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Rage Against the Machine: Stadio Braglia, Modena, 14 Giugno
Argomento: Live! Data: 15/6/2008

Zac de la RochaSapevo che non avrei dovuto perdermeli , ma ciò a cui abbiamo assistito ieri sera allo Stadio Braglia di Modena è andato ben oltre ogni più rosea aspettativa!
Il pomeriggio inizia alle 17 con i nostrani Linea 77 (onesti e convinti) a cui seguono Gallows da Londra (mosci e melensi, so sorry blokes :-( ) nonostante le doppie chitarre, i ritmi serrati e la cover Nervous Breakdown dei Black Flag.



Lo stadio Braglia è un'ottima soluzione per un concerto come quello a cui stiamo per assistere: abbastanza grande da ospitare 20mila persone per il ritorno in Italia dei Rage, ma sufficientemente piccolo per consentire un'ottima visuale anche dalla tribuna coperta laterale.
Il campo si riempie entro breve ed alle 10 in punto nel buio totale inizia un'inquietante suono di sirene modello bombardamento in corso. Quando una luce spot si accende i 4 RATM appaiono come vedete qui di seguito!


Una tenuta tristemente nota, no? Zac - figlio di un campesino emigrato negli States - e Tom Morello - di origini keniote, nonostante il cognome, laureato ad Harvard i Scienze Politiche - non intendono fare sconti alla Madre America e tutti noi sappiamo che l'attacco sarà frontale.
La luce torna a spegnersi e inizia un feedback di chitarra che ci trascina in Bombtrack, l'apertura del concerto: 20mila balliamo tutti assieme, all'unisono, scandendo quelle che non sono solo lyrics ma motti scolpiti nella nostra mente.
Uno dopo l'altro in un crescendo biblico si susseguono Testify, Bulls on Parade, Bullet in the Head, Know Your Enemy, Guerilla Radio, Renegades of Funk, Sleep Now in the Fire, Freedom, mentre la cover storica Kick out the Jams degli MC5 stasera non viene eseguita.
A Morello va il grande merito di non essere solo un grande chitarrista, ma di esserlo in modo assolutamente originale ed irripetibile! Mescola effetti scratch, hard rock, metal e hardcore in modo incredibilmente lucido ed impeccabile. Magari ero troppo esaltato da ciò che mi accadeva attorno, ma secondo me non ha sbagliato una singola entrata. E guardate che non è facile farlo mentre si volteggia e si salta in aria.
Ma anche Brad Wilk alla batteria e Tim Commerford al basso sono stupendi: il drumming è semplice ma possente, il basso potente e devastante. E Zak? La sua ENORMITA' come personaggio sta nel fatto che se fosse sceso in mezzo alla folla pogante nessuno probabilmente lo avrebbe notato. Camicia rossa, pantaloni di tela marroni, capelli regolari... ed eppure è uno dei frontman più potenti che si siano mai visti! Eppure canta in stile rap, senza soste ed a squarciagola per 2 ore ed è instancabile... eppure con solo il primo CD assieme alla sua band ha vinto 4 dischi di platino. Ma in lui l'importanza di essere se stessi ed il messaggio che la band deve trasmettere sono più importanti di tutto il resto.
Con una breve sosta di circa 30-45 secondi fra un brano ed un altro si arriva all'ultimo in scaletta dove Zak pronuncia a nome della band un j'accuse all'amministrazione Bush, definendo W un criminale di guerra responsabile della morte di migliaia di persone, nonchè un ciarlatano che ha giurato il falso di fronte al Congresso e che quindi sarebbe dovuto essere processato....
Ed ovviemente il bis non poteva che essere Killing (vedi oltre) ed è l'apoteosi. I quattro quindi depongono chitarre e bacchette e rimangono abbracciati tutti assieme al centro del palco. E' il momento più toccante: una standing ovation (e chi si era mai seduto?) che dura cinque minuti. Con i brividi che mi attraversano tutto il corpo penso "Sono tornati, sono tornati!!" e ripenso anche che quando smisi di suonare nella mia band storica e per un paio di anni decisi di NON ascoltare alcun tipo di musica, mi imbattei ani dopo in un video su MTV dei Rage e pensai: "ecco: se dovessi rincominciare a suonare ecco COSA suonerei! Questi ragazzi hanno rincominciato da dove noi avevamo terminato!"
Potete anche non crederci, ma questo è quello che scrissi per mail ai "Rage Against The Machine"....

Eccovi il link ufficiale ad uno dei loro anthem più famosi Killing in the Name Of, tanto per farvi capire "che aria tira" dalle parti dei RATM. Se lo visionerete su YouTube vi verranno automaticamente indicati anche gli altri... ENJOY!




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