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Osteopatia, Lezione n.2, Problemi alla Cervicale
Argomento: Prevenzione e Salute Data: 16/5/2012


Cervicale
   OSTEOPATIA, lezione numero DUE: questa volta parleremo di PROBLEMI ALLA CERVICALE.
Questo è il Secondo Capitolo,  dedicato a tutti gli arrampicatori e sportivi (ma soprattutto a chi non credeva nella lezione n.2, sic! ndr.) a cura di Edo Bendinelli, fortissimo arrampicatore toscano e osteopata e fisioterapista del 2 volte Campione del Mondo di F1 Fernando Alonso.
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 Problemi alla cervicale... cosa sono?
Chi non ha mai avuto qualche fastidio proveniente dalla cervicale?!?

Arrampicando, facendo sicura al proprio compagno, andando in bici, ... premetto che non sara' certo questo il contesto giusto per una descrizione approfondita sugli innumerevoli problemi e cause legati a questa zona, pero' alcuni cenni sono doverosi e cercherò di elencarli tutti.
La parte cervicale  e' una struttura molto complessa.
E' la parte piu' mobile della colonna vertebrale, è una curva secondaria, sostiene la testa e compensa meccanicamente la parte sacrale e asseconda la zona lombare; è composta da sette vertebre come potrete notare dalla foto sottostante:



Possiamo definire la cervicale come una lordosi, cioè una curva concava; inizia subito sotto l'osso occipitale del cranio con due vertebre di forma molto particolare l'atlante e l'epistrofeo, atte a permettere i movimenti di rotazione e inclinazione della testa. Le altre cinque vertebre amplificano questi movimenti oltre a dissipare il peso della testa e ad ammortizzare eventuali sollecitazioni meccaniche provenienti sia dal basso che dall'alto (queste sono le funzioni dellle lordosi).
La cervicale è contornata da numerosissime strutture nervose e vascolari, da numerosissimi muscoli ancora numerosissime connessioni connettivali ... ma veniamo al nostro problema, o meglio ai problemi che possono derivare da una struttura così complessa, vediamo di elencare i più importanti:
  • un semplice fastidio, con senso di pesantezza e leggera difficoltà nel movimento
  • un dolore puntiforme che impone il mantenimento di un unica posizione della testa
  • una sensazione di "ruggine" nel movimento, magari accompagnata da formicolii che si irradiano fino alle dita delle mani
  • una vera e propria cervico brachialgia
Questi sono alcuni dei sintomi legati a "disfunzioni" della fisiologia della zona cervicale. Con questo concetto intendo dire un alterato rapporto fra stimolo stressante (di vario genere) e la capacita di smaltirlo, dissiparlo.

Per capire il perche' e' necessario considerare alcuni aspetti:
- la perfezione (nel nostro corpo tutte le nostre strutture ossee ed organiche sono strutture che si avvicinano alla perfezione) spesso si associa a delicatezza!
Questo vale anche per la cervicale. La sua straordinaria quantità e qualità di movimenti che permette vanno a scapito di una grande solidità.



Aggiungiamo anche che questa struttura:
  • non è concepita per mantenere una stessa posizione per lungo tempo, soprattutto se in eccessiva estensione (tipo guardare in alto durante una sicura o stare a testa alta durante una gita in bici)
Quindi, un carico eccessivo dei muscoli propri del collo e di quelli che raggiungono le spalle e la testa possono alterare la dinamica vertebrale con conseguente irritazione di una o più radici nervose, quindi determinare quelle fastidiose parestesie alle braccia o alle dita.
Nei casi più gravi, più aggressivi generare una vera ernia del disco, quindi la comparsa di sintomi neurologici di maggiore entità.
Anche una semplice fissazione vertebrale e conseguente messa in spasmo di un muscolo proprio di quella zona puo' dare origine al tipico "torcicollo"!

MA in tutto questo l'Osteopata ha varie risorse per intervenire?
Naturalmente ma innanzitutto, prima di recarvi dall'Osteopata ... sopratutto quando i segni clinici appaiono importanti o non coerenti, e' fondamentale un'indagine clinica con le varie metodiche diagnostiche (radiografia, risonanza, ecc), come anche una visita specialistica, ortopedica o neurologica.
Dopo ciò, quindi, una volta esclusa una importante alterazione/patologia medica, andremo a ricercare le cause e la catena disfunzinale che genera questo stato di cose, ricercando l'equilibrio fra le varie strutture collegate alla cervicale. (con l'Osteopatia si cerca di risistemare sempre l'equilibrio naturale all'interno delle nostre strutture).
Nel nostro caso importante è la valutazione della parte anteriore, viscerale del collo, la mandibola, lo sterno, il mediastino fino al diaframma respiratorio. Naturalmente lo è anche (importante) lo stato delle vertebre e le tensioni muscolari, del collo e di tutto l'arto superiore.
Infine, cercare di correggere l'atteggiamento postulare che praticamente sempre viene in parte alterato, dall'arrampicata prima (o da qualsiasi sforzo fisico) e dal dolore dopo.

Importante per lo sportivo, che semplicemente vuole consigli per prevenire questo genere di problemi, sara' seguire alcune raccomandazioni che posso riassumere in due aspetti fondamentali:
  • rinforzare la muscolatura del collo e tenere sempre in cingolo scapolo omerale, ben mobile
  • evitare di mantenere il collo in estensione per troppo tempo, per questo può risultare molto utile l'utilizzo degli occhiali a proiezione verticale, già per fortuna abbastanza diffusi, anche se non da noi..


Altro punto importante(!) è
- tenere nella propria rubrica telefonica il numero di un osteopata di fiducia e
- perdere un po' di tempo per fare dello stretching globale della catena muscolare posteriore
prima e dopo la nostra attività fisica.
Beh! altro fattore valido è scegliere anche un compagno/a che sia contento solo di assicurarvi, concedendogli un tranquillo riposo tra una via e l'altra.



Alla prossima!
Edo Bendinelli
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tOSCOCLIMB e Edo Bendinelli
La rubrica Osteopatia di tOSCOCLIMB a cura di Edo Bendinelli

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