggiate e più facili; dove ad oggi corrono due itinerari.  Il potenziale è ancora alto per nuovi itinerari ed a parte il settore Fantasy più colonizzato dal paleo ed arbusti,  il lavoro di sgaggio è normale ad ogni nuovo tracciato. Per accedere al settore Murokarak, c’è da arrampicare per facile ma insidiosa via II e III grado a sn di Gnamo gl’è buio oppure calarsi dall’alto su catene e maillon. Si arriva così su di una cengia erbosa che separa il settore dal sottostante settore Fantasy.

La roccia della Falesia è così composta:

La roccia è perlopiù da buona ad ottima con forte presenza di concrezioni di selce, su placche sia appoggiate sia verticali che leggermente in strapiombo. Questa la classificazione geologica: leggi mac e csv.

Mac- Calcilutiti biancastre e grigio chiare in banchi e strati con liste e noduli di selce grigio chiara.
Spessore fino a 400mt.
TITONICO SUPERIORE – NEOCOMIANO p.p.

Calcare Selcifero della Val di Lima
csV- Calcilutiti e calcareniti grigio-scure in strati e banchi con liste e noduli di selce nera.
Spessore fino a 300mt.
 BAIOCIANO p.p. BATONIANO MEDIO

La parete guarda ad est, è necessaria la corda da 70mt, max. 15 rinvii e il casco, la copertura di rete è buona. La chiodatura è tutta a piastrine acciaio e fix da 10mm catene per moulinette. Ma come il solito è necessario la dovuta esperienza nel praticare l'arrampicata, e nel frequentare la montagna. Gli apritori non si riterranno responsabili per eventuali incidenti che potrebbero verificarsi nella pratica sportiva.
Gli itinerari nel particolare:
Settore “Totem” n° 3 vie su placca verticale strapiombante, buchi tacche e reglette, calcare grigio senza selce altezza 12mt chiodatura da rivedere, un po’ datata, chiodatori sconosciuti anni 80.
1) I soliti ignoti              6 a +
2) L’Equilibrista            6 b +
3) Il Masso staccato    6 b +

Le tre vie non avevano nessun nome alla base, mi è venuto spontaneo  nominarle come sopra. Se gli apritori si fanno vivi potranno darci i nomi da loro scelti.
Settore “Ecole
1) Farfalla Nera  20mt   5a 
via di placca appoggiata per 15mt più verticale gli ultimi 5. Buona per iniziare da primi, su buone prese con l'ultimo tratto più "d'attenzione":  Poi con la corda dall’alto, in sicurezza variare su altre 2 linee non attrezzate per le particolarità della roccia.
Settore “Murokarak”
n° 1 via su placca verticale in strapiombo, calcare grigio senza affioramenti di selce, delimitato da una cengia erbosa che lo divide dal sottostante settore Fantasy. Accesso da via normale o dall’alto con calate attrezzate. Settore in via di sviluppo con potenziale discreto.
1) Nirvana 6 b +   25mt 
Settore “Fantasy” la placca più abbordabile per la possibilità di vie facili, calcare grigio bianco con affioramenti noduli formi di selce nera per lo più orizzontali e nella parte più bassa. Arrampicata di movimento con fessure nette sia verticali che orizzontali buchi e lame. 2 itinerari presenti possibilità discreta di sviluppo.
1) “Gnamo gl’è buio” 5 b +  30mt
2) “Sentieri verticali”  5 b +  30mt

