Monte Nona Via Il fantasma del Nona
Argomento: Vie e Multipitch Data: 26/3/2009
| Monte Nona - Via Il Fantasma del Nona (7b/6b+obb) 300 m., Leonardo Betti e Andrea Poli Aperta dal basso tranne gli ultimi 2 tiri (attrezzati dall’alto per problemi di tempo, nota degli apritori). Iniziata nel 2002 con l’apertura parziale del primo tiro, ripresa poi nel 2006/2007 e finita nel maggio 2008. La via percorre la parete nel suo centro per tutta la sua massima lunghezza su buona roccia, con finale aereo. Interamente attrezzata a fix 10mm.; segue la relazione>>
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Il Fantasma del Nona Leonardo Betti – Andrea Poli Sviluppo: 300 m - Difficoltà: 7b/6b+obbl. Materiale necessario: 2 corde 50m + 16 rinvii + cordini per soste Chiodatura: fix 10 mm
Avvicinamento: dal rifugio Forte dei Marmi raggiungere l’evidente parete del Nona, la via parte da un terrazzino 5/6metri a sx della via Licia (via storica d’artificiale).
“Il Fantasma del Nona”
| L1: Raggiunto il terrazzino da dove attacca la via seguire gli spit (un pò lontani nella prima parte) che dopo un primo tratto frastagliato portano ad aggirare un tetto sulla sx e a seguire poi una fessura cieca fino in sosta(scomoda). 30m 7a+ L2: Un primo passo duro porta a rimontare in una piccola nicchia, per poi raggiungere una grossa fessura obliqua, oltrepassarla e seguire una placca mossa con buchi netti, fino ad aggirare, da sx, un diedro un po’ marcio e a rimontare sul terrazzino sovrastante il diedro (sosta). N.B.=Si consiglia di seguire il terrazzino in discesa fino a sostare su due fix con piastrine artigianali (via”Licia”). Poichè da qui la via prosegue per circa 20m sulla via “Licia” fino a rientrare in via. 30m 7a L3: dalla sosta della via “Licia” proseguire arrampicando su di una una placca molto lavorata, seguendo l’evidente fila di chiodi . Arrivati alla terza piastrina artigianale, individuare gli spit sulla sinistra e seguirli, in traverso, fino in sosta. Attenzione roccia non sempre buona. 30m A1/6b o 7b/7b+.
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zoOM ++ - nella foto: il M.te Procinto di fronte al M.te Nona | L4: si riparte in traverso su splendida roccia, molto abrasiva, per poi salire più verticalmente su buchi tacche e fessure fino a rimontare su un piccolo terrazzino. (sosta) 30m 7a L5: Da qui per placche intervallate da piccole cengie, e con il superamento di un piccolo strapiombo finale, portarsi fin sopra la grande cengia (sosta). 25m 6c+ N.B: la cengia è in comune con la via ”Sucai-Genova” (vecchia via di artificiale). L6: percorrere la cengia verso dx passando sotto un alberello, e seguirla per tutta la sua lunghezza fino in sosta. 45m 5a L7: si riparte in traverso (attenzione alcuni blocchi instabili) arrampicando sul filo del vuoto, per poi affrontare uno strapiombo a piccole prese (da liberare) fino in sosta. 30m 6b/Ao aereo L8: da qui si continua arrampicando su di una placca intervallata da grosse prese tutte da guadagnare, per poi aggirare sulla dx un grande strapiombo con uscita obbligatoria, e finendo col rimontare su una grande cengia(sosta). 35m 6c/Ao aereo L9: salire la splendida placca finale percorsa da gocce e fessure fino alla vetta. 35m 6c
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"Buona scalata a tutti !!!", Leonardo Betti x tOSCOCLIMB
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