Le due linee corrono parallele, ideali per iniziare a tirare da primi, mai banali  gli ultimi metri più delicati.
Settore la “Penna” è il settore più interessante, offre un calcare grigio che in vari punti è contraddistinto da una presenza massiccia di concrezioni di selce nera, dalla morfologia varia tipo, liste, noduli, manigliette varie, ed escrescenze dalle forme più insolite. Un’arrampicata particolare, ed insolita, data dalla presenza di una moltitudine di piccole prese, tutte da vivere in diretta.
Sono presenti ad oggi  9 linee  di cui 5 di più lunghezze. Possibilità medie per nuove apertura.
1)  Peter Pan                                         4c  15mt  
2) Grattacapre                                       5c+  25mt       
3) “Penna libero tutti”                           6a+/6a  55mt  
4) “L’ultimo ballo”                                 6b+  32mt  
5) “Provaci Zac”                                     6b  25mt  
6) “Federman”                                       6a+  22mt  
7) “Maneggiare con cura                     6c+  25mt 
8) “ Chi un’ha testa abbia gambe     6a  34mt 
9) “Il Gufo”                                              6b/6b+  55mt 
10) “Magic John”                                   6b+c  34mt  
11) “Gemma”                                        6a+b  32mt 
12) "Cecco Toccami"                           6b, 34mt
13) “ Chiodo Rosso”                             6c/6a+/5c 80mt   apritori Livornesi
14) “ Oioia”                                             6b+/6b/6c+ 90mt
15) “ Emergency”                                  5c+/6b /7a 85mt
16) “ Non te regghe più                       ”Variante a dx dopo il 1° tiro di Emergency 30 mt max 6c Bellissimo tiro esposto e di non facile intuizione su roccia splendida.
P.S. La numerazione è da intendersi da sn a dx guardando la parete.
Desidero ringraziare in particolare Federico Orlandini toccato dalla magia verticale, che ha portato con i suoi 18 anni energia e dedizione, aiutando me e Gianluca in questa avventura. Ancora grazie a    Alessandro Bernardini, Romano Paoleschi, Giorgio Cotelli. Tutte le spese per attrezzare gli itinerari sono state sostenute da Gianluca, Roberto, Alessandro, Federico.

                                                      AVVICINAMENTO

Le possibilità di avvicinamento alla Penna di Lucchio sono diverse, trovandosi a ridosso della dorsale  Valdinievole svizzera Pesciatina a sud si può raggiungere direttamente da Pescia uscita Chiesina Uzzanese dell’A11.Da Pescia prendere direzione Pontito, poi per Croce a Veglia 1km di sterrato si giunge  in vista dei pali gialli del gasdotto, fino ad arrivare ad una recinzione tipo box a rete, sempre del gas di fronte a questa, si vedrà la parete sud della Penna contraddistinta dai suoi canali erbosi che intersecati dalle rocce la fanno sembrare a fette. Davanti dicevo, degrada una foresta di faggi che porta per tracce al canale di scolo delle acque piovane sotto la sud; da li salendo in obliquo seguire gli ometti e le tracce, si incontrano il primo settore e via via gli altri, 15 minuti all’ultimo. (In linea con la deviazione il comune ha posto un cartello con scritto “Via di Croce a Veglia”)
Un altro accesso possibile sia da Pistoia che da Lucca è raggiungere il bivio per l’abitato di Lucchio  sulla statale del Brennero proseguire per Zato e da qui si decide se avvicinarsi a piedi oltrepassando il borgo per prendere sentiero CAI proveniente da Lucchio che salendo a sinistra porta in 30 min. al canale di scolo acque sopra nominato. Oppure con un automezzo un po’ rialzato proseguire in direzione Croce a veglia ed in 3+1 km di sterrato si ricongiunge  con il gasdotto. 
La falesia è spiccatamente montana i suoi paesaggi ricordano un bel po’ le Apuane. Vale sicuramente di essere visitata, e chissà che anche i grimpeur che disdegnano gli avvicinamenti più croccanti, non si affezionino alla Penna di Lucchio.Per la sua favorevole posizione la falesia è frequentabile quasi tutto l’anno, esclusi i periodi più rigidi, anche dopo copiose piogge le pareti asciugano velocemente lasciando pochi ed isolati colatoi. Vivere ed  arrampicare in ambiente è sempre una scoperta, ricordiamoci di rispettare l’habitat preservandolo senza lasciare segni inutili del nostro passaggio. Ciao a tutti e buone arrampicate, >Roberto. Zaccherelli.

P.S. Ci sono settori che hanno buone potenzialità di sviluppo, invitiamo eventuali nuovi apritori a contattarci sul mio sito. In particolare ci sono zone ancora vergini e inesplorate dove sicuramente è possibile aprire vie aliene e non, siamo felici di condividere nuovi rapporti per un fine comune. L’importante è non fare delle cose assurde nel rispetto di una serie di valori, che in particolare non snaturino le caratteristiche del luogo e della roccia.


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